Tutto quello che vedo è il bianco. Sgrano gli occhi e me li strofino con le mani. Bianco. Ma possibile che questo fottutissimo ospedale debba essere tutto di bianco? Dai su un po di colore. E poi questo cazzo di rilevatore del battito, sempre con ti-ti-ti, muorirò di mal di testa altro che tumore. Ho un dolore lancinante al seno. Come sempre daltronde. Sono appena uscita dalla sala operatoria, che da quando avevo sedici anni è diventata la mia "stanza dei giochi", non ne posso più. Ma cazzo,Dio cosa ci perde a farmi muorire. Lo desidero più di qualsiasi altra cosa orami. Che senso ha vivere se stai sempre distesa su un lettino, con un ago nelle vene, senza capelli, con metà del seno amputato, con un dolore alla testa che è capace di ammazzare anche Dio. E poi.. Non ne parliamo di mia madre. Una esaurita del cazzo. Capisco che sta per rimanere senza figlia. Però Dai! Ho diciannove anni cosa me li regali a fare i palloncini con "guarisci". Guarisci sta minchia. Ormai i medici l'anno detto. Tre mesi di vita. Glielo devo scrivere sulla frante?! "TRE MESI DI VITA" halleluja, questa merda avrà fine. C'è ma a chi tutto e a chi niente. Qual'è il mio scopo. Rovinare la vita dei miei genitori? E dei miei amici che fanno avanti e indietro dall'ospedale? A COSA CAZZO SERVO IO? A nascere, soffrire e schiattare. Mai avuto un ragazzo da abbracciare, baciare e amare. E a pensare che quando ero piccola il mio sogno era il matrimonio. Adesso muorire. Bel cambiamento. Sognavo di essere una sposa bellissima, con un lungo abito bianco, con un velo e delle scarpe da mozzare il fiato.
"Amoree" quasi urla mamma, e in questo momento è lei che mi mozza il fiato, sì, però per un mezzo infarto.
"Mamma" lagno.
"Amore ti ho portato il tuo dolce preferito" una cosa positiva, quando ero ancora 'sana' mi strafogavo di questo panettone al cioccolato. Solo che prima mamma lo preparava con tanto amore e per farmi crescere. Mentre adesso lo prepara solo per farmi dimenticare l'indimenticabile.
"Cucciola devi mangiare, fra poco avrai la chemio" ecco. Poteva risparmiarsela.
"Grazie mamma, me ne ero dimenticata" dico sarcastica.
"Su dai alzati, e mettiti il camice che l'infermiera arriverà a momenti" mi aiuta a sedermi sul bordo del letto, e mi passa il camice ovviamente bianco. Lo infilo con delicatezza stando attenta ai tubicini con cui sono collegata alle macchine. Dopo due minuti, puntuale come la morte, entra quell'infermiera odiosa, grassa e con l'alito che gli feta. La signora Rose.
"Signorina, alzati,su." mi prende per il braccio e mi aiuta a scendere dal letto, per poi sedermi su una sedia a rotelle.
Il corridoio è bianco. Cristo sto colore mi sta letteralmente sulle palle. Prima di entrare quì lo amavo pazzamente. Ma adesso mi fa venire la nausea.
Sono spinta da dietro dalla balena Rose, e questa fottuta sedia a rotelle non ha le ruote lubrificate ed emana quindi un suono che fa saltare i timpani. Entro nella solita stanza, grigia,(di male in peggio) e mi posizionano nella mia piccola stanza dove sono presenti altre persone che fanno la chemio. Stanno vomitando tutti e io ormai non mi sorprendo più. Mi ricordo la prima volta che venni, riamasi sconvolta e trumatizzata. Allora ero solo una bambina, che non era pronta ad affrontare il lato oscuro della vita, questa bambina ormai scomparsa, viveva ancora nel mondo dei sogni , dove esisiteva un principe con il cavallo bianco, adesso il principe con il cavallo bianco è il panettone di mia madre. L'unica cosa buona che mi è rimasta.
N/A
Ma cccciao ragazze/i come va? L'ispirazione mi è venuta all'improvviso e ho deciso di condividerla con la mia amica Cristina, che mi aiuterà a continuarla. Espandete la voce fiorellini miei e vi ricordo che questo libro è una fan fiction su Harry Styles, quindi evitate di muorire quando lo descriverò hahahahah vi ho avvisate. E niente, spero vi piaccia. Ciao amoriii.
Un abbraccio da:
Dalila e Cristina. In arte kaly. (Un intreccio tra i due nomi)
PS: chi è brava a tradurre in inglese mi contatti su questo profilo e me lo dica che ho intenzione di far tradurre la storia.
Alla prossima :)
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THREE MONTHS TO LOVE
RandomAmanda White, ragazza di 19 anni, costretta a vivere in un ospedale, dopo averle diagnosticato un tumore al seno a soli 16 anni. Depressa, malinconica, e costretta a passare la sua adolescenza distesa su un lettino di una camera ospedaliera. Madre e...