Ad Holmes Chapel era diverso. Harry usciva da scuola e andava alla casa nel bosco.
Lui e i suoi vecchi amici passavano i pomeriggi a parlare della cosa che più preferivano; l'epica e la mitologia.
Invece, adesso, Harry non aveva più una casa nel bosco, non aveva più amici e non aveva più Holmes Chapel.
Robin, il suo patrigno, aveva avuto un interessante offerta di lavoro insieme ad una nuova casa a Londra. Quindi c'era stato poco da pensare; due giorni e si erano lasciati la vecchia cittadina alle spalle.
Il giovane non rimpiangeva di essere partito, ma rimpiangeva di non essere stato in grado di salutare i suoi amici in quei due giorni che gli rimanevano nel suo posto di infanzia.
Aveva finto fino all'ultimo che il giorno dopo sarebbe tornato nella casa, aveva finto che avrebbero letto ancora una volta assieme il proemio dell'Iliade, aveva finto che tutto sarebbe rimasto come era sempre stato.
Questo suo fingere lo aveva portato a non avere più niente, il karma lo aveva colpito.
Adesso Harry era a Londra, una grande città piena di abitanti e opportunità. Nonostante le opportunità e gli abitanti che Londra aveva da offrire Harry sembrava che ad Harry non ne spettasse nessuna. A scuola nessuno si era avvicinato ad Harry per sapere nulla di lui. Nessuno aveva mai pensato di occupare il tavolo a mensa con lui.
Alla fine Harry aveva capito. Per quelle persone nulla sarebbe cambiato, quelle persone avrebbero continuato a vivere i loro anni come avevano vissuto gli altri.
Harry però non era cambiato in una cosa; amava ancora l'epica e la mitologia.
A Londra c'era Hyde Park e Harry si era stabilito lì, come posto di studio, per riprendere le sue vecchie abitudini in solitudine. Si sedeva sotto un vecchio albero, probabilmente centenario, con la schiena contro il tronco e le gambe incrociate. Teneva su di esse un vecchio libro e lo sfogliava mentre prendeva appunti.
Spesso si lasciava andare ai ricordi e si ritrova a guardare vecchie pagine lette.
Su una delle tante pagine c'era scritto "Alice and Harry are best friends", sorrideva ogni volta al pensiero della piccola amica, ma ciò che è fatto è fatto. Alice era ormai passato.Quindi, come al solito, il ragazzo si trovava nel parco a studiare.
Il vento fresco della città inglese muoveva le foglie, Harry pensava fosse una cosa piacevole. Il vento e l'atmosfera di pace che porta il suo soffiare lo affascinavano.
A far sentire Harry meno solo ci pensavano i bambini e le loro risate.
Un bambino particolarmente rumoroso distrò Harry dalla lettura. Il giovane si girò verso il bambino trovando una scena tenera.
Il bambino, che Harry riteneva rumoroso, stava sgridando un bambino seduto per terra con il ginocchio sbucciato. Harry provò a sentire cosa si stessero dicendo.
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FALL IN LOVE WITH VERSES OF THE MUSES
FanfictionLarry Stylinson || AU Cambiare tutto da un giorno all'altro è difficile. Harry era partito con la sua famiglia da Holmes Chapel per Londra. Robin, suo padre, aveva ottenuto un lavoro e una nuova casa a Londra, quindi sono dovuti partire. Harry non a...