Tieri 2:La vendetta

CAP 2

Era una fredda giornata di novembre e la nostra Tieri si dirigeva a scuola con la sua incredibile macchina(un pò vecchiotta).

All'incirca 10 minuti prima di entrare in classe, Antonie Pudu, Antonie Funiculà e Antonie Paris discutevano riguardo il test di storia dell'arte moderna che si sarebbe tenuto alle ore 11.00 e siccome Antonie Pudu non aveva studiato un bel niente, aveva pensato di recuperare i vari argomenti proprio nelle due ore precedenti al test(erano due ore libere).

Alle ore 8 con la precisione di un orologio francese, i tre amici entrano a scuola e incrociarono lo sguardo di Tieri che quella mattina era abbastanza felice e quando entrarono in classe, capirono subito che stava per accadere qualcosa di strano.

All'improvviso , proprio come una carpa che viaggia su un treno, in aula entrò La signorina Tieri.

Bhe, i tre amici rimasero spiazzati ma Pudu con la sua nonchalance continuò a studiare proprio sotto il sorriso a 14 denti di Tieri.

Alle ore 11 però la signorina consegnò a tutti i componenti della classe il test da completare, senza considerare i 3 Antonie, che rimasero senza fare niente per ben 40 minuti, infatti allo scadere dell'ora Tieri consegnò anche a loro i fogli, ma erano fogli bianchi dove non c'era scritto assolutamente niente(na na naaaa).

I tre dopo scuola capirono che avrebbero preso un brutto voto(si narra tra l'altro che l'ultima persona ad aver preso un debito in arte moderna fosse morto mangiato da un pinguino) e giurarono la loro vendetta(attenzione, ora potrebbe iniziare la parte fantasy di questa storia inutile).

in memoria di:Hulk, capitan uncino, La macchina di Tieri.

p.s

Vi avevo detto che era molto corta, ma non temete le prossime storie saranno ancora più brutte e più corte e questo è solo l'inizio...adesso vi lascio ad alcuni commenti di grandi esperti.

Dal Corriere della notte: "per favore lasciatemi andare, non torno a casa da 3 settimane"

Dal mottino: "questa storia è incredibilmente fantastica, non vedo l'ora di leggere il continuo e per la precisione mi hanno pagato con delle banane"

Da Franco il fruttivendolo: "non so leggere , ma mi fido"