「Amore fatale」|| Kaisoo

Capitolo 1

Una luce fioca entra dalla fessura della porta socchiusa di fronte i miei occhi.
La pioggia scende incessante abbattendosi sulla mia piccola casa mal ridotta.
Sento dei passi pesanti trascinati sul pavimento gelido che vengono verso di me.
Il mio cuore palpita velocemente ed inizio a sudare freddo.
Sono ben cosciente di ciò che sta per accadere ma non ho più neanche la forza di urlare o reagire perché so che è inutile.
Stringo le mie piccole mani al lenzuolo ruvido iniziando a tremare leggermente e sobbalzo al suono di un tuono e della porta che si spalanca di colpo.
Eccolo.
Chiudo gli occhi dimenandomi e sussurrando parole sconnesse per poi spalancare gli occhi di colpo con il fiato corto ritrovandomi in un bagno di sudore.

Mi guardo intorno confuso e ci metto qualche secondo a capire che in realtà era un sogno.
Ancora con il fiatone mi alzo dal letto e mi dirigo in bagno per fare una doccia e spazzare via tutta la tensione ed il sudore appiccicato alla mia pelle.
L'acqua fredda si infrange su di me mentre cerco di liberare la mente da quei ricordi indelebili.
Esco dalla doccia con un asciugamano in vita mentre mi dirigo verso la finestra della mia camera.
Mi accendo una sigaretta ed aspiro il fumo osservando le pianure della mia piccola cittadina.
Può sembrare un posto tranquillo ma vi sbagliate.

Finisco la mia sigaretta buttando il residuo nel posacenere e mi cambio velocemente per poi dirigermi in questura.

...

Neanche il tempo di sorpassare l'entrata che il mio collega Kim Minseok mi accoglie con un sorriso caloroso e due bicchieri di caffè in mano.
Minseok: Caffè amaro proprio come piace a lei!
Afferma allegramente porgendomi uno dei due bicchieri.
Mi chiedo dove la trovi tutta questa positività ed allegria di prima mattina...
Chino di poco la testa per ringraziarlo e raggiungo il resto dei colleghi seguito da lui.
- Qualche novità? -
Affermo indifferente sedendomi alla mia postazione.
X: SI ecco...alla signora Kim le hanno rubato il suo prezioso anello di matrimonio e-
- Signor Oh -
Lo interrompo guardando fisso negli occhi il mio collega Oh Sehun con sguardo cupo.
Sehun: S-Si signor Doh..?
Dice con voce titubante.
- Qual è il mio caso assegnato? -
Sehun: Ehm...il caso del killer del-
- E allora perché mi sta parlando della signora Kim?!? -
Sbotto continuando a fissarlo senza distogliere lo sguardo.
Sehun: Io...
- Che seccatura -
Distolgo lo sguardo per portarlo sul mio computer passando in rassegna le varie notizie concentrandomi solo sul trovare qualcosa di nuovo su di lui.
Se solo sapessi qualcosa in più...[...]

X: Signor Doh!
Alzo lo sguardo dalle varie carte sentendomi chiamare da qualcuno.
Minseok: Oggi è il compleanno del signor Park e abbiamo pensato di uscire tutti a bere qualcosa, vuole unirsi anche lei?
Afferma sempre con quel sorriso stampato in faccia alquanto irritante.
- Le sembro uno che ama festeggiare? -
Dico in modo sarcastico con un sopracciglio sollevato.
Minseok: Forza signor Doh! Cosa le costa bere un po' di soju insieme ai suoi colleghi?
- Non mi sembra il caso- -
X: Offro io! Dopotutto è il mio compleanno!
Urla dall'altra parte della stanza Park Chanyeol, mio collega ed esperto dei computer.
- Se proprio insistete... -
Minseok: Perfetto!!
Afferma Minseok con un sorriso a 32 denti mettendo un braccio intorno alle mie spalle e trascinandomi fuori insieme agli altri.
Lui è l'unico che tiene testa alla mia testardaggine perché sa che dopotutto non sono così cattivo come pensano gli altri.

...

X: Un'altra bottiglia di soju per favore!Afferma Byun Baekhyun, l'ultimo arrivato nella nostra questura.
Minseok: Vacci piano! Noi di certo non ti trasciniamo a casa sulle spalle come una ragazzina eh!
Afferma scatenando la risata di tutti quanti tranne che la mia.
Minseok: Su cos'è quest'aria fredda, si lasci un po' andare signor Doh!
Lo fulmino con lo sguardo mentre affero con le bacchette un po' di maiale grigliato, ma prima ancora di portarlo alla bocca sento il mio cellulare squillare.
Appoggio le bacchette per vedere chi è e mi affretto a rispondere alla vista del nome "Capo".
- Pronto? -
Dico velocemente un po' agitato.
- COSA? -
Mi alzo di scatto facendo strisciare la sedia sul pavimento provocando un forte stridio ed attirando l'attenzione di tutti i presenti.