Introduzione

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Essere adolescenti non è facile, non lo è mai stato. Si ci dispera perché la mamma non ci da il permesso di uscire la sera e quindi siamo costretti a scappare di casa, odiamo dover stare a casa a studiare quando quei fannulloni dei nostri amici stanno in giro a divertirsi ma d'altra parte non è colpa nostra se abbiamo grandi prospettive per il futuro.  Vogliamo viaggiare , fisicamente  e di fantasia perché anche solo guardare fuori dalla finestra ci fa andare lontano, un pò come la siepe di Leopardi che nonostante gli impedisse la vista con gli occhi, non impediva la vista della mente. 

Siamo costantemente condizionati dal mondo che ci circonda, abbiamo paura di rimanere bloccati nella piccola realtà in cui siamo cresciuti perché il mondo dopo la fine del liceo sembra così angusto e difficile. Temiamo il peggio, temiamo il fallimento, temiamo qualsiasi cosa semplicemente perché non l'abbiamo mai affrontata. Un pò come la maturità: si ci aspetta il peggio, l'incubo di ogni adolescente.

Sappiamo trovare il bello nelle piccole cose, nei pomeriggi trascorsi su di un prato con gli amici, nelle nottate passate in bianco e sappiamo farci forza da soli quando nessuno intorno a noi è disposto a farlo. Ci bastiamo da soli e sappiamo tener duro.

In queste pagine che verranno, scriverò di drammi, avventure passate, pensieri, gioie e timori che caratterizzano il passaggio dall'età della spensieratezza al mondo dei grandi perché io sono una di quelle che sta per affacciarsi al mondo e alle sue bellezze. Ho paura, ma la paura è solo un sentimento connaturato a qualcosa di astratto che la mia mente tende a creare. La verità è che non c'è nulla di cui avere paura. 

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