Wonder 1/2

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Una storia di Wordcouture
https://archiveofourown.org/works/3885061/chapters/8686225

Sommario_______________________
"Vedi, si amano i tramonti quando si è molto tristi..."
— Antoine de Saint-Exupéry, Il Piccolo Principe

Capitolo 1/2

"Twinkle, twinkle, little star, how I wonder what you are"

"Splendi, splendi, piccola stellina, mi chiedo cosa tu sia"

Ma il fatto è che, non lo facciamo più. Chiedersi, è questo. Non lo facciamo più perché la scienza ha chiarito tutto ciò che c'era da chiarire. Il genere umano è andato troppo lontano, troppo troppo lontano, oltrepassando punti di non ritorno, continuando a barcollare finché gli ultimi frammenti della parola "chiedersi" fossero distrutti. Le persone non si chiedono più. Le persone non sognano. Le persone sanno e basta.

Noi sappiamo che ci sono altre 42, non 48, civiltà nella nostra galassia; Douglas Adams* sarebbe così dannatamente fiero (e l'equazione di Drake* è sempre stata più di un calcolo approssimativo, anche se per niente accurato come le fiction scientifiche). Purtroppo la realtà è sempre stata diversa da come la mente l'abbia mai immaginata. Forse è per questo che lui ha smesso di immaginare. Si è stancato di avere aspettative troppo alte.

Douglas Adams* = È stato uno scrittore, sceneggiatore e umorista britannico. È ricordato per la sua serie di romanzi "Guida galattica per gli autostoppisti".

L'equazione di Drake* = È una formula matematica utilizzata per stimare il numero di civiltà extraterrestri attive nella via lattea.

"Jimin, corri! Ti perderai la partita!"

"Stai zitto, sto arrivando!" Jimin percorse i gradini a piccoli saltelli, battendo sullo stipite della porta per poi schiantarsi sul vecchio divano logorato, posto davanti ad un proiettore olografico. Jungkook era seduto proprio accanto a quest'ultimo, intento a mordersi le unghie. In modo giocoso, Jimin gli tirò un piccolo colpetto.

"Sta' fermo."

"Mh, non sei mia madre." Jimin inarcò un sopracciglio, squadrando l'altro.

"Vuoi davvero arrivare a quello?"

"Va bene, va bene, starò fermo. Aspetta, sta' iniziando- Giuro su ogni singola galassia nell'intero universo che se la Russia vince un altro campionato m'infilerò una navetta su per il culo."

Jimin scoppiò in una fragorosa risata, dando qualche gomitata a Jungkook.

"Sei così sicuro di riuscire a far entrare una navetta lì dentro? La tua testa occupa già troppo spazio qui."

Disse Jungkook, spingendo il viso dell'amico verso l'ologramma. Tanto che il colpo di apertura sembrò andargli in fronte.

Il football a zero gravità (Uno sport che molte persone chiamavano calcio) è alquanto obsoleto, ma resta il preferito della folla. Beh, per quella che è rimasta. Molte persone hanno già lasciato la terra e non hanno questo segnale oltre Giove, quindi non c'è letteralmente nessuna possibilità che le classi alte riescano a vedere questo gioco. Non che loro lo guardino, dopotutto. Si saranno inventati qualcosa di più elegante e costoso, da quando sono lì.

"Un tempo volevo diventare un calciatore," Disse Jimin, sedendosi sul divano accanto a Jungkook per prendere una manciata di patatine.

"Pensavo che tu volessi diventare un pilota." Rispose l'altro, non staccando gli occhi dal gioco. Sotterrò le dita nella bustina, portando successivamente le patatine alla bocca. Jimin scrollò le spalle. Entrambi saltarono quando la Corea fece un punto.

Wonder - Jikook AU (Traduzione in italiano)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora