19°capitolo

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Parla Isaac

Peter stava per colpire Scott con il proiettile, ma Madison si mise davanti...

<<MADISON!>> strillai a squarcia gola e intanto potevo vedere l'unica cosa che non avrei mai 

voluto vedere... Madison ancora lì in piedi con le mani sulla ferita che iniziava a cacciare sangue 

nero dalla bocca

<<Madison ti prego >> la presi in braccio e andammo da Deaton... 

***

<<Deaton?>> gli chiesi preoccupato 

<<ragazzi finché respira nulla è detto, ma le probabilità che lei sopravviva...>> vedere Madison 

su quella barella inerme e sanguinante mi faceva stare male, come se fossi io quello che sta per 

morire...tutti quei fili che l'attraversavano...

<<qualcuno deve rimanere...>> disse Deaton

<<resto io>> dissi e niente e nessuno mi avrebbe fermato

<<non se ne parla, devi riposare>> Neppure Scott mi avrebbe convinto stavolta 

<<no, non si discute e non se ne parla che io mi allontani per un solo secondo>> risposi

<<Isaac è da una settimana che non dormi per più di 2 ore>> neanche Scott ne voleva discutere, 

ma non ha ben capito la parte de "io non mi muovo da qui"

<<Scott, io da qui non mi muovo!>> lui sospirò e si arrese e tutti compreso Deaton tornarono a 

casa propria...

<<Isaac?>>non ci credevo...non pensavo di poter ascoltare la sua voce ancora una volta

<<non sforzarti>> lei prese le mie mani nelle sue 

<<P...Pe...Peter è morto?>> chiese, la sua voce era flebile 

<<si...>> 

<<e Paul?>>annuii 

<<ho sempre saputo che era un coglione>>lei rise leggermente

<<sei bellissima quando ridi>> e lei arrossì come la prima volta

<<ora riposati un po'>> lei non esitò e chiuse gli occhi...

***

Questa notte dormii non più di tre ore...

<<Salve Deaton>> lo salutai mentre entrava in clinica con tutti gli altri 

<<come sta?>> chiese il dottore mentre con una lucina guardava le pupille di Madison

<<ha detto poco e niente...>>Madison aprì gli occhi di soprassalto, era cosciente...

<<diamogli un minuto>> uscirono tutti e rimanemmo solo io e lei...

<<Isaac...>> si alzò, ma io la presi giusto in tempo, ero seduto a terra con lei tra le mie braccia

<<Isaac io a pranzo quel giorno scappai...>>

<<Madison non credo che...>>scosse la testa

<<quel giorno scappai perché anche lì avevo capito di amarti, è strano in quanto poco tempo tu 

con te al mio fianco//Isaac LaheyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora