love

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L'aria che respirava quel pomeriggio di piena stagione primaverile era calma e serena, due ragazzi si dirigevano uno al fianco dell'altro, in un campo fiorito.
Il sole rendeva l'aria tiepida e piacevole tanto da poter stare a braccia scoperte;
 due adolescenti, uno dai capelli biondi luminosi come il sole, e l'altro con i capelli scuri come la notte si godevano quell'atmosfera pacifica, facendo sfiorare di tanto in tanto le dita delle loro mani che desideravano intrecciarsi in una salda presa.

I lunghi fili d'erba andavano a sfiorare le loro caviglie , i boccioli al loro passaggio fiorivano delicatamente, così come le gemme degli alberi, le piccole foglie passavano da un verde  smorto a uno brillante, queste ultime donavano un po' di tregua ai ragazzi dai raggi caldi del sole.

Le farfalle dalle ali colorate con toni sgargianti e le piccole coccinelle volavano indisturbate per andare a posarsi nei fiori appena sbocciati, e anche qualche ape compiva le stesse azioni.
Un profumo gradevole di fiori e di erbetta aleggiava nell'aria, inebriando l'olfatto delle due uniche persone presenti in quel luogo, che indisturbate continuavano il loro percorso in quell'ambiente quasi magico.

Le risate sovrastavano i lievi suoni della natura, il biondo punzecchiava continuamente i fianchi stretti del corvino, che sensibile al solletico, cercava di sfuggire alla presa dell'altro.

I passi dei ragazzi si fermarono sotto un bellissimo albero di magnolia in fiore, e si sdraiarono sull'erbetta verde a pancia in su, con i volti rivolti uno verso l'altro, a guardarsi intensamente negli occhi con le guance delicatamente colorate di rosa.

Le chiacchere dei due passavano da un argomento all'altro con semplicità e leggerezza; leggerezza che caratterizzava il sentimento sincero e puro che i due provavano, inconsapevolmente uno per l'altro, e stare così all'aria aperta non faceva altro che amplificare questa dolce leggerezza.

"Sai sono contento che tu abbia deciso di venire qui con me" sorrise il biondo, cercando di mascherare l'imbarazzo voltandosi per qualche secondo a guardare verso la chioma fiorita dell'albero, per poi tornare a osservare quegli occhi scuri e profondi che lo avevano fatto innamorare. 

Occhi che non avevano smesso di ammirare la bellezza disarmante del ragazzo al suo fianco

"Beh mi avevi detto che mi dovevi parlare, non avrei potuto dirti di no...quindi cosa volevi dirmi?"

I loro sorrisi erano così radiosi e sinceri, i loro cuori agitati e innamorati che battevano con velocità, avvolti dal sentimento, come se fosse un grande e leggero velo di raso soffice, a ricoprirli come una calda coperta.

"Volevo parlarti della luna e del sole" disse, sorridendo dopo aver visto nel viso del corvino un espressione interrogativa, che lo spinse a continuare a parlare.

"La luna e il sole sono così complementari, non trovi? La luna ha bisogno della luce del sole per poter splendere nelle notti buie, e allo stesso modo il sole ha bisogno della luna per non sentirsi solo e abbandonato a se stesso... per questo l uno è indispensabile per l'altro"

Il moro ascoltava rapito le parole del biondo che si era voltato a guardare verso l'alto;

"Allo stesso modo del sole io credo di aver bisogno della luna nella mia vita, che mi fa compagnia, stando al mio fianco nelle giornate belle, ma anche in quelle brutte, che mi fa ridere dalla gioia, e che mi supporta facendomi sfogare sulla sua spalla...e io penso di aver trovato la mia luna" un sorriso andò a formarsi sul viso del biondo, e subito dopo puntò lo sguardo verso il ragazzo al suo fianco.

Il petto del corvino però si era gonfiato con velocità dopo aver udito quelle parole, preso alla sprovvista, un sentimento di delusione e di tristezza iniziò a irradiarsi nel suo animo innamorato.

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