Prologo

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Non dormo. Mai. O quasi.

Gli incubi, bastardi come la vita, notte dopo notte mi tendono un agguato.

Ho imparato a mie spese che il passato non può essere dimenticato. Fingo di non averne uno, fingo che la mia vita sia sempre stata perfetta. Fingo che la mia mente e il mio cuore non siano stati danneggiati da niente e nessuno.

Mento. Agli altri e a me stesso.

Ho un passato, ed è costantemente al mio fianco. Mi afferra e mi trascina, crudele, per immergermi nell'acqua torbida dei ricordi. Per uccidermi.

Ogni volta so come andrà a finire, ma non riesco a contrastarlo. Non riesco a cambiare il mio destino, non riesco a liberarmi dai suoi artigli, per quanto io ormai sia più grosso e più forte.

Mi lascio uccidere, mi lascio annientare, annegare.

Ogni goccia d'acqua che bevo è un grido di aiuto.

Ogni goccia d'acqua che bevo è una richiesta di pietà, che non ricevo mai.

Per proteggermi e non permettere all'oscurità di divorarmi del tutto indosso costantemente una maschera da pagliaccio.

Peccato non basti più.

Il mio impegno in tutti questi anni si è rivelato inutile. La mia vita, il mio essere sono un fragile castello di carta.

Serro i pugni, lotto anche se tutto il corpo brucia. Ringhio tutta la rabbia che provo fino a scorticarmi la gola, fino a farmi male, ma il dolore fisico non sarà mai abbastanza forte rispetto a quello dell'anima.

Quello che accade, quello che scopro, riduce in polvere la mia razionalità. Dà il via libera ai sentimenti che mi porto dentro e che ho sempre cercato di sopprimere con tutto me stesso: la rabbia e la vendetta.

È per questo che urlo, tremo e desidero solo uccidere.

Vogliono privarmi dell'unica cosa che conta davvero nella mia vita, vogliono strapparmela dalle braccia ancora una volta, e adesso per sempre. Ma non glielo permetterò.

Non immaginano che cosa li aspetta.

Io non perdono, e sotto la mia maschera si nasconde un lupo affamato.

Chiudo gli occhi.

Racimolo tutta la mia forza e sono proprio io a chiamare a raccolta gli incubi. Per usarli finalmente a mio vantaggio.

Non mi fermerò finché non sarà finita.

E se mi hanno sottovalutato, oggi pagheranno.

Con la loro vita. Acosto della mia.



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