Piccoli Estratti

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<<ETHEL>> urlò la signora White, mentre preparava dei panini per sua figlia. Ne aveva già fatti quindici, tutti di gusti diversi:
<<al tonno, al prosciutto -cotto e crudo-, con la mortadella, con i pomodori...>> sussurrò tra sé e sé.

Cercò una cabina vuota, per passare il viaggio, ma nel farlo si imbattè in un ragazzino dai capelli biondo cenere.
<<Per la miseria, scusami>> disse subito lui
<<Figurati, non è successo nulla->> poi, essendo un'immancabile chiacchierona desiderosa di fare amicizia, aggiunse <<a proposito, io sono Ethel White, e tu?>>

"Sta' calma Ethel, non succede nulla, devi solo salire sullo sgabello e sperare di non diventare lo zimbello della scuola già dopo venti minuti che hai varcato la soglia" si ripeteva, cercando di mantenere la calma. Eppure non le stava riuscendo molto bene, anzi, più tentava di ragionare razionalmente e più la sua indole impulsiva le urlava di scappare da tutta quella folla.
Ma, con un moto di coraggio e forza d'animo (che non seppe mai da dove prese), riuscì a sedersi sullo sgabello quando la McGranitt chiamò a gran voce <<White, Ethel>>.

Appena lesse il cognome dell'ultima femminuccia le scappò un risolino, riferendosi al famoso fastfood, eppure poi subito le si gelò il sangue nelle vene e il sorriso le scomparve dal viso: per circa un anno non avrebbe mangiato il suo amato cibo spazzatura. Le veniva da piangere al pensiero di dover stare senza nutella, biscotti, hamburger e patatine fritte. Si pentí enormemente di non averne fatto una scorta per andare ad Hogwarts, e si chiese cosa mangiassero effettivamente i maghi (aveva già provato i dolcetti, ma non era sicura che l'alimentazione degli esseri magici fosse uguale a quella dei babbani), a cena aveva trovato molto pollo, bacon e patate al forno, eppure sperava in qualcosa di gustoso.

<<Una vera ballerina dell'Opéra>> ridacchiò quella con il caschetto
<<Ragazze non credete che si sia fatto tar->> iniziò la ragazzina dagli occhi verdi, per poi essere interrota dalla terza: una biondina dall'aria simpatica
<<Fammi posto bella>> urlò prima di scatenarsi con lei al centro della stanza.
<<Beh... che cosa stiamo
aspettando?>> domandò infine l'ultima, che aveva un fantastico nasino alla francese.




Questi sono dei piccoli estratti dalla mi storia 👉🏻👈🏻

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