-Giganti- (parte 2)

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Eren's pov

Stavo stringendo t/n a me, quando un forte boato ci fece staccare. Il rumore proveniva dalle mura, che erano ormai piene di crepe a causa di un gigante alto più di 50 metri che gli aveva tirato un pugno sopra. Subito un lato di mura si distrusse e tantissimi giganti penetrarono nel villaggio. Mikasa si mise davanti a me e t/n con fare protettivo per poi dirci:

Mikasa: ragazzi scappiamo! Non possiamo stare qui e io non voglio perdere nessuno! Andiamo a casa a prendere la mamma e usciamo da qui!

T/n's pov

Ascoltai gli ordini di Mikasa e mi misi a correre tirando Eren per il polso, proprio come fece mia sorella il giorno in cui scoprí della morte dei miei genitori.

T/n= Eren vuoi muoverti?!

Eren stava fermo a fissare i giganti. Dopo vari richiami da parte mia Mikasa gli tirò un pugno sulla spalla, e così tornò in sé.

Eren: ragazze corriamo a casa, cosa state aspettando?!

Mikasa: muoviti idiota!

Mikasa stava già correndo, mentre io e Eren eravamo rimasti un po' indietro. Dopo svariati minuti di corsa arrivammo davanti a casa e notammo che era distrutta.

Eren: m-mamma?... Mamma?

T/n: mamma?

Sì, ormai anche io la chiamavo mamma, mi ero affezionata tantissimo a lei, come se fosse stata la mia vera madre, così faceva anche Mikasa.

Mamma di Eren: Ra-ragazzi... Venite...

Subito ci precipitammo verso di lei, che era sepolta dalle macerie e aveva  un pezzo di legno conficcato nella spalla, che le aveva aperto una ferita da cui perdeva molto sangue. Prese per mano me e Eren, mentre guardava Mikasa con un sorriso malinconico.

Eren: mamma, aspetta ora ti tiriamo fuori e scappiamo con te.

Mamma di Eren: no, mettetevi in salvo per me e non sprecate la vostra vita arruolandovi per combattere i giganti.

io stavo piangendo, Mikasa aveva un'espressione pietrificata e era alquanto pallida in viso mentre Eren era un misto tra rabbia e tristezza che litigava con mamma.

Eren: per favore mamma, non ci abbandonare!

Mamma di Eren: vuoi ascoltarmi almeno in questo caso? Mikasa aiutami a farlo ragionare!

Mikasa: scusa mamma, ma Eren ha ragione... Noi non vogliamo e non possiamo lasciarti qui, sei l'unica cosa che abbiamo.

A quelle parole la mamma di Eren ci strinse le mani ancora più forte e sottovoce ci disse:

Mamma di Eren: ragazzi, voi avrete per sempre il vostro legame su cui contare e non lo distruggerete ora... Fra poco una nave porterà i sopravvissuti in un centro di rifugio e lì sarete salvi.

Mikasa si alzò decisa ad amdarsene e così fecimo anche io e Eren, anche se controvoglia

Mamma di Eren: bravi ragazzi, vi volgio bene, addio.

Un gigante di passaggio la prese e la divorò, mentre noi scappavamo in silenzio ma velocemente.

Eren: dannati... Siamo dei dannati!

T/n: E-eren che dici?

Eren: potevamo salvarla ma siamo scappati! Dobbiamo solo vergognarci, a questo punto smetto anche io di vivere!

Mikasa: Non dirlo neanche per scherzo... Voi due siete l'unica famiglia che mi resta e mamma ci ha ordinato di restare vivi fino all'ultimo.

T/n: Sarebbe comunque morta per il troppo sangue perso... E dispiace anche a noi, non solo a te Eren, non fare sempre l'eroe.

-lost in your eyes- (armin x reader) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora