canzone, in memoria di Fabrizio
Si sa che ridere è un toccasana
solleva l'umore, porta allegria.
Una risata di pancia un po' strana
risveglia l'animo, scuote la via.
Ma non per Ugo, ragazzo un po' strano
alla nascita afferrato con mano
da ginecologo troppo di fretta
la gola per questo rimase un po' stretta
Rideva sì, come fan tutti
ma per il trauma e per quei fatti
Quel suo modo di ridere brutto
assomigliava molto più ad un rutto.
Furono dottori e illustri scienziati
rivoltandolo come un calzino bucato
a provar in modi già sperimentati
di corregger quel trauma consolidato.
Nulla cambiò e la risata sguaiata
rimase comunque senz'altro sbagliata.
Ma un bel giorno scorrendo una lista
vide il nome di un logopedista,
lui prometteva che in breve tempo
l'avrebbe curato, era il suo campo.
E furon gorgheggi che lentamente
tentaron di cambiar la voce e la mente
e furon gorgheggi che lentamente
cambiarono la cosa di poco o di niente.
Rideva sì come fan tutti
ma grazie alle cure e a quei fatti
se il rider un rutto sembrava prima
adesso appariva risata suina.
E dal bullismo lui venne inseguito
e poi vezzato deriso umiliato
finché persino oltre il gran mare
quel fare suino si volle imitare.
E se un bel giorno solcando la strada
sentirai uno che ride alla moda
è certo qualcuno che sta a provare
del povero Ugo il verso imitare.
