Prologo

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Ero una ragazza tranquilla, dolce e molto determinata. Mi chiamavo Jacqueline summer e non credevo più all'amore già da qualche anno quando il mio ex fidanzato o forse dovrei dire il mio quasi marito era andato con un'altra e per altra intendo la mia migliore amica. Avevamo deciso di sposarci in primavera quando tutto sembra più magico del solito e invece tutto è sembrato un incubo: ero impegnata a scegliere il vestito e altre cavolate varie mentre lui si sbatteva quella puttanella nella nostra camera da letto.

Dopo lo stronzo non ho più avuto una storia vera ma solo ciò che serve per sentirsi meglio, tutto in una notte.

"Janny???" urlò l'uomo seduto di fronte a me. Ci trovavamo nel ristorante più chic di new York dove avevo sempre voluto andare ma in quel momento non sentivo niente, non avevo voglia di trascinarlo in bagno e offrirgli tutta me stessa e poi non sapeva nemmeno il mio nome. Janny? Chi diavolo era Janny? Mi chiamo Jacqueline.

"Allora... Tu di cosa ti occupi? " chiese

Banale, banale e ancora banale!!

" sono stata appena assunta alla SmithandSon Società come stagista del direttore marketing" risposi.

"Wow! Una stagista! Si guadagna bene?" chiese

E il premio migliore conversazione dell'anno va a...

"Beh non mi lamento" dissi

"Tu invece? Che lavoro fai?" chiesi

Stupiscimi ragazzo!

"Oh no io sono disoccupato e vivo ancora con i miei" rispose

Ooooookkkkk! Scappa, scappa prima che sia troppo tardi.

"Non preoccuparti è normale in questo periodo. Vedrai che troverai qualche cosa prima di quanto tu pensi" lo rassicurati

Scappa! Ora!

"Sentii... Maa.. Che ne dici see.. Venissi a bere qualcosa da me?" chiese

Eccoci! Povero illuso, come se davvero riuscisse a portarmi a letto e farmi venire più volte.

"Scusa ma domani devo alzarmi presto" risposi con un sorriso tirato.

"Certo, allora buonanotte. Ti chiamo domani" disse.

Ti prego non farlo!

"Grazie mi farebbe piacere" mentii

"Bene. Buonanotte Janny!" disse.

"Buonanotte!" risposi di rimando infastidita.

Lui mi diede un bacio sulla guancia e io scappai via il più velocemente possibile. Dovevo rilassarmi. Avevo decisamente bisogno di un orgasmo!

Tutto l'amore dell'odioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora