Lucia... Benvenuta all'inferno!

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Tutto ebbe inizio in una giornata di pioggia di undici anni fa. In quel momento ero solo una bambina spaventata e indifesa; i miei genitori furono uccisi, almeno è quello che mi fu detto.

Adesso sono qua e dopo questi lunghi anni non ricordo ancora nulla di quel giorno, non ricordo nemmeno i volti dei miei genitori, anche se tutte le notti faccio un sogno orribile:

"Mi ritrovo in un bosco tutta sola e ho molta paura,piove o nevica non capisco molto bene, ad un certo punto sento delle urla terrificanti piene di dolore e senza accorgermene il mio corpo si muove verso di loro, mi fermo davanti ad una gigantesca roccia,sembrava tutto tranquillo fino al momento in cui la roccia si riempie di sangue e vedo scendere giù da essa un uomo che rappresenta l'odio in persona, egli si avvicina e mi porge le mani piene di quel liquido misto fra il nero corvino e il rosso acceso e mi dice una frase -non piangere piccolina,fra poco raggiungerai quei figli di puttana dei tuoi genitori...eh si li incontrerai all'inferno-".

A quel punto mi sveglio con ancora nella mente quelle parole. La confusione e l'ansia mi assalgono, mi faccio prendere dal panico, inizio ad ansimare, la vista si annebbia e il mio corpo si fa sempre più pesante quasi fosse morto fino al momento in cui perdo del tutto i sensi.

Ora sono sdraiata sul mio letto, mi deve aver portato come sempre Diego. Lui mi salvò, mi trovò una notte a piangere seduta su un marciapiede, mi si avvicinò e mi strinse fra le braccia.

In quell'attimo smisi di piangere e sentì un calore pervadermi tutta, fino a raggiungere il mio cuore.

Mi portò a casa sua, dove vivo tuttora, mi preparò una stanza e un bagno caldo. Col passare del tempo i miei sentimenti verso di lui si fecero molto profondi, tentai in molti modi di non farglielo capire, ma lui sapeva già tutto.

Una notte giunta al culmine della sopportazione decisi di rivelargli i miei sentimenti senza paura, anche se questo si rivelò più difficile del previsto. Una volta che iniziai le parole scivolarono dal mio cervello alle labbra così rapidamente da non riuscire nemmeno a capire ciò che lui aveva percepito del mio discorso. Quando finii pensai subito di essere stata una stupida e che avevo fatto la figura della bambina immatura, ma lui mi stupì con i suoi modi raffinati da buon gentil' uomo che era. Si avvicinò e mi baciò; fu un bacio pieno di amore e di passione, capì che lui mi desiderava più di ogni altra cosa, come d'altro canto io desideravo lui.

Quella notte fu bellissima,appassionata,sensuale e piena di amore; continuava a ripetermi quanto mi amava e quanto fosse felice di potermelo dire.

Da quella notte diventammo amanti. Continuavo a fare quegli incubi, ma lui era li per me, per aiutarmi e difendermi dai fantasmi del passato che non accennavano a smettere di tormentarmi.

Tutto però cambiò con l'arrivo dei doveri nobiliari, tutto divenne orribile e devastante, sia per me che per lui.

Scoprirò un passato doloroso e un presente vendicativo e pieno di collera dove l'unico modo per salvarmi sarà credere nell'amore che già una volta mi ha salvato.

Questo è solo l'inizio!Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora