Eren è un ragazzo 19enne e vive in Giappone e lavora come modello. Un giorno, mentre sta facendo un set fotografico, riceve una chiamata. La chiamata veniva da un certo Friedrich Anwalt, che era l'avvocato dei suoi genitori. Eren rispose e chiese il motivo della chiamata, l'avvocato rimase un attimo in silenzio e poi iniziò a parlare
" Eren, devi tornare in Germania...i tuoi genitori hanno avuto un incidente, tua madre è ricoverata in ospedale mentre tuo padre..." Eren si allarmo e inizio a chiedere di suo padre, la sua mente navigava tra mille pensieri ma uno fisso gli piombò davanti e lui tentava invano di superarlo: non ci voleva credere. L'avvocato continuo
"mi dispiace...non c'è l'ha fatta" Eren si pietrifico e le lacrime iniziarono a scendere; dopo qualche secondo chiuse la chiamata, se ne andò dal set, tornando a casa. Quando tornò, la prima cosa che fece fu preparare le valigie e prenotare il volo per la Germania. Gli sembrava che tutto viaggiasse alla velocità della luce. Una settimana dopo si ritrovò su un areo e dopo qualche ora stava lì, davanti l'ospedale dove c'era sua madre. Entrò, chiese la stanza e si avviò; sua madre stava dormendo, almeno quello che credeva lui.
"mamma ormai sono più di 3 anni che non ci siamo visti...mi dispiace, probabilmente se io sarei rimasto oppure sarei tornato prima adesso tu non staresti in questo stato e papà e papà" dicendo queste ultime parole sul suo viso iniziarono a scorrere le lacrime
"mi scusi signore, lei è Eren Yeager il figlio di Carla Yeager?" Eren si asciugò le lacrime fece cennò di si con il capo
"Dottore quale è la situazione?" il dottore face un respiro e inizio
"la signora Yeager è in coma, ha avuto un forte impatto che ha colpito principalmente il cervello, è un miracolo che adesso è in coma"
Il mondo era crollato e gli era crollato addosso; non disse nulla, richiuse la sua tristezza e paure nel silenzio senza neanche un lacrima come se fosse una scultura Incisa sul marmo. Rimase lì, fermo in mobile per ore e poi decise di tornare a casa, ma no quel piccolo appartamentino che aveva in città ma la vecchia casa di famiglia. Quando si trovò a qualche decina di metri da casa vide una figura snella con dei capelli corvino di spalle non riuscendo a vedere il viso, ma sapeva con certezza che era un uomo. Quando si avvicino la figura non c'era più, se ne era andata, infatti sentii un rumore di una macchina che partiva. Era incuriosito da quella figura ma decise di non dargli tanto peso e entrò in casa. Entrando, davanti a suoi occhi gli passarono tutti i ricordi di quando era piccolo e giocava con i genitori; a quei ricordi apparve un leggero sorriso con una piccola fitta al cuore. Dopo un po' posò tutto quello che aveva nelle valigie e si buttò sul letto, in quel momento gli apparve in mente quella strana figura
"chi potrà mai essere?".
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Un bacio rubato
FanfictionQuesta storia è diversa dalle altre, è una storia che non inizia con un giornata serena e spensierata ma con una tragedia che nonostante il dolore unirà due persone che non avrebbero mai detto che si avrebbero potuto mai amarsi.