Capitolo 1 - Nato già con il caos dentro e fuori

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10 Agosto 1999, a mia madre si aprono le acque, mio padre probabilmente è lì con lei e da li iniziano le diciotto ore di travaglio e agonia di mia mamma, alle 8:35 dell'11 Agosto 1999 nasco io, tirato fuori a forza dai medici con un cesareo che rimarrà impresso per sempre sulla pancia di mia madre.

Nemmeno tre ore dopo la mia nascita arriva il buio totale, tutto il mondo senza saperlo sta assistendo alla mia uscita di vagina a bocca aperta, l'intero universo guarda con occhi lucidi ciò che sta succedendo in una mattina afosa d'estate, il sole si era spento, la luce se ne era andata completamente e da qui in poi il leone che c'è in me inizia a farsi sentire.

Mio padre sta litigando nella sala d'attesa con la mia prozia, quella stronza gli ha spoilerato il mio sesso, ha detto in giro che ho il cazzo e mi chiamo Gianluca, questa cosa mi fa ridere, lei che gira per l'ospedale urlando: "è nato Gianluca, è un maschietto di tre chili e sette", ma brutta stronza, perchè cazzo non ti fai una manciata di cazzi tuoi che non sai nemmeno come mi chiamo vecchia strega?

l'unico ricordo che ho è una polaroid, io in braccio a mia sorella e lei con un sorriso a settantadue denti, lei mi ha raccontato che in ospedale è arrivata sbronza marcia, piccina ha 18 anni che cazzo pretendete? ha festeggiato la mia cazzo di rinascita.

Finalmente arriviamo a casa, un garage trasformato in un monolocale dei sogni, mia madre è contentissima, con me in braccio e il suo letto, una pace assurda dovrei dire, ma per motivi di spazio dobbiamo andarcene, troviamo casa a Rivanazzano, una casa bella grande, compresa di camino che ahimè nemmeno dopo due anni ha preso fuoco e ci ha costretti a trasferirci di nuovo, a sto giro a Godiasco, il mio paesino.

Mio padre ha da poco riallacciato i rapporti con le mie sorelle, promettendo a loro di non fare lo stesso errore che ha fatto precedentemente, ci riesce secondo voi?

Tutti i miei ricordi iniziano in questa casa a Godiasco, due piani di casa con balcone, è spettacolare, l'unico problema per i miei è che i piccioni cagano sul balcone, ma che cazzo ve ne deve fregare, lasciatemi stare qui ancora un po' che mi diverto tantissimo, ho una fidanzatina che abita nel portone di fianco al mio, un grandissimo amico di nome Bryan che purtroppo non so nemmeno più sia adesso, ma ne parleremo dopo.

Inizio già a sentire la voglia di buttare fuori tutte le miei emozioni in questa culla del cazzo, ho fame. Perché no, perché non urlare alle tre di notte che ho una fame pazzesca, il sonno non mi viene, mio padre non c'è, presumo sia a farsi i cazzi suoi. Mia madre innamorata persa ma anche incazzata perché ha staccato da lavoro due orette fa mi prende in braccio e inizia a cullarmi cantandomi la ninna nanna - Quanto cazzo odio questa canzone, ho fame mamma per l'amore di dio.

Mi diverto tantissimo, sia di giorno che di notte, il pomeriggio vado a passeggiare con Tina, se provo solo a pisciarmi addosso non ci pensa due volte a farmi girare per il paese con le mie mutande umide di piscio in testa, però è una persona fantastica, ogni compleanno mi butta in posta qualche soldino, questo non fa di lei una delle donne migliori al mondo ma almeno mi da una base finanziaria spettacolare.

Queste fantastiche scale, ripide fino alla fine mi chiamano, c'è un cancelletto che cerca di bloccarmi per non farmi salire al piano superiore - "Ma stupido, se io sono in grado di spostare delle sedie sei proprio sicuro che non riesco minimamente a scavalcare questo cancelletto di merda?" - Accetto la sfida e scavalco il cancelletto, riesco vedere la sala dall'alto, il divano dove dorme mio padre solitamente è sotto i miei piedi e allora perché no, perché non lanciarsi giù, tanto c'è il divano! passo attraverso le sbarre delle scale e mi lancio - "Cristo, ho sbagliato la mira, ho preso il mio "Mordino" un dinosauro che apre e chiude la bocca quando gli metti la mano dento, a sto giro però c'è finito il mio capezzolo destro. Fortunatamente mia nonna nel mentre sono per terra apre il portone di casa, riesco a percepire la sua tristezza e preoccupazione, ma a me non frega un cazzo, volevo buttarmi di sotto, provare l'ebrezza di quella sensazione che mi mangia dentro, curiosità? Mh no, ho avuto soltanto voglia di lanciarmi, tutto qui.

In televisione stanno dando il mio cartone animato preferito, "Mucca&Pollo" mi fanno morire, ma ad un certo punto lo stronzo di mio padre cambia canale, mi sto incazzando, prendo l'astuccio e inizio a scriverci sopra: "PAPA STRONSO DA CASSO" tempo di finire la parola "stronso" mi sento arrivare una manata sulla faccia, era proprio lui, perché cazzo mi picchia? non può spiegarmi in maniera tranquilla e pacifica che voleva vedere Forum senza rotture di coglioni? No, deve mantenere una certa virilità probabilmente.




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