Non so come sia successo.
Non so neanche esattamente quando sia iniziata.
E se non fosse tutto vero? Potrebbe avere chiunque eppure scelse me."Anne...Svegliati dai, farai tardi altrimenti"
La voce di mia madre mi fece quasi cadere dal letto.
Mi sedetti e guardai la sveglia, cavolo era tardissimo. Avevo solo 20 minuti per prepararmi.
Guardai il telefono e trovai 3 messaggi, tutti provenienti dalla mia migliore amica Kate.
Io e Kate siamo amiche da quando eravamo piccole. Ricordo che ero da sola, seduta per terra a mangiare il mio panino e una bambina bionda con gli occhi azzurri, tutta sporca di sabbia si avvicinò. E da lì la nostra amicizia iniziò...E non è mai finita. Sarei persa senza di lei.
Il sole, entrando timidamente, attraverso le fessure delle tapparelle mi fece ritornare alla realtà. Decisi di aprire i messaggi.
"Non so cosa mettermi. Anne aiutami."
"Anneeeeeee hai fatto i compiti di matematica? Me ne sono proprio dimenticata! Quella sicuramente mi metterà F!! Ti prego aiutami"
"Anneee svegliati che passo a prenderti alle 7.20
Ps: grazie per avermi risposto😭😭"Mi tolsi i vestiti di fretta e andai in bagno, mi lavai velocemente, mi pettinai e cercai di darmi una sistemata con un filo di trucco.
Onestamente parlando, non è che cambi tanto, non puoi trasformare nel giro di poco un brutto anatroccolo in un cigno...anche se ci spero sempre.
Un'altra cosa che a volte penso è quella di svegliarmi diversa...magari con una taglia di seno più grande, un bel viso... Come le ragazze della mia scuola o quelle dei giornali in costume da bagno, quelle che tutti vogliono, però non è il mio caso e non sarà mai così.
Vado in camera, apro l'armadio e metto le prime cose che trovo: leggings e una maglietta corta rossa, indosso le mie solite Nike.
Prendo lo zaino e scendo di corsa. Trovo mia madre in piedi accanto al frigo a bere un succo. È il primo giorno di lavoro dopo mesi che non lavora.
"Anne sei pronta? Ti porto a scuola? Anche perché per di lì devo passarci comunque"
Guardo mia madre e sorrido, erano mesi che non la vedevo così raggiante. Indossa una camicia bianca ben stirata e una gonna nera. Ha i capelli raccolti in una coda alta. A volte penso che non mi dispiacerebbe avere un minimo della sua bellezza.
"Che c'è? Perché mi guardi così? La camicia non è ben stirata? Oddio eppure l'ho stirata parecchie volte ieri sera!"
Si precipita davanti allo specchio vicino all'entrata e si guarda più volte.
Sorrido avvicinandomi a lei: "No mamma, stai bene invece. Sono felice di vederti così, era da tempo che lo speravo."
L'abbraccio da dietro respirando il suo profumo.
Mi accarezza il braccio e sorride a sua volta, appoggia la sua testa alla mia.
"Speravo che arrivasse questo momento, era ora che riprendessi in mano la mia vita nonostante tutto, mi dispiace se vi ho trascurato"
I miei si sono separati da qualche mese dopo anni e anni di matrimonio. Mia madre cadde in una forte depressione. Aveva deciso di lasciarsi andare del tutto.
Io e mio fratello Mark non l'abbiamo lasciata stare neanche un momento, abbiamo cercato in tutti i modi di farle capire che non era sola, che aveva noi.
E da lì a poco tutta la nostra vita cambiò: mamma perse il lavoro e la nostra famiglia cadde a pezzi. Quest'estate lavorai in un chiosco. In tutto questo c'era il lato positivo: mi potevo godere l'alba e il tramonto. Non pagavano chissà quanto ma era sempre meglio di niente. Fu lì che per la prima volta vidi Matt. Era impossibile non vederlo: alto, moro, occhi verdi e pieno di tatuaggi. Per intenderci il ragazzo cattivo, anche se a pelle mi dava la sensazione di essere buono e che da come si poneva fosse solo uno scudo per paura di qualcosa. Subito dopo vidi una ragazza accanto, a primo impatto sembrava che stessero litigando ma lui non le dava molta retta, sembrava più immerso nel suo mondo. "Terra chiama Anne!" tornai alla realtà e guardai Monica, la mia collega. "Dimmi, ci sono" Monica sorrise "Anne, perché non vai a prendere il loro ordine?" la guardai sconvolta "No Monica ti lascio il pos..." Monica non mi lasciò finire la frase e mi diede la penna in mano e il suo blocchetto. "Anne vai" mi diede una piccola spinta. Mi ritrovai a poca distanza fra lui e la ragazza seduta al suo tavolo e li sentii litigare. La ragazza bionda si fermò e mi guardò "beh?? Non prendi l'ordine? Ho fame!" alzò il sopracciglio e incrociò le braccia al petto. Deglutii. "scusate non volevo interrompervi...Ehm...Sapete già cosa prendere? Perché se volete abbiamo il me..." la ragazza bionda mi guardò di nuovo "voglio un toast e una coca cola zero. Spero che facciate presto non ho tempo da perdere. Intanto vado in bagno" si alzò dalla sedia e se ne andò. Rimasi da sola con il bel ragazzo, da lì a poco scoprii che si chiamava Matt...intanto lui se ne stava con gli occhiali da sole in faccia e il telefono in mano.
"Scusa se ti disturbo, cosa vorresti ordinare?" Matt mi guardò e per un momento mi mancò il respiro, da vicino era più bello. "scusa non è molto cortese la mia ragazza...Comunque va bene una piadina con il cotto e fontina e una birra grazie" mi sorrise dolcemente e io ricambiai. Scrissi tutto sul mio blocchetto e lasciai il loro numero sul tavolo. Tornai indietro e fulminai con lo sguardo Monica. "almeno puoi portare tu le cose al tavolo per favore? Odio quella ragazza"
Monica mi sorrise e alzò le mani "va bene, non ci sono problemi, sei stata brava, non so come hai fatto a rimanere calma davanti a quella iena." La guardai perplessa "Li conosci?" Monica si mise una gomma da masticare in bocca e mi guardò "Che domande sono? Certo che li conosco!! Sono Leila e Matt, i più popolari. Vanno a tutte le feste. Se uscissi di più lo sapresti anche tu. Hai una vita Anne, e non è eterna" portò in cucina l'ordine e mi ritrovai lì da sola a guardare Matt. Poco dopo tornò indietro Leila e si sedette al suo posto.
Sono una ragazza piuttosto timida e molto asociale, anche se Kate cerca sempre in tutti i modi di portarmi fuori con lei e il suo ragazzo a qualche festa.
Comunque, come dicevo, non so esattamente cosa successe da lì a poco: un giorno mamma tornò a casa e disse che aveva un colloquio di lavoro nelle vicinanze, al termine del quale decisero di farle un contratto di prova.
"Dai Anne vai, altrimenti farai tardi" mamma mi riportò alla realtà. Guardai l'orologio e da lì a poco Kate mi chiamò.
Le diedi un bacio sulla guancia ed uscii di corsa, Kate era già lì che mi aspettava in macchina. Bella come sempre.
Appena entrai in macchina mi diede due baci sulla guancia.
"Pronta per l'ultimo anno?" Fece partire la macchina.
"Si, credo." Sorrisi mettendomi la cintura.
"E per il resto tutto bene? Sono settimane che non ci vediamo Anne. Mi dispiace"
Per due settimane Kate andò in vacanza con Nik, il suo ragazzo, ci sentivamo poco e poi con il lavoro non avevo tanto tempo libero.
"Tranquilla...Non ti preoccupare. Comunque si tutto bene e tu? La tua vacanza?" la guardai.
"Oh tesoro tutto bene!! La Spagna è bellissima!! La prossima estate vieni con noi, promesso"
"Ci sto. Penso che possa solo far bene, staccare per un po' da tutto, rilassarmi."
Guardai fuori dal finestrino e vidi tanta gente a piedi che stava andando a scuola. Kate non faceva altro che parlare ed io ero felice perché lei lo era.Arrivate a scuola Kate parcheggiò e raggiungemmo gli altri: c'erano già Nik e Adam che ci aspettavano davanti al cancello. Appena rividi Adam lo abbracciai forte, era anche lui un nostro amico di infanzia, eravamo sempre noi tre. Era come se fossimo noi tre contro tutti.
"Ehi bellezza come stai? Passato bene l'estate?" Adam mi guardò e si sistemò i capelli ricci.
"Sai com'è...Le solite cose...Casa e lavoro per tutto il tempo e tu? Divertito in Germania?"
Adam da giugno fino a qualche giorno fa era in Germania per lavoro. Lavorava in un bar insieme a suo fratello.
"Si, tutto bene. Anche se ho dovuto lasciare la l'amore della mia vita"
"Scusa? Chi?" lo guardai perplessa.
"Ha conosciuto una ragazza" intervenne Nik mentre si sistemò lo zaino sulla spalla.
Tornai a guardare Adam.
"E non me lo dici scusa?" gli diedi un pugno sul braccio scherzosamente.
"Sai com'è Anne...Eri occupata. L'ha scoperto anche Nik poco fa" si massaggiò la spalla ridendo.
"Scusa cameriera, vorrei una coca cola zero" sentii delle voci dietro di me, mi girai e vidi Leila insieme a delle sue amiche.
Mi sentii in imbarazzo, tutte mi guardarono e ridevano.
"Scusa ma che cazzo vuoi?" intervenne Adam mettendosi fra noi due.
"Niente. Non voglio niente da un branco di sfigati." rise di nuovo.
"Leila lascia stare Adam " sentii una voce familiare e guardai dietro di lei vedendo Matt, i nostri sguardi si incrociarono per qualche istante e poi alzò il braccio per salutare Adam che ricambiò. Kate si avvicinò: "Scusa ma quel tipo...Non era il ragazzo di cui mi parlavi?" Entrambe guardammo Adam.
"Che c'è? Lo conosco dall'anno scorso. Aveva abbandonato scuola per vari motivi...Oltretutto mio fratello e lui sono amici." Fece una pausa e ci guardò per capire meglio "Anne hai una cotta per Matt Anderson per caso?"Non risposi.
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Rendimi tua
ChickLitUn sensuale amore adolescenziale, una storia ricca di colpi di scena carichi di eros. Era un anno scolastico come tanti altri, fino a quando Anne non incontrò Matt un ragazzo "bello e dannato". Fu proprio in quel momento che le si risvegliò una part...