Capitolo 2.

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Capitolo 2.

>>Non ci voglio andare, non voglio iniziare una nuova vita, non voglio avere nuovi problemi, non ce la faccio.

Mi avvio verso la cucina dove la mamma mi sta aspettando con un sorriso a 32 denti. Ora glielo dico, non voglio andarci.
"Mamma. Mi dispiace, ma non ci voglio andare a scuola, ho raggiunto i 16 anni, non ho bisogno di andarci

Vedo il suo sorriso scendere piano piano e sto provando tantissimi sensi di colpa. Lei è la mia mamma. So che questo è stato un colpo al cuore per lei.
"Ecna, cosa diciDai, siediti a fare colazione. So che per te tutti questi spostamenti sono stati difficili.."

Subito la blocco.
"Mamma! Non sono gli spostamenti il problema -sento la mia voce alzarsi sempre di più- il problema sono le tante persone che io ho ucciso, il problema sei tu che lo nascondi, il problema sono io, mamma."

Intravedo sotto i suoi occhi verdi delle lacrime, che scendono piano sul suo volto pallido, fino ad arrivare alla bocca rossa, un pò screpolata.
"Scusa, mamma." ora piango anch'io
"Siediti, facciamo la preghiera" .

Io sono atea, no, cioè non proprio, sono contro qualsiasi dio ci sia, perché dopo quello che lui o lei mi ha fatto non si merita le mie preghiere. Mamma no, lei crede negli dei. Si, tipo quelli Zeus, Afrodite, Ares , quelli greci.
"Gaia, fa che tutti gli dei, figli tuoi, amino mia figlia.
Urano, fa che sia accolta da tutte le stelle.
Crono, fa che il nostro tempo a disposizione non sia poco.
Zeus, fa tutto quello che puoi per mia figlia.
Afrodite, fa che la bellezza non sparisca mai nell'animo e nel viso di mia figlia. .. -e poi continua sempre fino alla fine dei nomi, anche quelli non importanti-

>>Mi accompagna a scuola, la High School M. L. King, la saluto con un bacio veloce e cammino disinvolta verso l'ingresso, dove aspetto con ansia le 8.30 , cercando di passare inosservata.

Mentre passo nel corridoio, vedo, con la coda dell'occhio, ragazzi che si danno spintoni a vicenda, alcuni, i più cafoni, fischiano. Modestia a parte, oggi  mi sento piu carina del solito. Ho deciso di lasciare i capelli sciolti, di mettermi una maglia stretta che lascia un millimetro di pancia scoperta, nera, con uno scollo a V e un jeans grigio super attillato con push up e di passarmi un sottile strato di eye-liner sopra gli occhi.

Figlia di Zeus.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora