capitolo due

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Di notti insonni Harry ne aveva vissute poche; la prima a sette anni quando Gemma lo aveva terrorizzato con un racconto dell'orrore; la seconda all'ultimo anno del liceo con l'ansia da esame; ed in fine questa.

L'insonnia, questa notte, era portata dal pomeriggio trascorso con Louis, i pensieri che vagavano e qualcosa che si era stabilito nel petto al quale, Harry, non riusciva a dare spiegazioni.

Si rotolava tra le coperte con un sorriso stampato in faccia, con la mente ferma sul ragazzo dagli occhi zaffiro e una strana sensazione di caldo addosso.

Alla fine decise di alzarsi dal letto e si sedette accanto alla porta finestra della camera.

Le spalle leggermente tese contro il muro, le gambe portate al petto e le braccia a circondare le ginocchia.

Harry fissava il letto

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Harry fissava il letto. Si immaginò di essere lì dentro con Louis. Con il più grande a stringerlo ed accarezzargli i capelli. Immaginò anche di ridere con la testa sulla spalla di Louis nel tentativo di non fare rumore, poté quasi sentire la risata di Louis.

Ormai per Harry era chiaro. Era chiaro che Louis non gli fosse affatto indifferente. Ma non sapeva spiegarselo. Era una cotta? Affetto profondo? Oppure Amore?

Louis era una persona gentile e protettiva, scherzosa ed inteligente, loquace ed espansiva, ammirevole e brillante, spesso cretino e diretto.

Harry poggiò la testa sulle ginocchia lasciando che la mente viaggiasse ai ricordi con Louis.

"Vedi Harry? Devi essere anche cattivo e orgoglioso affinché la gente ti rispetti." Disse il più grande. "Ma Achille è stato egoista." Rispose Harry. "Non credo lo sia stato, Harold. Agamennone era egoista e bastardo, aggiungerei anche irriconoscente." Concluse il più grande.

"Se Achille avesse combattuto, mettendo da parte l'orgoglio e provando ad essere più umile la battaglia sarebbe finita prima e forse Patroclo non sarebbe morto." Insistette Harry.

"Penso che Achille abbia fatto bene a mantenere la testa alta ed il proprio orgoglio. Ha fatto bene a non servire più quella gente infame." Disse Louis.

"Sii gentile e abbi coraggio... Patroclo è stato gentile ed ha avuto coraggio." Disse Harry.

"Per tanto è morto prima del tempo." Disse secco Louis. "Vedi, credo che in un contesto del genere, con certe persone assetate di fama, la gentilezza e l'umiltà non servivano a molto. Sarebbe servito se Achille fosse stato con lui in campo. Avrebbero compensato l'un l'altro con le loro virtù."

"Achille si è pentito di non aver combattuto quando gli hanno portato il cadavere di Patroclo secondo te?" Chiese Harry stendendo le gambe su quelle di Louis. "Credo che si fosse pentito di non averlo protetto. Io avrei aggito come lui." Disse Louis.

Harry sorrise ricordando, quel pomeriggio aveva avuto modo di conoscere la saggezza di Lou e la sua empatia.

"Forse mi piace Louis..." Disse a bassa voce stendendo le lunghe e snelle gambe in avanti.

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