Tutta Una Bugia /Draco Malfoy

capitolo uno -hayley

"Lola dove cavolo sei finita? È tardissimo muoviti"

Come al solito mia sorella era più lenta di una lumaca nonostante il nostro ritardo.
Quella mattina  non voleva neanche alzarsi dal letto quindi, fui  costretta a svuotarle un secchio colmo d'acqua addosso per svegliarla.

Beh ammetto che era stato divertente.

Io ero già pronta da circa mezz'ora e per l'ansia, continuavo a fare il giro di tutta la casa mentre mia zia continuava ad elencarmi la lista delle cose da mettere in valigia per assicurarsi che io avessi preso tutto.
Era da circa un mese che pensavo e mi preparavo a questo giorno, cosa potevo aver dimenticato?

"Tesoro, hai preso la racchetta per le zanzare?" La voce di mia zia mi riportò  alla realtà

"Ma  cosa potrei farmene io? Sto andando ad Hogwarts, una delle scuole di magia migliori in assoluto!
E pensare che fino a qualche giorno fa non sapevo nemmeno che la magia esistesse, oh Dio si lo credevo ma no ne ero sicura! E soprattutto non avrei mai pensato che io fossi una di loro, oddio io sono una di loro-
Farò incantesimi? Volerò? Sarò capace?"  Okay forse mi feci  prendere un po' dall' ansia e iniziai a farneticare come mio solito.

"Hayley come cazzo fai a parlare così tanto  alle 7:55 di mattina? Ho bisogno di un paio di tappi per le orecchie."
Ecco che mia sorella Lola fece il suo ingresso in cucina afferrando un toast

"Non ti conviene mangiare prima di andare in treno, dicono che la strada sia molta" le dissi scoccandole un occhiataccia

"Suvvia ma che sarà mai?" Concluse allontanandosi dalla cucina, probabilmente per prendere la valigia

Le ultime parole famose.

Il tragitto in macchina per arrivare alla stazione lo passai a riflettere con le cuffiette con lo sguardo rivolto al  finestrino.
Starò bene? Questa era la domanda che mi tormentava di più.
Nelle mie vecchie scuole passavo sempre per quella strana, quella che a ricreazione leggeva un libro invece di fumare o fare ciò che solitamente facevano i miei coetanei.
Non è che fossi asociale, il mio problema era che mi piacevano le cose vere. Preferivo perdermi in discorsi profondi,  parlare con qualcuno delle mie paure, dei miei sogni e dei miei dubbi.
Sdraiarmi sotto le stelle ad osservarle e a pensare a quanto fossero incredibilmente belle, sempre lì a brillare nonostante fossero costrette a sparire con l'arrivo del sole, loro tornavano, sempre.
Mi piaceva guardare le onde del mare e Respirare a pieni polmoni  addentrandomi in un bosco.
piuttosto che fare una lista delle persone che mi farei.

Beh se l'avessi fatta al primo posto ci sarebbe stato Harry Styles,
Senza ombra di dubbio ma non è questo il punto.

La mano di mia sorella afferrò la mia e la strinse saldamente, ciò fece affiorare un sorriso sincero nelle mie labbra.
Sapevo di poter sempre contare su lei nonostante tutto e tutti, eravamo sempre state io e lei e nessuno avrebbe potuto cambiare ciò.

O almeno lo credevamo

Sin da quando eravamo piccole avevamo sempre vissuto con mia zia, i nostri genitori morirono poco dopo la nostra nascita quindi ciò non ci lasciò nessun loro ricordo .
Zia Rosa era sempre stata gentile e disponibile con noi ma non sarebbe mai stato come avere i nostri genitori affianco.
Mia sorella Lola aveva sempre negato il suo dolore riguardo ciò ma infondo sapevo che ci stava male e che questa perdita, questa mancanza l'avevano cambiata profondamente.
Portandola ad alzare una corazza che non le permetteva di conoscere o legare con nessuno, detto da lei meno persone conosci, meno potrebbero andarsene.

"Hai paura?" La voce di mia sorella mi riportò alla realtà.

Avrei potuto mentirle, dirle che ero tranquilla e che tutto questo non suscitava in me questo stato d'ansia che mi opprimeva ormai da giorni,
Ma che sarebbe cambiato? decisi invece di parlarne. pensando che mi avrebbe fatta stare meglio