Dopo circa due ore Gianculo era ancora li, sconcertato, abbattuto ma anche motivato, dato che voleva risolvere ad ogni costo questo problema.
Provò e riprovò a fare la cacca, ma ogni suo sforzo era inutile. Costanzo, anche lui decisamente abbattuto, disse con tono rassegnato :-È inutile culo mio, ci abbiamo provato ma non uscirà mai più un solo chicco di cacca da te, mi dispiace.
:-No, ti sbagli, noi combatteremo, noi ce la faremo...nel nome della cacca!
Disse Gianculo, che si sentiva molto re Artù a dire quelle cose.
:-Hai ragione culo, ce la faremo.
Aggiunse Costanzo.
:-PER LA CACCAAAAAAAA!!!
Dissero i due in coro, con un tono di voce misto a quello di Leonida quando dice "Questa è sparta" e a quello di Goku quando diventa super sayan.
:-Mamma! Vieni subito qui.
Disse Costanzo motivato.
:-Portami dei fagioli, tanti fagioli...e portami delle prugne...tante, tantissime prugne.
La mamma annuì ed eseguì gli ordini.
Costanzo iniziò a mangiare...il bagno letteralmente straboccava di prugne e fagioli, sembravano degli ebrei in un campo di concentramento, pronti per essere sterminati.
Dopo un paio d'ore Costanzo finì di mangiare. Più di duecento kili di cibo lassativo erano dentro al suo stomaco, pronti ad esplodere come un kamikaze islamico.
Dopo circa un'ora la faccia di Gianculo cominciò a tremare :-Costanzo...è il momento.
Disse.
Costanzo annuì e cominciò a spingere, mentre con le sue manine apriva le chiappe. Gridava e si sforzava, il suo viso era rosso quando ad un certo punto...prr...una piccola puzzetta. Un silenzio indescrivibile piombò nel bagno ma questa, cari orsacchiotti belli, non era altro che la calma prima della tempesta.
Cascate, valanghe ed eruzioni vulcaniche tutte che fuoriuscivano da quel piccolo buco di culo. Ore e ore ininterrotte di cacca sgorgante a non finire, i minuti sembravano ore, le ore sembravano giorni...il dolore ma allo stesso tempo il sollievo provato da Costanzo e dal suo culetto erano qualcosa di inaudito.
Ad un certo punto finalmente tutto cessò...la calma tornò nel bagno, Gianculo era di nuovo il culo più felice al mondo e beh...anche Costanzo diventò il bambino più felice al mondo fino a quando non si accorse di un piccolo dettaglio: la carta igienica era finita.
Morale della storia: non importa che tu sia felice o triste, che tu soffra o che tu sia sempre disinvolto, ogni volta che fai la cacca controlla che ci sia la carta.
The Fine
:)