Chapter 9 (Epilogue)

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ᴴᵉ ᵖʳᵒᵐⁱˢᵉᵈ ᶠᵒʳᵉᵛᵉʳ.

Gli sfuggì un piccolo sospiro, non prestò riguardo neanche alle lacrime che gli rigavano il volto da non si sa neanche quanto tempo, il vento era gelido e tra quelle colline di un verde spento era ulteriormente oscurato dalle nuvole dense e cariche di pioggia, le tempeste in campagna erano sempre le più violente. Quanti anni erano passati? Non ne aveva la minima idea, sapeva solo che quello fosse il giorno esatto, il suo anniversario. Si separò dal tronco di quell'unico albero lì presente in mezzo a quelle colline contro il quale era rannicchiato da probabilmente ore sopportando il gelo, fece il giro di quella piccola lapide, semplice roccia scolpita con il potere di distruggerlo, ci fece flebilmente scorrere le dita contro come se così facendo potesse ricordarsi com'era soffice il suo volto, gli sfuggì un piccolo singhiozzo dopo ore di silenzio, strinse con mani tremanti quell'appoggio come se potesse ancora aggrapparsi a lui, ricevere il suo aiuto e le sue attenzioni, si ricordava ancora le sue parole di quel giorno, parole che per il loro scopo risultarono completamente inutili

Un colpo di tosse lo riscosse violentemente, il dolore per tutto il corpo del corvino lo percepiva su di sé, era atroce e straziante, si chiedeva come il corvino avesse resistito fino a quel momento, la carnagione scura tentendo al nero e poco naturale rendeva chiara la presenza di quella malattia che stava distruggendo entrambi, in quei tre anni è sempre stato molto cagionevole ma non gli aveva mai negato nulla, lo aveva trattato fino all'ultimo come un re, per il corvino era un ragionamento logico: quel ragazzo era ciò che di più prezioso aveva ed era da proteggere, per donargli il mondo di certo non aveva badato a sé stesso, ritrovandosi per quel motivo sdraiato su quel letto senza neanche la forza di ricambiare la stretta salda della mano del ragazzo che aveva intrecciato le loro dita <<K-kook fa male>> sussurrava tra i singhiozzi come se fosse lui quello sul letto di morte, ma il corvino doveva proteggerlo, voleva fosse l'ultima cosa fatta in quella vita, voleva liberarlo di quel peso ed era pronto a fare di tutto per non farlo soffrire per troppo <<Ma taci cazzo, sei così irritante>> il ragazzo sconvolto alzò gli occhi grondanti di lacrime e leggermente feriti contro quelli del corvino che non li riuscì a reggere, spostando prontamente lo sguardo <<S-scusami>> aveva sussurrato a fatica il ragazzo, non si era mai sentito dire nulla del genere, potevano così poche parole distruggere tanto? Il dolore si era appena accumulato. "Perdonami" era l'unica cosa alla quale riusciva a pensare il corvino <<È stato davvero sfiancante starti appresso, sei un tale illuso>> <<C-cosa-?>> il ragazzo non stava capendo assolutamente nulla ed il corvino se ne era accorto, doveva mentire e recitare meglio anche se il tono di voce del ragazzo lo stava spezzando ma non poteva fermarsi <<Cosa c'è, moccioso? Sei buono solo a soddisfare chi ti sta sopra, mi sembrava giusto fartelo sapere>> "Cosa stai dicendo?" "Cosa sto dicendo?" Si stava odiando così tanto, soprattutto quando percepì la mano del ragazzo sciogliere la presa, le sue dita si strinsero intorno al nulla, non voleva lasciarlo andare,"Non doveva finire così", non voleva mentirgli di nuovo, non in quel modo, non voleva smettere di renderlo felice <<J-Jeongguk-... Hyung-... Cosa stai dicendo? Kookie mi fai male>> stava sussurrando tra i singhiozzi tirandosi leggermente indietro contro lo schienale della sedia in legno, con una mano premuta contro il petto all'altezza del cuore come se in quel modo potesse alleviare il dolore -quella volta non sapeva neanche da chi provenisse- e l'altra occupata ad asciugargli almeno una delle due guance completamente bagnate "Non può seriamente aver pensato di me questo da sempre, diceva di amarmi, era così serio, perché lo sta facendo? Quale delle sue parole è la bugia? Non saranno mica tutti suoi 'Ti amo'? Non possono essere" la testa del minore lavorava a pieni ingranaggi, non sapeva a cosa credere o meno, nuovamente il mondo gli è stato sottratto da sotto i piedi e capovolto senza che potesse ribattere proprio come quella mattina "Quella mattina di quando mi hai detto la bugia che più ho amato" pensa afflitto con oramai sempre meno voglia di starlo a sentire, voleva semplicemente farlo tacere e costringerlo a non dire altro se non la verità "Quante altre volte mi avrà mentito?" era un peso logorante non poter sapere, vivere in eterno con il dubbio se è mai stato amato data persona alla quale aveva donato tutto di sé o se tutto e stata una semplice ed effimera illusione, una magia tanto piacevole da vivere, che lasciava l'amaro in bocca una volta che il trucco era finito <<Cosa vuoi che mi importi Taehyung? Soffri in silenzio come ho fatto io fino ad ora da quando ti ho conosciuto, una perdita di tempo, sei stato uno spreco Kim Taehyung>> il lavoro ed i progressi raggiunti in quei tre anni sembravano sul punto di frantumarsi, si era tanto impegnato per insegnargli ad apprezzarsi sotto ogni punto di vista <<C-cosa-... Cos'ho fatto di sbagliato? T-tu-... Dicevi così tante volte di amarmi, t-ti amo Jeongguk quindi non trattarmi così->> era arrivato alla soglia del patetico, lo aveva capito da così tanto tempo ma quella era la prima volta che gli diceva quelle parole fuori da un contesto sessuale, il corvino si sciolse letteralmente, si tratteneva dal piangere e dal sorridere, voleva ridere ed abbracciarlo di nuovo, voleva implorarlo di ripeterlo all'infinito, voleva avesse avuto un po' più di tempo. <<Taehyung come te lo dovrei dire? Non ti ho mai amato, ero semplicemente legato a te, dovevo pur assicurarmi un tetto>> la voce era sempre più flebile e roca, non era la malattia a sfiancarlo ma quelle parole ed anche volendo non avrebbe avuto comunque le forze di inginocchiarsi ai suoi piedi ed implorarlo di perdonare quelle sue ennesime ma ultime bugie "Ti devo distruggere Taehyung, non posso lasciare tu soffra per me per l'eternità, se mi odi ti sarà più facile andare avanti" pensò deglutendo a fatica quel groppo in gola, strizzando gli occhi appena udito quel singhiozzo più rumoroso dei precedenti abbandonare quelle labbra tanto soffici quanto rosee che per troppo sono state la sua rassicurazione, tanto da portarlo ad abituarcisi, forse fin troppo "Baciami un ultima volta" desiderava tanto chiederglielo ma era consapevole oramai non ne avesse più il diritto, sospirando semplicemente prima di chiudere gli occhi con rassegnazione, il danno lo aveva fatto <<N-no! No! Non dire idiozie, tu-!>> Si interruppe appena realizzò non lo stesse più ascoltando, il cuore gli mancò innumerevoli battiti <<Hyung non ignorarmi e-... E rimangiati c-ciò che mi hai detto... Ti prego->> la voce era troppo flebile e distrutta ma comunque speranzosa, non ricevette risposta "Sarà felice anche senza di te Jeongguk" cercava di convincersi invece il corvino per non pentirsi di quelle parole, lo aveva appena perso grazie a quelle parole ma già gli mancava "Avrei voluto un tuo 'ti amo' ed un tuo bacio fossero stati i miei ultimi ricordi" era il suo pensiero più amaro, realizzando l'ultima cosa che avrebbe sentito sarebbero stati i suoi singhiozzi scaturiti dalla sua spietatezza, però unica soluzione per salvarlo dalla dannazione e dagli eterni rimpianti <<J-Jeongguk ti prego>> allungò una mano contro la sua spalla per riscuoterlo leggermente, vide solamente una lacrima rigargli il volto che vedeva di profilo, la asciugò prontamente continuando ad accarezzargli il volto freddo quasi con disperazione, cercando di imprimersi ogni sensazione sotto la pelle fino alle ossa per averlo sempre con sé, per convincersi quello non fosse un addio. Nessuna risposta, deglutì a fatica, il dolore corporeo che lo faceva sentire intorpidito si stava affievolendo con estrema lentezza, tremando come una foglia portò una mano contro il suo petto stringendo tra le dita il vestito del corvino <<... Non ci sei più vero?...>> di nuovo non ricevette risposta <<... Cazzo>> nel silenzio di quella casa si potevano sentire solamente i singhiozzi di un ragazzo con la fronte poggiata contro il petto di colui che più aveva amato e che più lo aveva amato oramai inumidito di lacrime come se stesse pregando per la vita di qualcuno che gli era già scivolato tra le dita con fare spietato, il tempo non era bastato a nessuno dei due
<<Avevi promesso per sempre>>

<<Mi avevi promesso un "Per sempre" Jeongguk, era un'altra delle tue bugie che più ho amato>> sussurrò come se il corvino potesse sentirlo, sentirlo e rimpiangerlo, sentirlo e desiderare di tornare indietro da lui, aveva provato innumerevoli volte ad evocarlo nuovamente, non sapeva neanche se quel demone aveva avuto nuova esistenza o se era irrimediabilmente stato portato via da lui senza lasciar obbiettare nessuno ma ciò non lo fermava dal continuare a pregare dopo aver provato in ogni modo a raggiungerlo ovunque lui fosse ma non c'era scampo da quella maledizione che senza intoppi aveva seguito i suoi intrecci tessuti dal giorno stesso in cui nacque il corvino, venuti poi a termine con il moro che in quel momento recitava disperato quelle parole che oramai sapeva a memoria, in confronto alle volte precedenti non aveva lo spago o le candele, ma in compenso era armato di inesauribile speranza ed altrettanta disperazione. Stava piovigginando ma neanche se ne accorse minimamente, era accovacciato tremolante davanti quella lapide che accoglieva inutilmente le sue lacrime, eppure in quel momento lo sentì, aveva ufficialmente raggiunto la follia, il vento soffiava sempre più forte, gli era mancato così tanto sentire quella voce sussurrare il suo nome
<<T-taehyung-?>>
Alzò di scatto il capo, davanti a sé quell'albero che di certo non lo proteggeva da quella -fino a quel momento- leggera pioggia, si guardò intorno con frenesia ma in quel verde spostato con ordine dal vento non vi era quella figura alta e ben piazzata del quale ricordo lo avrebbe tormentato in eterno facendogli continuare a ricercare agognato una fine al tutto in un pacifico sonno eterno, facendogli cercare la sua voce in ogni sussurro, i suoi occhi nel proprio riflesso, il suo tocco tra braccia altrui che non potevano fare altro se non disgustarlo, era perplesso, le lacrime gli offuscarono la vista, continuava a cercarlo ma non ci mise molto a capire.
Era solo il vento... Continuava a fischiare.

°•ᴺᵒʷ ᵗʰᵉʸ'ʳᵉ ᶜᵘʳˢᵉᵈ ᶠᵒʳᵉᵛᵉʳ•.~

Angolo autrice

Li faccio finire sempre male ma posso giurare che li amo-... Ahem, mi defenesto.

Ero davvero indecisa sul come farla finire, fino all'ultimo sono stata tentata magari di illudere inizialmente con il vento la sua psiche instabile ma poi aggiungerci tipo un <<Beh, hai intenzione di girarti o no?>> e lasciare un finale aperto ma felice.

Volevo farlo davvero ma volevo ancora di più essere fedele alla canzone ed alla mia idea iniziale, visto che si, sono partita con il presupposto di far finire in questo modo la storia.

Avrei voluto avessero un lieto fine e ne avranno, in altre storie ma non in questa.

Beh, like always...

I hope you enjoyed.

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