AMELIE
Ero tornata a casa con il cuore in gola, non vedevo l'ora di raccontare tutto alla mia migliore amica.
Julie, l'unica persona al mondo in grado di capirmi.
Ci conosciamo da sempre ed è sempre stata il mio punto fermo, il mio porto sicuro per me.
Subito dopo aver finito il college, abbiamo esaudito quello che era uno dei nostri sogni, condividere un appartamento insieme e da due anni circa, abitiamo insieme in un condominio nel pieno centro di Londra.
<< Julie! Sono tornata, sei in casa? >>dico appena entrata
<<Sono in cucina, com'è andato il colloquio?>> mi dice lei venendomi incontro sulla soglia della porta
<< Oh meravigliosamente bene, il capo dell'azienda il Signor Horan, non era proprio come me lo aspettavo sai? >> dopo questa mia affermazione, lei si gira guardandomi curiosa << in che senso non era come ti aspettavi? >> mi dice subito <<si, insomma mi aspettavo un signore sulla sessantina, capelli brizzolati, magari un pò antipatico e con la presunzione di sapere tutto lui>> le dico, e lei sembrando a tratti preoccupata da quello che sto per finirle di raccontare mi blocca << Amelie, avanti racconta non mi far rimanere sulle spine, devo per caso preoccuparmi?>> mi dice subito, << ma no Julie! Che vai a pensare! È solo che il mio capo, non è un classico capo come tutti gli altri, è un ragazzo poco più grande di noi, castano, occhi azzurri, insomma è tutto quello che non mi sarei mai aspettata>> le dico con gli occhi ancora sognanti.NIALL
La sveglia sta suonando, ed io dopo la serata di ieri sera non nè ho proprio voglia di alzarmi.
Come al solito io e i ragazzi siamo andati in un locale a berci qualcosa e abbiamo fatto tardi, praticamente mi costringo ad alzarmi altrimenti chi lo sente mio padre.
Prendo qualcosa al volo per colazione e mi infilo in macchina, oggi ci sarà un colloquio per delle nuove assunzioni, sicuramente mi toccherà vedere una di quelle solite secchione, di quelle tutto studio e nient'altro.Dopo mezz'ora di auto, arrivo in azienda, mi concedo il mio solito caffè e poi inizieremo questi colloqui.
Nemmeno il tempo di finire il mio caffè, che Elisabeth la mia segretaria mi annuncia l'arrivo di una possibile candidata editrice <<Signor Horan, mi dispiace doverla disturbare, ma la volevo solamente avvisare che nel suo studio c'è una ragazza che la sta aspettando per il colloquio>> mi dice, << grazie Elisabeth, arrivo subito, dille pure di iniziare ad accomodarsi>> le dico <<come vuole lei, Signor Horan>> e così dicendo se ne va lasciandomi finalmente ad ultimare il mio caffè in sala relax.
Butto il mio bicchierino nel cestino e mi incammino verso il mio studio, apro la porta pronto ad affrontare una nuova ed infinita giornata di colloqui, ma quando la apro rimango piacevolmente sorpreso.<< Buongiorno, la signorina Jones giusto? >> le dico e subito lei al sentirsi chiamare si gira di scatto rispondendomi di rimando, con un timido sorriso <<Si signor Horan, piacere di conoscerla, ho aspettato con tanta ansia questo colloquio, avevo preparato tutto quello che avrei voluto dire ma adesso non ricordo più niente mi scusi>> mi ritrovo stranamente a sorriderle e questo non è da me, sono sempre stato distaccato con tutti i nostri dipendenti, eppure con lei non riesco ad esserlo, perché... mi prendo il mio tempo per osservarla e decido poi di risponderle <<Non si preoccupi signorina Jones, ho letto il suo curriculum, so che frequenta ancora l'università di lettere e che le mancano poche materie alla laurea, diciamo che qui il lavoro non manca e che se per lei non è un problema, avendo tanto bisogno di personale che si dia da fare, potrebbe iniziare già da domani.>> lei mi guarda un pò interdetta e subito mi risponde << Già da domani? Oh grazie signor Horan le giuro che non gliene farò pentire, grazie grazie grazie>> senza accorgersene, subito dopo mi abbraccia e io stranamente mi sento bene. Subito si accorge di quello che ha fatto e in imbarazzo si giustifica <<M-mi scusi signor Horan non volevo, mi sono fatta prendere troppo dal momento, la prego di perdonarmi... >> sorrido nel vederla in imbarazzo ma decido di non metterla a disagio e di congedarla al giorno dopo << Non si preoccupi posso capire la sua felicità, a domani signorina Jones e benvenuta alla Horan Enterprise's >> nonostante sia la prima volta che la vedo, sento di essere attratto da questa ragazza, vorrei tanto poterla conoscere meglio e forse lavorando insieme sarà una buona occasione per poterlo fare.
Ed eccomi con il secondo capitolo😌, non siate silenziose vi prego 🙏🏻 ci tengo ad avere vostri pareri e mi raccomando votate❤️
Alla prossima con un'altro capitolo!!
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All'improvviso arrivi tu
FanfictionAmelie Jones, una ragazza di 24 anni di Londra, una vita da studentessa e una migliore amica su cui fare affidamento. Un giorno il destino, mentre lei sarà in cerca di un lavoro la farà incontrare con una persona che mai e poi mai si sarebbe sognat...