Adolescenza

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“Siamo la generazione della sigaretta elettronica alla nocciola e degli i-phone a cui cambiare la cover ogni giorno. Siamo la generazione delle reflex e delle foto tutte uguali con mille mila “mi piace” che tutti criticano. Siamo la generazione di tumblr, di twitter, cutforbieber, delle domande anonime su ask, delle conversazioni notturne su whatsapp e delle foto fatte con la fotocamera interna del cellulare che finiscono su facebook in tempo reale. Siamo la generazione dei “mi piace”, delle mode che nessuno segue e di quelle che seguono tutti credendo di essere alternativi. Siamo la generazione dei nuovi hipster, dei soliti idioti, degli sgommati, degli Acchiappa-sogni tatuati, di Saviano, Travaglio, Guzzanti. Siamo la generazione dei braccialetti della fortuna , dei diari della comix, delle storielle estive che finiscono e di quelle che durano tutta la vita. Siamo la generazione dei pazzi irrecuperabili ma nessun Kerouac scriverà storie su di noi. Siamo la generazione che ascolta rap e pseudorap, la generazione delle fandom e dei bimbiminchia, la generazione degli youtubers e delle pagine sul calcio che si fanno guerra su Facebook. Siamo la generazione delle menti distrutte da pazzia ma senza Ginsberg a raccontarla. Siamo la generazione dei fan di Lady Gaga che insultano quelli di Taylor Swift, la generazione delle attrici della disney ormai cresciute e spudorate che cantano facendo video e live mostrando il culo. Siamo la generazione di Skins, Pretty little liars, Gossip Girl e degli spotted per sputtanarsi. Siamo la generazione di Cinquanta sfumature di grigio e del libro della Parodi besteller, la generazione di twilight, true blood, teen wolf e la vita segreta di una teenager americana. Siamo la generazione di American horror story, della nails art, degli autolesionisti, dei graffiti, della patente ritirata per un mese per 0,6 grammi, delle bulimiche insultate a scuola, dei gay e dei fan di Bieber pestati per strada. Siamo la generazione X di Mondo Marcio, quelli del “cosa racconteremo di questi cazzo di anni zero”di Brondi. Siamo la generazione dell’amore ai tempi dell’ikea e dei licenziamenti dei metalmeccanici. Siamo la generazione di skype, Viber, chaton„ wechat e altre migliaia di applicazioni per la comunicazione che probabilmente quella vera la stanno distruggendo. Siamo la generazione di instagram, di weheartit, di Flickr, degli hashtag, delle tinte rosa, blu, verdi, dei lobi sfondati, dei pearcing e dei tattoo. Siamo la generazione di Balotelli al Milan, di Alessandro Del Piero dalla Juve al Sydney, di calciopoli, calcioscommesse, dei fan di Messi contro i fan di Cristiano Ronaldo, di Cavani al Psg e milioni e milioni e il fair play. Siamo la generazione che esulta quando trova la wi-fi libera, di youtube, vevo e i video porno. Siamo la generazione delle tredicenni precoci e dei genitori ignari. Siamo la generazione del mySky e on demand, di mediaset premium, tv in 3D, di primafila, dei contratti a tempo determinato, delle tasse universitarie che aumentano, di chi lascia la scuola, delle serate in disco, dei falò in spiaggia, degli scherzi telefonici e dei messaggi sinceri inviati alle due di notte da ubriachi. Siamo la generazione di chi crede ancora che ci sia giustizia e chi invece “ACAB”, la generazione delle risse il sabato sera, degli incidenti stradali, di noi wind unlimited e le bizzarre acconciature. Siamo la generazione degli zaini della eastpack, degli occhiali della Ray Ban, delle converse, delle vans, delle air max, delle Jordan, delle hogan, dei pusher nei vicoli e i cappellini da rapper. Siamo la generazione di Pou, di Candy Crush saga, di Ruzzle, di farmville e le richieste ignorate, di avast antivirus e in-segreto. Siamo la generazione di Google Chrome e mozilla firefox, delle notifiche agli accessi, dei letti morbidi ma non confortanti come le braccia tra cui vorremmo stare. Siamo la generazione di America’s next top model, del figlio William e Kate in prima pagina, del cibo spazzatura e delle pizze a domicilio che salvano le serate. Siamo la generazione delle citazioni di Bukowski, la generazione delle frasi su questa generazione, delle ricerche su Wikipedia e le versioni di latino copiate da internet. Siamo la generazione dei programmi su real time, di Jersey shore, delle creste alla El Shaarawy, delle ragazze che amano il calcio e di quelle che lo seguono per moda. La generazione delle marlboro alla menta, della Nutella, di Belen Rodriguez, Fabrizio Corona e i rolex dei calciatori rubati. Siamo la generazione della marijuana per iniziare le serate e dell’hashish per concluderle. Siamo la generazione della vodka alla pesca, della birra al limone, del bacardi, della cocaina e gli idoli morti in rehab a 27 anni. Siamo la generazione di Iron man 3, delle file agli apple Store, dei giovani un po’ persi e di quelli persi del tutto. Siamo la generazione dei disoccupati ma con l’S4, dei cassaintegrati, delle vacanze ad Ibiza, di Selvaggia Lucarelli, Paolo Fratter, Il Cavaliere e l’Imu. Siamo la generazione dei giovani che in fondo l’hanno capito che c’è qualcosa di strano in questa generazione. La generazione più criticata, più sottovalutata, quella che si sta svegliando e l’ha capito che potrebbe cambiare il mondo e fottere tutti. Siamo la generazione che nonostante tutte le stragi, i dibattiti in tv, la violenza sulle donne, le mafie, la droga, l’omofobia, la crisi, la fuga dei cervelli, Berlusconi, le scie chimiche, la Libia, l’Egitto, le intercettazioni e tutto il resto, qualcosa da raccontare la lascerà senz’altro…solo che dobbiamo ancora scoprire cosa."

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