oltre i pregiudizi - Andromeda Black e Ted Tonks

capitolo 1- Andromeda

-Andy! Insomma ti vuoi svegliare, faremo tardi!- era la voce di Bellatrix. Andromeda controllò l' ora -Bella ma mancano ancora tre ore alla partenza del treno!- e si mise il cuscino sulla testa per evitare di ricevere un' altra strillata di sua sorella, che fortunatamente, non arrivò.  poche ore dopo Andromeda, Narcissa e Bellatrix Black avrebbero iniziato il loro settimo anno a scuola, e la prima di queste non era molto entusiasta: credeva che sua sorella maggiore, Bellatrix, stesse frequentando compagnie poco affidabili, dei loro compagni di casa (serpeverde) fissati con la purezza del sangue e che approvavano l' espulsione di tutti i nati-babbani/mezzosangue dalla scuola, e Andromeda aveva paura che sua sorella stesse influenzando anche Narcissa, che però per il momento (fortunatamente) non sembrava cedere a quegli stupiti ideali. Dopo un po' Andromeda decise di alzarsi dal letto, si affacciò alla finestra e vide tutti i ragazzi che si preparavano per andare al binario 9/3•4. Mise i piedi per terra, sul suo soffice tappeto che sin da quand' era piccola le dava una sensazione di conforto quando non aveva voglia di fare niente, poi si legò i capelli spettinati, infilò le ciabatte e scese a fare colazione, dove le sue sorelle erano già state servite di torta alle fragole e tè alla menta -Giorno- disse con gli occhi socchiusi e ancora mezza addormentata Narcissa -ce l' hai fatta a svegliarti alla fine- disse Bellatrix. Andromeda la ignorò. Era assorta nei suoi pensieri. Chissà che cosa aveva in serbo per lei il nuovo anno, magari, MAGARI, avrebbe incontrato il ragazzo, quel ragazzo, che le avrebbe fatto perdere la testa, sentire le farfalle nello stomaco fino a diventare rossa come una ciliegia, e magari non uno stupido fissato con la purezza del sangue. Finita la colazione tutte e tre indossarono la divisa, sistemarono le ultime cosa e aprirono il grande portone in legno che le conduceva dal lusso di quella grande e imponente casa in marmo bianco, alla vita di tutti i giorni. Arrivate al binario Bellatrix seguì il suo gruppo di amiche al solito vagone, mentre Narcissa e Andromeda si ritrovarono con un gruppo di tassorosso, quelli che gli amici di sua sorella avevano sempre preso in giro per via del loro sangue non puro. Tra loro la ragazza riconobbe Ted Tonks, un nato babbano che spesso si vedeva con i suoi amici in un locale a Diagon Alley, molto vicino a casa Black (grazie a Dio non avevano mai fatto troppo rumore e Bellatrix non era mai scesa a lanciare crucio a qualcuno). Ci furono degli sguardi molto lunghi, che pian piano diventarono sempre più imbarazzanti, per fortuna sua sorella la riportò al mondo reale poco prima che lei iniziasse ad arrossire -Andy guarda, siamo arrivate- le sussurrò Narcissa, incuriosita dalla faccia imbarazzata della sorella. Andromeda decise di sistemarsi i capelli fino ad allora rimasti sciolti in una treccia che venne poi fermata da un elastico verde smeraldo che risaltava il colore della divisa. Scese dal treno come al solito si ritrovarono in sala grande, dove i ragazzi di prima vennero smistati nelle rispettive case. Tra di loro Andromeda riconobbe alcuni figli di amici di famiglia, come Selina Shelison, Thomas Wodder e Sarah Britterson, che naturalmente, come il resto dei membri delle loro famiglie, finirono in serpeverde. Silente invece iniziò il suo solito, noiosissimo discorso. Non aveva mai nulla di interessante da dire, insomma, cosa c'è  di interessante nel sapere come il ministero sta riorganizzando e tenendo sotto controllo gli animaghi? In più agli studenti non sarebbe servito a nulla dato che non gli era permesso trasformarsi. Comunque, dopo pochi minuti il banchettò iniziò, e la ragazza si servì di patate al forno, pasticcio di tonno, cosce di pollo fritte e altre prelibatezze. Infine, dopo circa una o due ore arrivarono i dolci: budino alla ciliegia e panna cotta con la cannella. Dopodichè tutti quanti, sfiniti e sazi, si avviarono ai loro dormitori.