First kiss

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-Allora se non erro austin... Dovrebbe essere il fortunato che ti ha rubato il primo bacio?- Domandò curioso il giornalista, sorridendo sicuro di sapere che la sua affermazione fosse azzeccata. Il mio di sorriso si affievoli e senza che potessi farlo apposta i miei occhi caddero su lauren proprio difronte a me. Il suo sguardo che prima era rivolto al pavimento si alzò bruscamente, e per un attimo sperai che avrebbe incontrato il mio, ma non lo fece lo puntò sulla telecamera come se non la vedesse, come se fosse in un mondo suo.

"No" avrei voluto/dovuto rispondere. I miei occhi passarono dal quel verde smeraldo al rosso rubino delle sue labbra invitanti. Mi morsi il labbro cercando di allontanare la sua immagine dagli occhi e tornare a concentrare la mia attenzione a colui che mi aveva tirato in causa -già- sorrisi amara ricordando il mio primo vero bacio.

Flashback:
Bussai piano sperando fosse ancora sveglia -entra- e quando senti la risposta fui sollevata. Velocemente aprii la porta e mi precipitai tra le coperte dove lei già mi attendeva sorridente e con le braccia aperte. -ti aspettavo- ridacchiò mentre affondavo il viso nel incavo del suo collo respirano forte il suo odore e lei serrava le braccia intorno al mio gracile corpo. -ormai non so più cosa vuol dire dormire da sola- scherza ancora. -io non potrei più dormire senza il tuo calore vicino- confessai piano. Talmente tanto che credetti che non mi avesse sentita. Poi però le sentii, le sue labbra sulla mia tempia. Spostai leggermente il capo, alla ricerca di un modo da prolungare quel contatto che però non durò più del dovuto, sentendo la mancanza di quel tocco appena accennato. Ma le sue labbra toccarono ancora la mia pelle questa volta sulla fronte, un'altro bacio, delicato come una piuma, sull' sopraciglio destro e ancora sulla mia guancia, ormai acaldata per quelle attenzioni che facevano martellare il mio cuore. A quel punto le nostre fronti furono a contatto, occhi su occhi. Si avvicinò baciando dolcemente il mio naso mentre i nostri occhi non accennavano a staccarsi, rimanemmo a fissarci per quelle che mi sembrarono ore. Quando entrambe riuscimmo a racimolare quel poco di coraggio che serviva ci avvicinammo l'una all'altra ed a metà strada le nostre labbra si sfiorarono nel modo più semplice e magico, lei iniziò a muovere le labbra sulle mie, mi lasciai guidare e quando mi chiese il permesso le permisi di entrare. Quando ci staccammo entrambe senza fiato rimanemmo vicine, senza staccare il contatto visivo finché morfeo non ci prese con se.
La mattina dinah ci svegliò come sempre per nulla stranita dal vederci così vicine.
Fine flashback

Non parlammo più di quel bacio, eppure da quel momento in poi iniziai a guardarla in modo diverso, non capivo cosa mi legasse a lei, ma allo stesso tempo non potevo starle lontana. Lei dal canto suo mi riservava le solite attenzioni, le notti le passavamo insieme nel suo letto, ma quasi mai strette in abbracci.  Più di una volta cercai di parlare di ciò che provavo ma come se non le interessasse cambiava discorso.

-mmmh... Quindi è anche il tuo primo amore?- domandò ancora l'intervistatore lasciandomi sciocata. Non avevo mai pensato a questo, Austin mi faceva sentire bene e al sicuro, c'era sempre per me, Ma non avevo mai calcolato l'ipotesi di innamorarmi di lui. Mi accorsi che tutti mi fissavano in attesa di risposta tranne lei che teneva gli occhi chiusi e il volto rivolto al pavimento. Mi accorsi che non potevo innamorarmi di lui se non capivo prima cosa provassi per lei.

-È davvero troppo presto per parlare d'amore- risposi dando un punto di fine all'intervista.

Appena conclusa andammo a cena tutte insieme parlando e scherzando di tutto quello che ci passava per la testa, Dal canto suo lauren non commentava, si limitava a seguire i discorsi delle altre, il suo sguardo vagava dal suo piatto, a me, non serviva che mi voltassi per sapevo, ne sentivo il peso sul mio corpo quasi bruciasse, ogni tanto mi voltavo per poter incontrare i suoi occhi profondi, ma lei si spostava velocemente guardando le altre. Odiavo questo comportamento perché avrei dato tutto per sapere cosa le frullasse in testa.

Tornammo in albergo presto, dato che il giorno seguente saremmo dovute partire per new york, e ognuna si chiuse nella propria camera.

Non resistetti nemmeno quella notte nel mio letto e andai alla sua porta, ma nessuno rispose quando bussai. Entrai nella stanza poco illuminata ma sopratutto vuota, indecisa mi distesi sull'letto aspettando.

Non so quanto tempo passò ne quando mi fossi addormentata ma quando le sue braccia si serrarono sicure sul mio corpo mi accorsi che Austin non poteva essere il mio primo in nulla perché lei era entrata nel mio cuore come era entrata in quella camera silenziosa e in punta di piedi. Mi rigirai nell'abbraccio trovandomi a pochi centimetri da lei, come quella sera, appogiai la fronte sulla sua -Lauren- sussurai, non mi trattenni oltre, le mie labbra incontrarono le sue con dolcezza infinita, una due tre volte prima che lei premesse una mano sulla mia nuca spingendomi contro le sue labbra per un bacio profondo e bisognoso, che sapeva di me e di lei insieme. Quando ci staccammo i nostri sguardi si ritrovarono ancora. -cosa vuol dire questo per te?- sussurai incantata dal verde dei suoi occhi. -perché per me significa tutto- ammisi spezzando il silenzio tra noi. -ti amo- sussurrò in risposta facendomi impazzire il cuore di gioia. -anche io, non sai quanto- mormorai sorridendo felice sulle sue labbra, prima di baciarla ancora e ancora. E stringerla a me con tutta la forza, perché ora non l'avrei più lasciata andare. Con lei mo sentivo libera. Libera tra le sue braccia

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