Ti amo: queste frasi d’amore che tanto si ripetono non sono mai le stesse. Hanno lo stesso suono tutte quante, ma ciascuna ha una vita vergine e sola, se riesci a coglierla. E non stancarti mai di ripetere le parole uguali: proverai l’emozione che sente l’anima quando vede spuntar la prima stella e poi, come la notte avanza, la vede ripetersi in altre stelle, con diversi riflessi e un’unica anima. cit
Il cuore mi batte come se stesse per esplodere, gocce di sudore iniziano a crearsi lentamente sulla mia fronte e sento la gola trasformarsi in una arida landa.
E le gambe sembrano volersi sciogliere come ghiaccioli al sole facendomi temere di cadere al suolo da un momento all'altro, le orecchie mi si tappano privandomi dell'abilità di udire ogni tipo di suono e i miei occhi.. loro sono puntati su un'unica persona, l'unica persona che potrò mai amare così fortemente, che mi sorride raggiante facendo destabilizzare il mio corpo ancora più di quanto non lo sia già.Ed eccola lì. La donna che, finalmente, posso definire mia. La mia Jocelyn.
Lei cammina tra la folla di volti felici delle persone a noi care presenti in questo giorno speciale, con un sorriso a trentadue denti sul viso lentigginoso. La sua bellezza è ancora fresca come quando era appena una ragazza, nonostante abbia dovuto attraversare una lunga serie di momenti molto travagliati.
Nel contemplare la meravigliosa immagine, mentre una lacrima di gioia mi riga la guancia, una marea di ricordi inizia ad assalirmi. Tra tutti, il più intenso è quello del giorno in cui sono riuscita a trovare il coraggio di dichiararle il mio amore e chiederle di renderlo ufficiale.
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Dategli un nome- Ti prego, Lilith, dimmi dove mi stai portando!-
Jocelyn cerca di sbirciare attraverso la benda che le copre gli occhi. -Ti ho detto che è una sorpresa e che ti piacerà- le rispondo, attingendo alla dose di riserva di sicurezza in me stessa, mentre lei sospira impaziente - Lo sai che sono una persona curiosa!-
-Eccome se lo so. E, comunque, ora siamo arrivati, ne sei felice?-
Le chiedo mentre la aiuto a scendere dall'auto e, una volta che ci troviamo davanti all'ingresso del locale, le tolgo la benda, che le avevo messo precedentemente, dal viso.- The River Cafè? Lilith! Come ti vengono in mente certe cose?- Ride, dandomi un'affettuosa spinta al petto.
- Se devo dirti, non lo so neanche io- mento, mentre ringrazio con il pensiero Albert per avermi dato l'indirizzo.- Almeno avresti potuto avvertirmi e io mi sarei vestita in modo un po' più elegante!-
- Oh, Ryujin. Tu sei sempre bellissima - mi lascio sfuggire.Il complimento inatteso la fa arrossire e per qualche istante sembra non riuscire a trovare le parole: evidentemente non sa che quello che le ha appena sentito è la frase che mi tengo dentro dal nostro primo incontro.
Infine si limita a mormorare un timido - Grazie.- Appena mettiamo piede nel ristorante la sua espressione si fa una maschera di sorpresa - Ma... hai prenotato tutto il ristorante solo per noi?-
Ridendo e,quasi sperando che non mi senta, sussurro - Presumo che avremo tante cose da dirci oggi... -L'atmosfera è stupenda. Nella sala c'è un solo tavolo, il nostro, illuminato da una candela. La nostra cena deliziosa è accompagnata da note sommesse di blues, provenienti da un pianoforte a mezza coda in un angolo.
Finito il pasto rimprovero me stessa per aver mangiato così tanto. Infatti sembra che, nel mio stomaco, l'arrosto si sia messo a ballare una danza scatenata con la torta a causa dell'ansia.Ignoro questi inconvenienti "digestivi" e faccio cenno al pianista di alzare un po' il volume, quindi allungo la mano verso Ryujin per invitarla ad alzarsi.
Il cuore mi batte all'impazzata.
Appoggio le dita sui suoi fianchi e iniziamo a muovere qualche passo di lento, un ballo che non richiede quella coordinazione che decisamente mi manca.
