Capitolo 1

136 0 0
                                    

-arrivati alla stazione Gare du Nord di Parigi- annuncia il capotreno.
Scesi dal treno in tutta fretta con i miei bagagli, mi girai in torno.
- ahhh! Parigi mi sei mancata!- esclamai
Una donna si avvicinò a me con un bambino tra le braccia.
-Sapresti dirmi l'indirizzo di questo Hotel?- chiese con gentilezza
Guardai il bambino scrupolosamente, sarà nato da poco pensai, poi guardai la donna e risposi:
- mi dispiace non so dove si trovi, provi a chiedere al controllore-.
-la ringrazio!- rispose.
La guardai andare via, aveva un portamento a dir poco regale.
Mi diressi fuori dalla stazione. Il cielo limpido, senza nuvole, mi davano una sensazione di "bentornato".
Mi persi a guardare i bambini che giocavano a pallone e le bambine che si rincorrevano, un attimo tornai anch'io bambina, guardandoli sorrisi e mi tornò in mente la mia infanzia.
-signorina, deve prendere il taxi?- chiese un uomo.
-si sì- risposi
-venga, mi dia l'indirizzo-
Gli porsi il bigliettino dove scrissi l'indirizzo dell'università .
Mi aprí la portiera dell'autovettura.
Il traffico di Parigi era l'unica cosa che mi sfuggi dai ricordi. Tutto sommato era bello rivedere i giardini delle villette più adornate di fiori, molti più colori passavano ai miei occhi; rose bianche e rosse, tulipani, margherite, girasoli, viole...
Il tassista parcheggio davanti all'università e mi diede una mano con i bagagli.
-buona fortuna signorina- disse sorridendo
-la ringrazio- risposi
Andò via, presi i bagagli ed entrai.
Mi diressi alla reception e una donna mi guardò come se stesse aspettando solo me.
-Salve sono Madeline Taylor, avevo preso un appuntamento per l'iscrizione all'università-
La donna guardò il mio vestito. Non so cosa avesse di strano.
- si venga con me- disse
Aprí un portone enorme e mi condusse in una saletta dove attendavano altri ragazzi.
-signorina Taylor, tocca a lei- disse la segretaria, uscendo fuori dalla stanza.
Mi alzai e mi diressi all'interno della stanza.
Un uomo giovane possibilmente con soli tre anni di differenza dai miei, era seduto in una poltrona in belle nera. Lo guardai negli occhi suoi grigi, stemmo a guardarci per 30 secondi come se ci conoscessimo da sempre.
-prego si accomodi- disse con voce amorevole
Le sue labbra carnose presero il mio sguardo.
Mi sedetti.
- sono Marcus Cole, lo studente universitario con più medaglie in Francia-
I miei occhi si spalancarono alla frase pronunciata.
- Io sono Madeline Taylor- dissi.
Marcus guardò i miei occhi azzurri.
- avete degli occhi bellissimi ve lo hanno mai detto?- domandò
- La ringrazio- arrossì.
Smorzai il discorso andando subito alla motivazione per la quale ero lì.
- devo fare l'iscrizione in questa università- dissi decisa.
- certo, quali corsi vuole seguire?- domandò, guardandomi ancora negli occhi.
- economia, fisica e filosofia- sorrisi ..
- va bene, la sua stanza è la numero 105, dividerà la stanza con Carolin Scott anche lei si trova ad affrontare il primo anno- disse consegnandomi le chiavi.
-la ringrazio-
Sorridendo mi alzai e uscii da quella stanza.
Tornai alla reception e domandai alla stessa donna di prima dove si trovassero i dormitori.
-prego venga con me- disse di nuovo guardandomi il vestito.
Entrai in un corridoio lunghissimo e mi diressi alla mia stanza.
Entrai e sdraiato nel divano c'era un ragazzo
- Carolin? Non ho sbagliato stanza vero?- chiesi
- no assolutamente, io vado- si alzò
-piacere mio sono James - disse sorridendo, uscì dalla stanza.
Sembrò il tipico bad boy che con uno sguardo attraeva le ragazze a se
-patetico- dissi a bassa voce.

Non ti scordar mai di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora