L'arrivo

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<Papà ho capito!> rispondo mentre mio padre continua a ripetermi per la centesima volta che cosa dire all'ufficio accoglienza della scuola, <non credo ci sia bisogno che tu entri con me> continuo a rassicurarlo ma nulla da fare <non entrerai con me, voglio fare da sola...ho deciso di staccarmi da tutto quello che riguarda il tuo mondo e intendo farlo bene> dico appoggiando una mano sulla sua che si trovava sul tavolino tra i due sedili <d'accordo tesoro, capisco che per te sia dura ma hai scelto di allontanarti dopo l'incidente dell'ultima missione> mi rassicura lui stringendomi le mani, è la prima volta che fa così di solito ama avere il controllo della situazione.

<Vuoi qualcosa da mangiare?> mi chiede nel mentre che chiama un'hostess, <solo un po' d'acqua, grazie> gli dico allungandomi sullo schienale, cerco di chiudere gli occhi un po' quando arriverò a Beacon Hills nulla sarà più come prima.

<T-tesoro, svegliati> tentenna mio padre prima di scuotermi violentemente come è suo solito fare sin da quando ero bambina, <eh?> mi sforzo di chiedere mentre mi stiracchio e stropiccio gli occhi, <siamo arrivati> mi dice indicandomi fuori una base dello Shield;

<Zio Coulson !> urlo andandolo ad abbracciare, <ciao tesoro, pronta per la tua nuova vita?> mi chiede lui con il suo solito modo, <certo, ma perché siamo qui?> chiedo guardandomi intorno... Beacon Hills non mi sembra proprio quella che mi ricordavo di aver visto in foto, <beh perché qui siamo un po' fuori Beacon Hills, lo Shield ha basi in tutto il mondo e questa è una delle tante, in caso di bisogno potrai recarti qui per chiedere tutto l'aiuto di cui hai bisogno> mi spiega mostrandomi la base Shield (che mi sembra un po' piccolina) facendo con gesto con le mani come se fosse una valletta; <ora vieni dentro, al piano di sotto abbiamo tutta la roba da darti> mi dice porgendomi un braccio.

<ok queste sono le chiavi della tua auto, sono impostati tutti i numeri di emergenza e le indicazioni per venire qua, da agente dello Shield hai tutte le opzioni disponibili, compreso Jarvis che si attiverà con il comando solito "Ehi Jarvis"> mi spiega allungandomi le chiavi della macchina <qui ci sono alcuni vestiti e accessori che potrebbero esserti utili in caso di pericolo> dice lasciandomi una borsa con all'interno diversi attrezzi sia Shield sia marcati Stark Industries, <e infine...> dice porgendomi una scatola <qui c'è il tuo nuovo telefono modificato dalla Shield, anche qui hai tutti i numeri di emergenza salvati in caso ma li puoi trovare su quasi tutti i dispositivi che ti abbiamo dato> conclude dandomi un telefono di ultima generazione ancora non uscito sul mercato.

<e questo> dice mio padre facendomi girare <è un piccolo regalino da parte mia e di tua madre> mi porge una piccola custodia firmata Tony Stark con all'interno un paio simile ai suoi occhiali, <dai su provali> mi dice incitandomi con le mani, li provo e subito Jarvis si accende fornendomi tutte le istruzioni sul suo utilizzo e su quello degli occhiali.

Usciamo dalla base e mio padre e Coulson salgono su un camion che caricherà la mia macchina e che mi porterà alla mia nuova casa, <nella casa starai insieme all'agente Hill che passerà però molto tempo qui alla base sarà di ritorno a casa alla sera e qualche altra volta, ma lì ci penserà lei a regolarsi e a fartelo presente> mi spiega Coulson mentre il camion si ferma; ci fermiamo davanti ad una grande casa bianca abbastanza moderna in una viottola di Beacon Hills, sporgo la testa abbastanza per vedere un ragazzo moro uscire di casa, fermarsi a vedere cosa stia succedendo di fianco a casa sua e salire poi su una Jeep Blu; l'agente Hill che a me piace chiamare zia EM si trova sul uscio della porta ad aspettarci, mentre mio padre e Coulson portano giù dal camion tutte le mie cose, zia EM mi porta a fare un giro della casa.

<Questa sarà la tua camera> dice aprendo una camera che è un mix tra la chiccosità di mio padre e il suo amore per gli Avengers tanto che su una parete vedo subito una riproduzione dello scudo di zio Steve, il letto è abbastanza grande e con diversi cuscini sopra e anche un piccolo pupazzo che mi aveva regalato Peter prima di partire con tanto di ricamo fatto da sua zia perché lui "non era in grado", vedo poi una scrivania con un computer fisso di ultima generazione e tante altre mille cose elettroniche e non che rendono la camera fighissima, la cosa più basilare che vedo è un'enorme pannello in sughero ancora vuoto, l'armadio non c'è... c'è solo un'enorme cabina armadio che fuoriesce dal muro nel momento del bisogno; appoggio lo zaino sul letto e scendo al pian terreno per mettermi sul divano.

Stark in the darkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora