-1| Gita in macchina |Thebadnauts, Strecico

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La macchina procedeva lenta per l'autostrada coperta dalla pioggia che batteva sul tettucio del veicolo dai fari accesi per la nebbia. Dentro l'auto c'era un silenzio interrotto solamente dal rumore della pioggia battente e il rumore del veicolo che procedevano caute per le autostrade di Milano. Benchè i quatro ragazzi dentro l'auto si conoscessero ormai da una vita e fossero molto amici, la conversazione in atto era minima e inesistente. Non perchè fossero immbarazati o arrabiati; l'atmosfera era molto piacevole e ognuno di loro si godeva la compagnia dell'altro.Il ragazzo alla guida aveva degli occhi verdi e i capelli folti dai capelli colorati d'azzuro.Aveva un fisico da nuotatore, si direbbe a prima vista: magro, adominali evidennti e spalle larghe; indossava una felpa bianca con sopra un gubbino azzuro che si intonavano con i pantaloni blu scuro e le scarpe nere. Il suo nome era Alessandro Nauta, Alex, per gli amici. Il guidatore, da poco ventenne lanciava ogni tanto sguardi dolci al compagno seduto nel sedile accanto al suo, che ricambiava ogni suo sguardo con un soriso dolce e sincero. Il ragazzo evidentemente, più piccolo di Alex di 1-2 anni portava il nome di Giorge Vincenzi o come tutti chiamavano, Giorgio. Il ragazzo aveva capelli mori che davanno un effeto riccio per quanto folti e morbidi. I suoi occhi di un marone scuro presentavano il suo carattere timido ma determinato nelle sue scelte. Le lentigini sulle guancia, le labra rosse e screpolate, il rossore delle guancia per il freddo e l'abbigliamento largo contribuiva al far sembrare il ragazzo quasi dicianovenne più giovane di quanto fosse già. Alex adorava la facilità con cui il minore arrosiva, che fosse per il freddo o l'imbarazzo, lotrovava sempre molto atraente di quanto già non lo fosse, per lui. Era evidente che i due avevano un legame più stretto di una semplice amicizia, i due infatti erano fidanzati e a darne più evidenza erano le mani dei due entrabe pogiate nella marcia dell'auto che s'inteciavano in uan tenera stretta, i due anelli di fidanzamento che possedevano i due potevano solo darne la conferma. Dietro i due, seduti in seconda fila, si trovavano due ragazzi: uno dai capelli tinti di rosso e l'altrocon i capelli tinti di fucsia.

Il ragazzo dai capelli rossi si chiamava Nicola Pucci, ma da molto tempo tutti lo riconoscevano come Cico. I suoi capelli gli quasi coprivano gli occhi neri come la pece mentre sui lati erano più corti; aveva un fisico d'atleta quasi paragonabile a quello di Alex ma con spalle meno larghe. Era vestito con una T-shirt nera e dalle maniche uscivano quelle del capo che portava sotto, una maglia a lunghe maniche a strisce bianche e nere come i pantaloni strappati alle ginochia. Dai pantaloni scuri pendeva una catenella grigia sul fianco destro e sul orrechio sinistro aveva un orecchino nero a forma di croce. Il ragazzo teneva stretto a se l'altro giovane che dormiva con la testa appogiata alla spalla dell'altro. L'altro ragazzo dai capelli biondini scuri colorati di un fucsia che, evidentemente stava per sbiadire, si faceva chiamare Strecatto ma il suo vero nome era Emanuele De'Luccis. Era un ragazzo magrolino dagli occhi azzuri chiaro, aveva una carnagione chiara con delle lentigini poco evidenti che gli cospargevano le guancia e il naso. Le sue labra rosse e carnose erano costantenente ammirate dal fidanzato che lo teneva in modo così protettivo. Cico era fermamente convinto di aver trovato il fidanzato perfetto. Per lui Stre era bello, gentile, con un carattere fantastico e fiero; per lui anche i difetti più evidenti di Stre erano dei pregi incomparabili. In poche parole era follemente innamorato della sua metà e aveva la rara fortuna di essere ricambiato amorevolmente dall'altro con la stessa convinzione del rosso. Cico guardava con occhi dolci Strecatto dormire tranquillamente sulla sua spalla ripensando continuamente di aver trovato il vero amore.

Cico:"Non è la perfezione in persona?Insomma guardalo, ha tutto, la bellezza, l'inteligenza, la dolcezza, è perfetto! Ed è capitato proprio a me, cosa può chiedere di più una persona?!"

Disse Cico ad alta voce. Per la verità non si aspettava una risposta dai due, lo aveva detto più a se stesso, dicendo ad alta voce ciò che stava pensando e ripensando di continuo. Giorgio e Alex sorrisero alle parole del rosso e Giorgio non potè far a meno di farsi scappare un risolino.

Alex:"Non per sfottere le tue convinzioni amico, ma penso la perfezzione abbia per nome 'Giorge' poi fai te se crederci"

Disse Alex guardando Giorgio e facendogli l'occhiolino, il ragazzo a sua volta arrosì. Quello che disse Alex non era per iniziare una litigata o chissà cosa; sapeva bene che qualunque cosa avrebbe detto, per Cico, Stre sarebbe sempre rimasto perfetto e lo stesso valeva per lui con Giorgio. Ciò che disse fù solo per flirtare con il fidanzato che, come aveva previsto, arrosì molto. Cico non fece caso a quello che disse il suo amico, anzi non aveva neanche sentito ciò che gli disse, era troppo intento a guardare Strecatto. "E' così calmo e innocente, è quadro che raffigura la perfezione. E' solamente fantastico!" penso il rosso guardando il fidanzato. "Che carrino, è tutto rosso dall'imbarazzo. Sembra un bambino." pensò Alex guaradndo Giorgio ancora rosso facendosi scappare un risolino per poi concentrarsi sulla strada davanti a lui, guardando ogni tanto Giorgio che fissava le loro mani intrecciate sulla marcia e stringendo di più la presa come per dire 'Non lasciarmi ti prego'; Alex ricambiava e stingeva di più la mano a quella del ragazzo per poi spostarle la sua e quella dell'altro sulla coscia di Giorgio per rispondergli 'Sai che senza te non posso stare' e tutte e due sorissero nel silenzio.

La macchina continuava a procedere sotto la pioggia battente del cielo grigio di Milano e dento l' auto si poteva solo percepire una sensazione di benessere e calore. Ma non era il calore del riscaldamento dell'auto o dei vestiti no, era il calore dei cuori dei quatro ragazzi, alimentata dalla presenza dei loro amati. E' proprio un calore così a tenerti al caldo anche nei giorni d'inverno più freddi com'era quel giorno così tranquillo, ma per il cuore, indimenticabile.


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Questa è la prima One Shot spero vi sia piaciuta!

Ah e cmq io non sto sclerando come non so cosa nooooooo

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