Capitolo 7 parte 1

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Il girono seguente Peter fu svegliato da un rumore in soggiorno.

Coperto solo dal suo pigiama, sulle scale si fermo per stiracchiarsi a dovere e sbadigliando giunse in cucina in modalità zombi.

La scena che gli si presento davanti era comica, Sean senza maglietta armato di grembiule rosa che cercava di preparare quelle che sembravano uova, se pur ormai carbonizate.

Peter pensò che il biondo avesse una bellezza innata e tanta intelligenza, ma hai fornelli facceva pietà!

"Sean..." Lo ricchiamo il moro spacentandolo.

"Oh Peter... Ciao! Mi hai fatto venire un infarto."

Disse grattandosi la nuca a disagio, il più piccolo lo guardo stranito dal suo comportamento così impacciato, non era proprio da Sean, ma in fondo lui non lo poteva sapere, non lo conosceva da tanto.

"Che stai facendo?" Disse avvicinandosi hai fornelli.

"Beh ecco... Voelvo preparare la colazione per te, perché ieri abbiamo litigato... Quindi ecco..."

Il riccio resto interdetto, se possibile ora si sentiva ancora più in colpa di ieri sera.

"Oh Sean, ma non dovevi davvero! Sono io che mi devo scusare con te, ho lasciato che il passato influenzasse il presente."

"No, scusami tu, sono stato uno stronzo, un enorme stronzo, ero così preso dalla passione che non ho pensato a mente fredda, pultroppo succede spesso."

Il biondo affero Peter per una spalla tirandolo in un abbraccio fatto di caldi muscoli e odore di colonia maschile.

Peter si alzo sulle punte di piedi reclamando un bacio, se pur con molto imbarazzo.
Sean dal canto suo fu sorpreso di quel gesto, ma fu felice di ricambiarlo.

Quando si staccarono al moro venne un idea molto carina per insegnare un minimo di bassi di cucina al sexy avvocato davanti a lui.

"Io devo preparare la colazione agli altri che ancora ronfano di sopra, mi dai una mano? Ti insegno qualcosa... Sempre se vuoi ovviamente."

Peter guardò a terra per l'imbarazzo, ma la mano del biondo si poggio sotto il suo mento per fargli alzare lo sguardo nel suo.

"Ne sarei felice."

Si sorrisero complici e rimboccandosi le maniche si misero hai fornelli, avevano optato per fare dei pancake allo yogurt e contro ogni aspettativa Sean si era dimostrato un valido aiuto, pieno di voglia di imparare e che capiva velocemente.

Mentre il biondo apparecchiava e portava i piatti a tavola, Peter si occupava della spremuta d'arancia. 

In quel momento arrivo anche Aren in cunina che si blocco davanti l'entrata.

"Non ci provare Amore, non lo fare!" Disse Sean prevedendo la realizzazione del marito.

"NO! NON È POSSIBILE, SEAN CHE CUCINA QUALCOSA DI COMMESTIBILE?! IN CHE MOMDO SIAMO?! CHI SONO IO?! CHI SEI TU?! E CHE NE HAI FATTO DI QUEL IDIOTA DI MIO MARITO!"
Urlo Aren scokato ardir poco.

"Come non detto!" Disse Sean sbattendosi una mano in faccia avelito.

"'L'idiota di mio marito' finale è il top!" Disse Peter ridendo di cuore come non gli succedeva da anni.

Gli altri due lo fissarono godendosi quella risata così genuina e spontanea.

Quando il moro fini fi ridere aveva le lacrime agli occhi, ma poi sentendosi osservato cerco a fatica di tornare calmo tossendo con una mano alla bocca.

Mr. Aren e Mr. SeanDove le storie prendono vita. Scoprilo ora