Bully

Cpt. 1 Joe, Oliver ed Ethan

Ero sudato, ci mancava poco che la testa mi scoppiasse.

In quel momento mi circolavano in mente due sole parole:

'Sta ZITTO!'

Dopo l' aspettativo e duraturo "discorso" del professore di chimica, il preside mi comunicò che ero stato espulso.

Bhe, ormai ci avevo fatto l' abitudine; 5 volte in 3 anni!!

Avevano già chiamato i miei genitori, ma non era questo non mi preoccuppava.

Ma il pensiero delle prossime cene che salterò e di esser chiuso in casa per punizione.

Ero appena tornato a casa e dopo un secondo roud con mio padre ed un primo per pranzo, mi misi sul letto aspettando una telefonata di Oliver.

Oliver era uno dei miei vecchi amici, una volta lui mi fece vedere una grande cicratrice sul suo braccio,

diceva che se l' era procurata quando un ragazzo gli aveva infilato un pugnale e l' aveva spinto contro la vetrata di un negozio distruggendola per poi lasciarlo sul sul posto;

Lo considero un vero duro.

Finalmente la telefonata arriva

-Cosa hai combinato?!- Partì subito Oliver

-Secondo te?

-Non dovevi farlo

-Se lo meritava, che dovevo fare?! Farmi pestare...

-Come l' hanno presa i tuoi?

-Non tanto bene, ma se la caveranno

-Poi mi spiegherai tutto

Si interruppe

-Riguardo a stasera cosa intendi fare?-Continuò Oliver

-Non lo so disse- Sbuffò Joe

-Sono rinchiuso in casa, non riesco a non pensare a quanto sia difficile per me non farsi espellere dalla prossima scuola

Silenzio

-incomincio a pensare che Alcatraz sia più divertente di questa casa!- Concluse

-Bhe, vedi di trovare qualche via d' uscita, non puoi restare lì ad invecchiare!!

-Ci puoi contare, ci vediamo al solito posto e porta anche Ethan, ho qualcosa in mente...

-Ok, Ci vediamo- Disse ridendo.

Oliver sapeva che quando Joe aveva qualcosa in mente non era mai niente di buono, ma sicuramente era divertente.

Ethan, invece era un vecchio amico d' infanzia, anche lui come me vendicativo e fuorilegge.

Attaccato il cellulare, Aprii la finestra e facendo il minimo rumore scesi giù;

Il punto di ritrovo era il negozio di Phil, Phil era un caro amico, sedicenne anche lui, che gestiva un negozio col padre,

Lui ci forniva di tutto, dalle fialette puzzolenti alle mazze da baseball, e quest' ultimo si usavano in tutt' altro modo...

Arrivati lì e riuniti tutti spiegai il mio piano:

-Allora, che facciamo stasera?- chiese

-Avevo pensato ad una rivincita- incominciai

-Però a qualcosa di leggero, ci servono delle uova

-Uova in arrivo!!- si precipitò Phil con un pacco d' uova in mano

-Ok ora ci serve un secchio

-Cos'hai intenzione di fare?! Chiese Ethan andando a prendere un secchio

-Vedrai, fidati...