Fisso il calendario e mi scende una lacrima. La "scadenza" é prevista per l'8 Giugno. Entra qualcuno in camera e mi asciugo la giancia velocemente.
"Ciao cucciola" qualcuno mi abbraccia da dietro e mi da un bacio sulla guancia. Un qualcuno che odora di cioccolato. Un qualcuno che ti fa resusciatare. Un qualcuno che quando ti abbraccia ti stofrina la mano sulla schiena per farti sentire a tuo agio. Un qualcuno di nome Harry.
"Ciaooo" urlacchio staccandomi dal calendario e aggrappandomi al suo collo.
"Pronta?"
"Per cosa?" Di che parla? Ha una scintilla negli occhi.
"Come per cosa, oggi è domenica"
"Non ti seguo Harry, continuo a non capire"
"Cucciola mi sono informato, e pensa un po (?)"
"Hai scoperto che il mondo gira intorno al sole (?)" dico in modo ironico, lui si acciglia per un momento ma si riprende velocemente.
"No Mrs. Simpatia ma la domenica voi ricoverati avete il permesso di uscire, almeno che non sei in sala rianimazione o sei in coma attaccato a mille tubi"
"Ah.. e dove penzi di andare?"
"Al parco" e i suoi occhi si illuminano come quelli di un bambino che ha ricevuto un regalo.Siamo distesi sull'erbetta fresca con qualche fragola selvatica, stiamo in silenzio, ma non è un silenzio imbarazzante anzi.. è un silenzio piacevole rilassante che riesce a esprimere piú delle parole le sensazioni che proviamo entrambi. Dopo qualche minuto lo squillo del cellulare di Harry interrompe la tranquillità.
"Pronto" risponde il mio scimmiotto imbronciato. La persona dall'altra parte è sicuro una donna.
"Sí sono io"
"Sí e allora?"
"No è impossibbile" Harry sbianca.
Non capisco la conversazione la voce della donna e troppo bassa.
"Non ne so niente-"
"Okay okay la riporto subito, ma poi voglio tutte le carte okay?"
"A dopo." Dice infine infuriato.
"Medici del cazzo. Fanno tanto gli scenziati e poi si imbrogliano con le carte" sbuffa una risata con un ghigno di disappunto.
"Cosa è successo?" alzo un sopracciglio e piego la testa di lato guardandolo non capendo.
"I dottori dicono che tu non sei nelle condizoni di uscire.. perchè secondo loro tu hai un tumore terminale e quindi a quest'ora dovresti fare la chemio per alleviare il dolore." Ride guardandomi. Siamo tutti e due in piedi e mentre lui mi guarda negli occhi ancora divertito io abbasso lo sguardo non sapendo cosa dire.
"Ama cosa ti prende" diventa serio e io sono di pietra.
"È vero?" È pallido e cerca il contatto visivo ma io tengo fermo lo sguardo a terra.
"Harry io.." le lacrime minacciano di scendere.
"È vero?" Ripete urlando.
"Sí" sussurro e le lacrime incominciano a rigare le mie guance.
"No. Non è vero! Non può essere" Fa un passo indietro allontanadosi da me.
"Harry ti prego non.." gli afferro il braccio per impedire che scappi via da me. Ma lui lo rimuve con uno strattone.
"Lasciami! E tutte quelle parole che dicevano che era solo un tumore scemo e occorrevano solo pochi giorni di chemio?! E che facevamo progetti per trasferirti da me in inghilterra dove sono cresciuto?! E poi.. poi.. anzi lo sai che ti dico? Forse era meglio che non venivo proprio da mia sorella, e forse era meglio che non ti conoscevo, sei un mostro." Dice quasi sussurrando. I suoi occhi sono neri, la pupilla e completamente dilatata e si passa la mano dietro al collo piú volte in segno che è nervoso.
"Harry cosa cazzo dovevo dirti?! Oh santo cielo! Che dovevi stare lontano da me? Che dovevi andartene a fare in culo perchè ho solo 100 giorni per vivere?! E che sono un mostro e che sono senza sentimenti e destinata a nascere e schiattare? Che mi faccio schifo? Senza capelli e senza una fottuta tetta?!" Mi tolgo il cappello mostrando la mia testa calva e mi abbasso un pezzo del mio top per dimostrargli il seno mancante. Lui sgrana gli occhi e fa un'altro passo indietro.
"Harry fottiti" inizio a correre e di colpo vedo intorno a me la terra girare, sentendomi spaesata perdo l'equilibrio e l'ultima cosa che sento e una voce di una donna suppongo,che mi chiede se sto bene mentre pian piano la vista inizia a oscurasi arrivando al punto di vedere solo buio.
Mi sveglio per l'ennesima volta in un lettino ospedaliero e vedo mia madre che mi guarda con gli occhi lucidi.
"Mamma.." sussurro e lei mi abbraccia forte.
"Ama" mi stringe mentre inizia a bagnarmi la maglia con le sue lacrime frustarte, povera donna. Spero che passino in fretta questi mesi cosí potrà ricominciare a vivere, in fondo ha solo 46 anni.. merita di essere ancora felice.
"Dov'è Harry?" Lei mi guarda con la faccia un po confusa e dopo qualche minuto per pensare mi risponde.
"Amanda, una signora ha dato l'allarme dicendo di averti trovato in un parco,da sola, e distesa per terra senza sensi" me lo spettavo, d'altronde chi vorrà mai affezionarsi a me se ho la vita con i giorni contati...
N/A
Dalila: ciao raga era da tantissimissimo che non aggiornavo ma pensate un po ce lo fatta... sono stata impegnatissima, a presto e scusate ancora..
Cristina: ma cciaaoooo raga pultroppo in questo capitolo non ho scritto niente perchè ho avuto dei problemi ma vi prometto che il prossimo sarà da premio oscar grazie anche al mio aiuto.. baciii
Dalia&Cristina ♥
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THREE MONTHS TO LOVE
SonstigesAmanda White, ragazza di 19 anni, costretta a vivere in un ospedale, dopo averle diagnosticato un tumore al seno a soli 16 anni. Depressa, malinconica, e costretta a passare la sua adolescenza distesa su un lettino di una camera ospedaliera. Madre e...