capitolo 1

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pov harry

Mentre finisco di agganciarmi l'ultimo bottone della mia camicia di seta bianca mi ritrovo a fissare il mio riflesso nello specchio:i miei ricci castani mi ricadono pesantemente sulla fronte arrivando quasi all'altezza dei miei occhi ;dopo la notte insonne passata a leggere il mio libro preferito per quella che sarà la sedicesima volta,mi accorgo del contrasto di toni sul mio viso tra il verde delle pupille e il viola melanzana delle occhiaie.Dopo aver deciso di ignorare la scarsa luminosità della mia faccia mi dirigo verso la scarpiera che,a detta del nostro arredatore personale,è fatta con il mogano importato direttamente dalla foresta pluviale;alla fine opto per i miei mocassini in pelle di serpente che ho ricevuto per la mia ottima condotta scolastica:il mio animo studioso a volte ripaga.Ultimo la mia preparazione con un papillon nero che riprende il mio completo,controllo di avere il telefono in tasca e sbatto la porta distrattamente fiondandomi al piano di sotto dopo essermi accorto dell'ora:se entro tre minuti non saremo ancora partiti mio padre avrà un esaurimento nervoso.

Dopo aver ascoltato per tutto il tragitto il monologo di mio padre su quanto questa serata sia importante per lui e su quante porte lavorative gli potrebbe aprire,siamo finalmente arrivati di fronte al più noto monumento newyorkese:l'empire state building è imponente in tutti i suoi 102 piani stasera più che mai,facendomi comprendere meglio il nervosismo di mio padre e l'importanza di questa serata a cui sto per partecipare.

Non faccio in tempo a riscuotermi dai miei pensieri che un anziano signore con una divisa verde in velluto si affretta ad aprirci la portiera,e mentre ci scorta verso l'ascensore la morsa allo stomaco cresce:due metri quadrati per tre persone non sono il massimo data la mia claustrofobia.Fortunatamente è tutto più veloce di quanto mi aspettassi:un battito di ciglia e si aprono le porte,mi ritrovo davanti tutta l'elite della società newyorkese tra notai,avvocati,imprenditori e azionisti.Riesco a sentire l'eco dei loro discorsi pretenziosi e ho solo un pensiero in mente:devo trovare Niall.

pov niall:

Sono arrivato da venti minuti e non ho ancora incontrato harry, ma in compenso ho già fatto due giri al buffet dell'aperitivo e mi ritrovo in una mano sette tartine al caviale e nell'altra due calici di champagne:uno per me e l'altro per il riccio che non riesco a trovare.

Mi sembra di riconoscere una chioma castana e ribelle da lontano ma mi rendo conto che non riuscirei mai ad arrivar in fondo alla sala con tutta questa roba in mano,credo sia meglio che prima mi fermi ad un tavolo a mangiare le tartine e liberarmi una mano.

Assorto nei miei pensieri non mi accorgo dello scintillio verde che mi sta piombando addosso...

"Brutto stronzo,guarda che cosa hai combinato al mio vestito nuovo"

"Ma veramen..."

Finalmente solleva lo sguardo dal vestito e dopo averla guardata negli occhi non ricordo più cosa stavo dicendo,la sua bocca si apre in uno splendido sorriso ed io ricambio ma nessuno dei due sta spiccicando parola:sono troppo occupato a perdermi nello smeraldo del suo sguardo...

"MA CHE CAZZO HAI FATTO!!!"

Mi riscuoto dal mio stato di trance sentendo una voce isterica che si sta avvicinando a noi,nel frattempo noto che finalmente harry ci sta raggiungendo.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 16, 2015 ⏰

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