Era aprile. Una bella giornata, una di quelle con le nuvole a forma di zucchero filato, il cielo azzurro e un bel venticello fresco. I Potter&co stavano giusto godendosi una vacanza nella Londra babbana, quando accadde l'inevitabile: Sirius ebbe un'idea.Ora, le idee di Sirius erano solitamente scatenate da spasmi dei suoi neuroni che all'improvviso, dopo mesi di inattività, si risvegliavano e tiravano fuori qualche idea da carcerato ad Azkaban, e questa non fece eccezione. Remus stava giusto preparando la melma di mele che solitamente dava da mangiare a Harry, che Mr. Padfoot piombò in cucina senza camicia, senza scarpe e soprattutto, senza cervello.
«Cosa?» domandò Remus, mescolando la ripugnante pappetta in una ciotola a forma di rana.
«Ho avuto-»
«Un attacco epilettico» lo interruppe James.
«Un infarto» azzardò Peter.
«Un ictus» concluse Remus, sporcandosi il polsino della camicia di latte al cioccolato.
«Abu-abababa» dichiarò Harry.
«Solo... Un'idea. Per vostra fortuna» ringhiò Sirius, incrociando le braccia al petto. «Porto Harry allo zoo» disse.
«Nei sogni di Merlino, Pad. Non ti lascerei Harry neanche se me lo chiedesse Godric Grifondoro in persona» replicò Remus, atteggiandosi da mamma lupa. Agitò il mestolo con fare minaccioso, spargendo in giro pappina alle mele.
«Ehi, non è mica figlio tuo. È figlio mio e di James»
«No, è figlio mio e di James»
«No» fece Codaliscia, con la bocca piena di pancakes babbani. «È figlio mio e di James»
«Si può sapere perchè fate a gara per scopare con James?» esordì Lily, entrando nella minuscola cucina dell'appartamento in affitto. Harry emise qualche vagito contento e Remus si accorse della camicia macchiata con un'imprecazione.
«Tu non c'entri niente» fece Peter, sputacchiando un po' di mirtilli, «Sirius ha le manie di protagonismo»
«Mio nipote ed io, oggi, avremo una giornata per noi allo zoo. E nessuno di voi bifolchi potrà impedirmi di istruire come Godric comanda questo bel folletto»
«Bambino» lo corresse Peter.
«Bambini, bambino. Chi ha detto altro?»
«Tu» disse Remus.
«Io non ho detto niente» fece Sirius, alzando le mani. «Mi stai calunniando, Lunastorta?»
«Alla gogna!» urlò James.
«Ghigliottina!» fece Peter, con una baguette.
«Galera!»
«E state un po' zitti che qui c'è più cibo per terra che in bocca a Harry» sbuffò Remus, chinandosi per raccogliere una scatola di biscotti. Fu nell'istante in cui Remus si chinò che Sirius afferrò Harry tirandolo via dal seggiolone e corse via.
«Le scarpe, Sir!» gli urlò dietro James.
«IO SONO UNO SPIRITO LIBERO!».Non commento per pietà di me stessa coff coff
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Marauders in Jily
FanfictionChissà quante volte i malandrini hanno aiutato James a cercare di conquistare Lily Evans? Ebbene, preparatevi a scoprirle tutte. Non sono stati esattamente delicati, discreti o efficienti per i primi sei anni, ma alla fine ce l'hanno fatta.