Man mano, Ryujin si abbandona sempre di più al mio abbraccio, rapita dalla musica a tal punto che versa addirittura qualche lacrima.I nostri sguardi si incrociano e, con la maggior naturalezza possibile, mi inginocchio davanti a lei, tenendo una sua mano tra le mie. Il momento è arrivato.
Dopo aver preso un respiro profondo, cerco di ripetere il discordo che mi sono preparata anni fa.- Mia dolce Ryujin, sin dal primo momento in cui ti ho vista il mio cuore ha iniziato a battere solo e soltanto per te. E questo è accaduto talmente tanto tempo fa che non so neanche come riuscirei a vivere senza il tuo pensiero che mi culla in ogni istante. Sei la luce dei miei occhi, l'ossigeno per i miei polmoni, l'unica fonte di gioia anche nei momenti peggiori, lo sei sempre stata...-
Non riesco a terminare la mia "orazione", perché lei, ormai completamente commossa, esclama - Oh Lilith, ti amo anch'io!-Accidenti, non mi aspettavo una reazione del genere!
- Mi ami?!?-
Ride tra le lacrime - Ma certo che ti amo!-Nella tempesta di emozioni che mi assale in questo momento, riesco lo stesso a controllare il tremore della mia mano ed estrarre dalla tasca lo scrigno con l'anello che, con un aiuto di Mohamed, ho comprato per lei.
Il diamante si riflette nei suoi occhi, i quali già brillavano di luce propria, con uneffetto che mi abbaglia a tal punto che rischio di dimenticarmi ciò che voglio dire. Con un ultimo e straordinario impeto di volontà, costringo le mie labbra e le mie corde vocali a formare la frase - Ryujin Lee, vuoi diventare mia moglie?-
Immediatamente, senza la minima esitazione, lei risponde
- Certo che lo voglio, Lilith. Sei un donna meravigliosa e voglio passare il resto della mia vita accanto a te, tesoro.-
Abbasso lo sguardo sulla sua mano, ricoperta di cicatrici di vecchie rune, e le metto il gioiello al dito.Se c'è un vantaggio che mi ha portato la licantropia è la capacità di muovermi agilmente anche con il passare del tempo, quindi mi rimetto in piedi con una facilità che i miei coetanei mondani invidierebbero.
Le mie labbra incontrano quelle di Jocelyn, in un bacio che abbiamo aspettato anni, ma che in questo momento esprime tutto l'amore che proviamo l'uno per l'altra e la felicità che ci pervade nell'averlo dichiarato.************
Dategli un nome pt2Guardai i presenti in questo fantastico giorno. Ci sono tutti, i miei amici, la mia famiglia, il mio branco, e c'è anche la persona che ho sempre visto come mio sangue, Mohamed, accompagnare la donna che amo, la mia futura moglie.
Ryujin è bellissima (quando non lo è) e essendo una druida ha deciso di vestirsi d'oro con un abito tradizionale e bellissimo.
È sensazionale.Tremando le porsi la mano per aiutarla a salire gli ultimi scalini. Il prete era nientemeno che Albert, il mio amico druido, che aveva insistito per essere la persona che ci renderà coniugi. È tutto perfetto e un secondo prima di iniziare mi giro verso l'altro ragazzo che considero mio figlio, Ikor, che alza i pollici di entrambi le mani sorridendomi per incoraggiarmi.
Scambio la mia promessa di grande amore, felice, e dopo la guardo nei suoi luminosi occhi scuri asciugandole una lacrima di gioia che le era sfuggita poco prima di baciarla con dolcezza.
Mi avvicino a lei e con dolcezza dico:
"Io ti amo. Ti amo perché tutti gli amori del mondo sono come fiumi differenti che scorrono verso il medesimo mare: lì s’incontrano e si trasformano in un amore unico, che diviene pioggia e benedice la terra."
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Finally Together
Short StoryOriginal lgbtq+ One-shot written in both English and Italian Little cute one-shot about the marriage of two girls, the werewolf Lilth and the druid Ryujin, and the flashback of when it was asked. Piccola cute one-shot sul matrimonio di due ragazze...