Prologo

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Un respiro. Un movimento così breve quanto complesso, talmente essenziale da farci dimenticare della sua importanza. Un respiro che ti scalda le mani nelle fredde giornate invernali, che riempie i tuoi polmoni di ossigeno diciassettemiladuecentottanta volte al giorno e forse anche di più. Un respiro. Ciò che ti tiene compagnia nei momenti più silenziosi, che ti manca dopo una corsa, che vorresti durasse in eterno. Purtroppo però, prima o poi, si mette la parola "fine" anche al "per sempre", e per quanto sia una verità innegabile, non riuscivo ad abituarmici. Non riuscivo neppure a capacitarmi del fatto che fosse passato un anno da quel maledettissimo giorno. I ricordi ancora vividi nel tempo e i sogni del futuro infranti come pezzi di vetro. Le lacrime silenziose scendevano sulle mie guance rosee, senza lasciare traccia, e le dita delle mani tremavano impercettibilmente. Era trascorso un anno. Un anno da quando era iniziato tutto.

Un respiro nel cassettoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora