"Non si può mai sapere con certezza che tipo d'impatto ognuno di noi può avere sugli altri. Spesso, non ce ne rendiamo nemmeno conto. Eppure questo impatto esiste eccome..."
"Le regole sono semplicissime. Sono solo due. Regola numero uno: ascoltare.
Regola numero due: consegnare il pacco agli altri.
Una volta finito di ascoltare tutte e tredici le regole – perché ogni storia ha tredici lati – dovete riavvolgere le cassette, rimetterle nella scatola e consegnarle alla persona che viene dopo di voi nel racconto. "
" 'Vorrei morire' ... Ci ho pensato tante volte anch'io. Ma è una cosa difficile da pronunciare ad alta voce. Ed è ancora più terribile renderti conto che forse lo vorresti davvero"
" E tu, fortunato numero tredici, sei liberissimo di portartele con te all'inferno. Chissà, magari ci rivedremo laggiù, sempre se ci credi..."
"Non si può rivivere il passato. O quello che noi crediamo essere il passato. Quello che hai è solo il presente."
"Se c'è una cosa che ho ancora, è la memoria. Peggio per me. Se ogni tanto fossi riuscita a dimenticare qualcosa, forse saremmo tutti più contenti ora."
“Ma non puoi sfuggire da te stesso.
Non puoi decidere di smettere di vederti.
O di spegnere il rumore che hai in testa.”
"Il mio non è stato un gesto avventato.
Non datemi per scontata…. una seconda volta.
Vi tengo d’occhio"
"E alla fine ho capito che ero semplicemente schifata da questa città e da tutto quello che c'era dentro"
“Non sapete niente della vita di nessuno, se non della vostra.
Ma quando giocate con una parte della vita di qualcuno, in realtà non
stuzzicate solo quella. Purtroppo, è impossibile essere così accurati e selettivi.
E il particolare con cui vi siete trastullati finisce poi per influenzarne l’intera l’esistenza.
Tutto agisce… su tutto.”
