Il supplente - 1

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'PLAYLIST'  Sondia - First Love

Mancava una settimana alla primavera, ma a Seoul faceva ancora dannatamente freddo. Il cielo grigio era ormai lo standard, come lo era anche la sua tisana bollente alla menta. Jimin che un anno prima era il nemico giurato di queste bevande, adesso, non riusciva più ad affrontare la giornata se prima non si abbandonava al tepore di quel liquido che ogni giorno - da un anno a questa parte - lo riscaldava e rilassava.

Erano le undici e dieci del mattino, le lezioni online erano cominciate da un bel pezzo e la sua mente, altrove e deconcentrata, non gli permetteva di seguire la spiegazione del professore di storia. Amava quella materia, ma l'insegnante secondo lui non aveva il giusto approccio e metodo d'insegnamento verso i suoi alunni; l'unico pregio da affibbiare al signor Yoo era la sua estrema gentilezza, ma purtroppo i suoi compagni di classe ne approfittavano spesso e volentieri. Un po' era dispiaciuto nei suoi confronti, era pur sempre una persona più grande e come tale dovrebbe essere rispettata. Tirò un sospiro contrariato al pensiero appena fatto, non sarebbero cambiati mai.

Si era concentrato sulla casella di zoom che proiettava la sua immagine nella chiamata, ormai da un po' di tempo, e con sguardo critico gli venne poi spontaneo scuotere la testa rassegnato. La ricrescita della sua tinta rosa confetto, bionda dopo mesi di cure mancate poiché non era possibile raggiungere il parrucchiere, era ormai ben visibile e i suoi capelli un po' lunghetti e ribelli erano raccolti in un codino; continuavano a finire davanti i suoi occhi e ad un certo punto indispettito li ha appuntati con tanto di linguaccia davanti lo specchio.

Raggomitolato nella sua coperta blu, con la Luna e i segni dello zodiaco stampati su di essa, non riusciva proprio a seguire tutte quelle informazioni sulla rivoluzione industriale, era più forte di lui distrarsi con ogni piccolezza, si mise perfino a scrivere una storia sui documenti di google preso d'ispirazione all'improvviso. La letteratura il suo più grande amore. Leggeva un'infinità di libri e scriveva altrettanto una quantità non quantificabile di testi al giorno, sperando di poter diventare uno scrittore di romanzi rosa ma non quei cliché che finivano per diventare un film e avere una trama anche peggiore del libro stesso. Amava riempire di significato ogni cosa nei suoi testi, tanto che molti dei suoi manoscritti erano dei veri capolavori sconosciuti al mondo intero; si sentiva ancora piccolo e inesperto per tentare di intraprendere la carriera di scrittore emergente, inoltre, doveva frequentare ancora il liceo e quello era il suo ultimo anno, sarebbe stato ogni giorno più impegnativo. Non era pronto, però allo stesso tempo era solamente lui stesso a frenarsi, sapeva che avrebbe avuto anche l'appoggio dei suoi genitori, suoi grandi fan. Si può dire che il loro sogno era diventato avere un suo libro fresco di stampa fra le mani, autografato per la precisione, dovevano assolutamente vantarsi di ciò con i vicini, del bellissimo talento del figlio.

Apprezzava davvero tutto il supporto che riceveva ma aveva paura di ottenere delusioni alla sua tenera età, in un certo senso voleva prima fortificarsi. Seguiva con attenzione tutte le lezioni di letteratura, il suo quaderno straripava di appunti e se qualcuno aveva dei dubbi su quanto fatto, venivano a chiedere proprio a lui che di buon grado rispiegava gentilmente cosa non era stato compreso. Aveva anche un bel rapporto con il professore che avendo notato il talento in Jimin, grazie ai temi scolastici, era diventato il suo pupillo a cui dava consigli per migliorare sempre più.

Qualcosa però lo sorprese spiacevolmente, proprio mentre stava digitando sul computer quelle nuove righe, ascoltando in sottofondo la lezione, apprese la notizia che il suo insegnante preferito era risultato positivo a quel virus che stava costringendo tutti a restare in casa. Quello fu un vero colpo basso, rispetto ai suoi compagni che stavano esultando, aveva già finito il programma ma era davvero preoccupato per quello che ormai era diventato il suo mentore. Decise di inviargli un'email genuinamente in pensiero riguardo le sue condizioni, ma probabilmente non avrebbe risposto in breve tempo.

C'era un'altra notizia in serbo per lui e non sapeva quanto sarebbe stata decisiva nella sua vita. Ed eccola proprio lì la sua buona nova, il supplente di lettere appena fresco di laurea dai capelli color mentolo. "Ragazzi piacere, sono Min Yoongi e vi seguirò finché il vostro professore non si sarà ripreso del tutto. Spero andremo d'accordo e che seguirete le lezioni con attenzione perché al suo ritorno, mi dispiace per voi, ha intenzione di farvi fare un test" la voce calda e bassa dell'uomo non fece capire più nulla al prodigo anonimo scrittore, tanto era rimasto incantato ancor prima che iniziasse a parlare, gli bastò guardarlo una volta soltanto per innamorarsene.

Non poté far altro che lasciare la conferenza su zoom per lo shock appena subito, rimanendo a fissare lo schermo riportato a quelle righe precedentemente scritte. "Cosa ho appena visto?" disse pensando ad alta voce il povero liceale, che si portò le mani al viso coprendolo e sentendosi scottare. D'altro canto il novello insegnante notò l'uscita di Park Jimin "il prodigio letterario ci ha abbandonati" si disse fra sé e sé, eppure voleva proprio conoscere il famoso talento di cui il professore Lee si era tanto vantato aver avuto l'occasione di poter formare.

Si arrese all'idea che avrebbe avuto occasione alla prossima lezione, fece poi spallucce e cominciò ad argomentare, sorprendendo tutti gli alunni con il suo modo di fare coinvolgente e ancora giovanile. Nel frattempo il disertore aveva riversato tutta la colpa sulla sua temperatura corporea, convincendosi di aver preso freddo ed avere la febbre, ma neanche l'idea di contrarre l'influenza era ottima di questi tempi; così per non cercare altre giustificazioni o risposte stupide alle sue stesse domande, si mise sotto il suo bel piumone bianco come la neve, nel letto ad una piazza e mezza e dormì beato per l'intero pomeriggio.


HANEUL'S SPACE

01:12 - 11032021 - 994 parole.

Hi readers! Questa è la prima volta che ho un contatto con voi, perciò mi presento! Mi chiamo Haneul (cielo, in coreano) e quello che avete appena letto è stato un getto di parole straripanti che avevano bisogno di essere messe insieme, spero abbiate gradito.^^ Fatemelo sapere nei commenti-- oh da quanto seguite i bangtan o li ultimate? Oppure qual è il vostro ult. group se non loro? Parliamo un po' nei commenti, sarebbe bello instaurare un bel rapporto con voi... Se siete un po' più curiosi su di me, ho lasciato un bel papiro nella biografia e confido ad essere stannata dalle mie amiche non appena capita loro questo profilo sotto tiro inconsapevolmente lol. Adesso vi augurerei una buonanotte<3, è un po' tardi e domani c'è anche scuola. Fighting to everyone!!

Online Lessons - YoonminDove le storie prendono vita. Scoprilo ora