tutte le poesie parlano d'amore

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7 gennaio 2010 - Quel bar, Ariete

Sono seduto su questo divano vicino a Sofia da ore. Sofia è una mia compagna di classe, ci siamo avvicinati molto nell'ultimo anno e ormai credo di poterla definire la mia migliore amica. Siccome tra qualche giorno torneremo a scuola abbiamo deciso di passare un po' di tempo insieme per svagarci e per la prima volta sono a casa sua. 

I titoli di coda del film che stiamo guardando stanno iniziando a scorrere sullo schermo quando un ragazzo dai capelli mori compare dal corridoio. Deve essere più piccolo di me, sembra ancora quasi un bambino, e per di più non sembra molto contento di vedermi qui.

<<Oh ehi ciao Nic, vuoi fare merenda con noi?>> sento la voce della ragazza seduta di fianco a me riportarmi velocemente alla realtà.

<<Chi è lui?>> risponde il ragazzino con un tono quasi arrogante.

<<Ah sì scusate, non vi siete mai visti vero? Beh lui è Cesare, un mio compagno di classe. Cesare, lui è Nicolas, mio cugino>> Sofia nel frattempo si è alzata dal divano e ci sta presentando uno all'altro con un grosso sorriso sulle labbra, come se non vedesse l'ora del nostro incontro.

Squadro il ragazzino ancora per qualche secondo e poi mi alzo e gli allungo la mano <<Piacere, tua cugina in effetti mi ha parlato diverse volte di te. Siete una famiglia molto unita, vero?>>

Ma il più piccolo si limita a stringermi la mano e a borbottare qualcosa che non riesco a percepire, poi si volta e scompare di nuovo nel corridoio dal quale è arrivato. 

<<Scusalo, è in piena fase preadolescenziale e spesso di comporta come se odiasse tutti, ma in realtà è molto dolce, lasciagli del tempo - di nuovo Sofia con ancora il sorriso di prima stampato in faccia - allora andiamo a fare merenda?>> aggiunge poi facendomi cenno di seguirla.

Mi porta in cucina, dove Nicolas si sta preparando un panino con la nutella. Alza lo sguardo verso di noi e ancora una volta mi squadra da testa a piedi.

<<Quanti anni hai?>> decido di provare a incanalare un dialogo con lui, forse Sofia ha ragione e ha solo bisogno di capire che non sono una minaccia per lui.

<<Ne ho 13, compiuti a novembre - fa una piccola pausa e mi sembra di vedere i suoi pensieri girare nella sua testa, poi parla di nuovo - sei il suo ragazzo?>> mi chiede, accennando alla cugina con la testa.

Sofia si gira di scatto e lo fulmina con lo sguardo e l'intera dinamica mi fa scappare una risata <<No, siamo solo molto amici, non porterò via la tua amata cuginetta se è questo che ti preoccupa>>

<<Non mi interessa più di tanto, voglio solo evitare di trovarvi avvinghiati da qualche parte in questa casa, non mi piacerebbe molto>>

<<Okay, hai appurato che non corri questo rischio, adesso potresti lasciare un po' di nutella anche a noi per favore?>> 

Sofia lo sta guardando con aria supplichevole, ma Nicolas ancora una volta si perde nei suoi pensieri. Finalmente, con mia grande sorpresa, inizia a spalmare la crema anche sui nostri panini. Forse Sofia aveva ragione, alla fine la facciata da ragazzino impertinente con la puzza sotto il naso è solo una maschera.

<<Grazie>> gli dico mentre mi porge il panino e quasi mi sembra di vedere un leggero sorriso sul suo viso. 


16 novembre 2013 - Festa, Psicologi

Questa sera alla festa ci stiamo divertendo tutti tantissimo, qualcuno forse un po' troppo, ma va bene così. D'altronde stiamo festeggiando il compleanno di Nicolas, che ha compiuto 17 anni qualche giorno fa, e sicuramente per una volta possiamo fare un'eccezione.

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