CAPITOLO 1

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Ciao,io sono Anna Stark figlia del grandissimo Anthony Edward Stark,o semplicemente Tony stark.

Ormai mio padre ha rivelato ha tutto il mondo di essere un avengers,in realtà ha proprio specificato di essere iron man.

Visto che tutta la scuola lo sa papà stark preferisce farmi studiare a casa,una cosa che non mi dispiace visto che non ho amici.

Tanto ero la prima in tutte le classi non mi cambiava la vita.

Mio padre é da almeno 2 settimane che va nel suo laboratorio con tutti gli avengers e un'altra persona che ho saputo chiamarsi spider-man.

Mio padre mi ha vietato di parlarci solo perché ha paura che mi metta con lui,ok forse un po' figo sembra ma non può essere così protettivo.

Comunque io non gli obbediro mai,infatti ho deciso di parlare con questo bimbo ragno.

Perché andiamo una persona entra nella stark tawer e io non posso neanche parlarci? Mi sembra ingiusto.

Così aspettai che papà se ne andasse e iniziai ad camminare davanti al ragnetto nella speranza che mi notasse.

"Ehi".Bingo!però devo dire che ha una voce spettacolare.

"Ehi"gli risposi girandomi per non dargli le spalle.

"Sei Anna ,giusto? "

"Si, sono io. Tu sei il bimbo ragno giusto?"

Lo stuzzica visto che so che odia essere chiamato così.

"Si,sono io. Ma non chiamarmi così"

"Ok ragnetto". Va bene lo ammetto mi piace stuzzicarlo.

Lui stava per aprire la bocca quando sentimmo qualcuno dire:

"Bimbo ragno non flirtare con mia figlia"

Ma ovviamente chi non poteva essere se non mio padre.

Alzai gli occhi al cielo.

"Avevo detto che non potevi parlarci con lui"

Disse a me puntando il dito contro il ragnetto .

Volevo ribattere eccome se volevo ribattere.

"Mi scusi signor stark,é colpa mia ho iniziato io la conversazione e in più non pensavo che Anna non potesse parlarmi"

Non ci credo si è preso la colpa.

Gli sorrisi per ringraziarlo e forse anche lui lo stava facendo.

"Va bene, per questa volta ti perdono, ma che non risuccieda mai più. Chiaro"

Ma come osava.

"Ok Signore"rispose il bimbo ragno ma io mi limitati ad annuire.

"Ora fila in camera tua signorina"indico me"e tu torna al tuo lavoro"indico spider man. Così me ne andai con il broncio, non avevo voglia di ribattere.

Continuavo a pensare al bimbo ragno e a come si è preso la colpa,é stato carino.

Ma cosa sto dicendo?

Non sto dicendo sul serio, andiamo lavora con papà ,riprenditi Anna.

Però é stato così carino, no sono una stark non posso essere così dolce.

Che mi fossi presa una cotta per spider man? Nah, non so nemmeno chi sia veramente, é solo uno sbruffone in calzamaglia.

I miei pensieri così confusi furono interrotti...

"Signorina , il signor stark l'aspetta per la cena"

"Grazie Friday"risposi alla voce robotica costruita da mio padre.

Andai verso la sala da pranzo,come al solito eravamo solo io e papà visto che mia madre non la vedo da circa 10 anni. Non é morta ci ha solo abbandonati.

Papà fu il primo a parlare

"Allora...di cosa avete parlato tu e il bimbo ragno oggi?" preferivo quel silenzio imbarazzante.

"Niente di che"forse ero diventata rossa il faccia.

"Farò finta di crederci"rispose papà e io quasi e mi strozzavo con l'acqua.

Poi grazie a Dio non ha fatto altre domande scomode e abbiamo parlato di come potenziare alcune macchine della stark industries e bla bla bla...

Sinceramente non ascoltavo molto ero impegnata a pensare a una persona... Oh va bene ,pensavo a spider man ,contenti?

Finita la cena sono andata in camera.

 LA FIGLIA DI TONY STARK//Peter ParkerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora