C'era una volta..

4 0 0
                                    

Il lunedì mattina per me è sempre stato un trauma, mia madre iniziava ad accendere
l' aspirapolvere alle 7:00 del mattino ed io odiavo costantemente questa cosa.
Quel pomeriggio dovevo iniziare il lavoro stagionale al bar del mio piccolo e discreto paesello.
Situato in cima ad una collina, un po' come heidi in montagna c'era il mio paese. Talmente inutile da non dover dire neanche il suo nome.
Vi basti pensare che eravamo 2000 persone di cui soltanto 30 ragazzi.
Cresciuti tutti insieme, anche se di età leggermente diverse eravamo un gruppo unito come lo è una famiglia.
Sentii il telefono squillare.
Driinn Driiin
"Pronto?" - non riuscii neanche a leggere chi fosse , causa là mio miopia aggravata e i miei 8 gradi mancanti.
" Andrea, vedi che dobbiamo andare da Lorenzo per preparare la cena di stasera" - la voce di uno dei miei migliori amici, Massimo mi riempi il cervello.
Mi ero totalmente dimenticata che quella sera era il compleanno di Lorenzo e per giunta avevo promesso di preparare una cena per tutti noi.
"Cazzo, mi sono dimenticata, guarda dammi cinque minuti, mi preparo e ci vediamo in piazza al bar, pagami il caffè !!" - chiusi la telefonata di fretta e mi alzai dal letto con uno scatto che neanche un cinese ne poteva.

Mi preparai e uscii fuori di casa, salendo verso il bar.
Li c'era Massimo che mi aspettava.
Prendemmo il caffè e ci recammo a casa di Lorenzo.

" Andrea, muoviti a finire di preparare e vedi che ti sta squillando il telefono" - disse Massimo mentre si accingeva a preparare le decorazioni per il compleanno.
Mi asciugai le mani, e mentre osservavo la mia ciurma gonfiare i palloncini andai a prendere il telefono per vedere chi fosse.
Era mio cugino, che dalla Basilicata mi chiamava.
" Ehi Michele cosa è successo?"
" Ciao andrea scusa il disturbo ascolta, dovresti aiutarmi con una situazione "
" dimmi pure"
" Ho trovato una cucciolata in mezzo alla strada, te che sei brava con i social vuoi aiutarmi a trovare qualcuno che li adotti?"
" Ma certo Michele, mandami qualche foto così oggi vedo se riesco "
" grazie mille andre"
"Di nulla , salutami zia "

Chiusi il telefono.
I cani sono sempre stati un mio punto debole , ed aiutare a cercargli casa mi riempiva il cuore.
Vidi l'ora , erano le 13:00 ed io alle 14:00 dovevo attaccare al bar.

"Massimo, Fede, Lid, genná e tutto il resto io vado a lavoro, ci vediamo stasera"

I miei amici mi salutarono in coro.
Avere tanti amici maschi non era forse per gli altri molto normale, ma per me erano le persone più importanti nella mia vita.
Mi recai al bar di corsa.
"Ciao Vittorio, ciao Elisa"
"Andrea tutto bene? " - mi chiese Elisa.
Proprietaria insieme al suo fidanzato Vittorio del bar.
"Si tutto bene, ci vediamo dopo?"
" sisi tanto già sai tutto"- disse Vittorio
"Va bene a dopo allora"

Mi salutarono di fretta e andarono via.
Ripresi il mio lavoro di sempre, e mi aspettava un'estate di fuoco.

Erano le 16:30
Nel bar, il nulla totale.
Decisi di aprire un po' i social per vedere cosa diceva il mondo.
Pubblicai le foto dei cani , quanto erano carini.
Non passarono neanche 5 minuti che ricevetti un messaggio.

- " Ciao Andrea, ho visto il tuo annuncio , sarei interessato ad un cucciolo" -
Prima di rispondere andai a vedere chi fosse sto tipo.
Marco Turci.
Figo, bello, bel fisico, abbastanza egocentrico dalle sue foto ma un bel rispetto.
Risposi subito .
-" Ciao, piacere, si guarda ti do tutte le informazioni necessarie appena finisco di lavorare "-
Non volevo perdere tempo a mandare tremila messaggi così, appena ebbi una pausa gli inviai un vocale su Instagram.
Non c'era molto da sapere, piuttosto dovevo metterlo in contatto con mio cugino , così aspettai una sua risposta.
Nel frattempo non riuscivo a non sbirciare le sue foto.
Mi incuriosiva.
Ed anche molto.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 27, 2021 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

COSTA D'AMORE Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora