"Dai Megan, non fare la bambina, un altro tiro e basta!"
Quelle parole mi rimbombavano in testa da tempo ormai, ero pentita di ciò che avevo fatto, poteva nuocermi...
Ma io avevo una testa di coccio, quindi quando avevo in mente una cosa quella era, senza "se" e senza "ma".
Mi sentivo come se non avessi la testa.
Volevo solo dormire, ma mancavano ancora 2 km da casa, ed ormai le gambe non reggevano più.
D'un tratto sentì qualcuno toccarmi la spalla...era un ragazzo.
«Ehi! Che ci fai qui? Sola e...fatta, a quanto pare.» domandò.
Non risposi. Non ne avevo voglia.
«Beh, ma allora quanti anni hai?»
Questa volta risposi.
«15.» ansimai con un filo di voce.
Mi guardò e sorrise.
Bel sorriso il suo...ma perché sorrideva?
«Sai, mamma mi ha sempre detto di non parlare con gli sconosciuti.» affermai.
«Oh, ma io non sono uno sconosciuto.» scoppiò in una risata e d'un tratto svanì tutto.
Sentì mia mamma urlare dal piano di sotto, con un aria piuttosto tempestosa.
Era un sogno.
Un sogno.
Risi in solitudine pensando però a quanto fosse reale quel sogno.
Sentivo davvero la testa girarmi anche appena sveglia. Mi strofinai gli occhi e mi rassegnai, dovevo alzarmi ed andare al college. Troppe assenze, e non voglio esser bocciata, quindi, meglio muoversi.
Mi vesto velocemente e quasi non faccio colazione. Corro a prendere il bus e per fortuna riesco a salire in tempo. Arrivata al college mi avvio da Caroline e con lei ripeto la lezione di anatomia.
C'era un'ora di buco, mai stata più felice. Corsi verso il bagno.
Mi scontrai con un ragazzo, doveva essere nuovo. Cristo se era bello.
Aveva due occhi color ghiaccio che ti gelavano il cuore solo a guardarli.
Accennai un sorriso, ma lui mi fulminò subito con uno sguardo, mi squadrò dal capo ai piedi e se ne andò.
In quel momento mi sentii un essere piccolo, paragonabile ad una formica, o meno. Mi voltai e notai subito che mi fissava, ma distolse lo sguardo immediatamente.
C'era qualcosa che mi attirava in lui...ma non sapevo esattamente cosa...
Cercavo di capirlo, ma non riuscivo.
Eppure era riuscito a sminuirmi così tanto con un solo sguardo...
Meglio andare al Purple Lion dopo scuola, almeno lì potevo pensare e schiarirmi un po' le idee.
Ne avevo troppo bisogno.
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Dipendence.
Teen Fiction“L’amore è come l’eroina. Da solo fuori non ne esci. Pensi di avercela fatta, ti metti alla prova, “che può farmi un solo sguardo”, “che sarà mai un buco”. Ed eccoti qua a piangere di nuovo, eccoti qua nella dipendenza più totale.”