Vivevo in un mondo particolare. Non come il vostro pianeta blu, pieno di pregiudizi e delusione.
Pensateci: pensate alla vostra infanzia, quei giorni felici e spensierati alle elementari e quel faticoso primo giorno della prima media. Lì venivi giudicato in base ai vestiti che compravi, allo zaino che avevi e perfino alla gente che conoscevi. La tua personalitá era basata su oggetti e, per poter essere considerato una persona popolare, dovevi uscire con le persone "giuste", preferibilmente ragazzi più grandi. Se non eri così e non facevi determinate cose, non importava quanto tu volessi lasciare il segno, non importava quanto tu volessi che tutti ti conoscessero, non importava quanto tu volessi essere ricordato; saresti comunque passato come uno dei tanti.
Passano così tre lunghi anni dove, appena fatti gli esami finali, te ne andavi al liceo, mentre l'universo delle medie si chiudeva alle tue spalle senza che nessuno ti ricordasse. Eri uno come tanti altri, entrati ed usciti da quell'edificio dalle mura scrostate.
Poi arrivano le superiori, hai scelto la tua scuola e pensi di poter ricominciare lasciandoti tutto alle spalle, trovare l'amore della tua vita, avere un mucchio di amici e poter avere ciò che alle medie non ti era stato concesso. Ma, ahimè, arrivato alle superiori dopo solo qualche mese, la tua vita torna ad essere quella di sempre. Hai un po' di amici simpatici ma sai già che non ti inviteranno mai in discoteca, hai una buona condotta ma non puoi neanche vantarti di essere il primo della classe. Mentre tutti i tuoi altri compagni si fanno amici ed iniziano a formarsi i primi gruppi ed a fare le prime uscite, tu sei sempre da solo, aspettando di arrivare all'attesissimo diploma, per poi andare a fare un lavoro ben pagato ma che, anche in quel caso, non era proprio ciò che desideravi.
Ok, non dico che tutte le vite debbano essere così, fortunatamente c'è chi realizza i propri sogni, ma sarebbe veramente bello poter vivere in un mondo senza problemi o pregiudizi dove, in base al lavoro assegnato, ognuno é classificato in delle particolari schede dove, anche se non si é il più popolare o il più simpatico, si sa qual é il proprio destino, lo si sa fin dalla nascita, quindi si deve solo accettare e fare amicizia con persone del proprio rango : nel mio mondo non c'erano incertezze, il proprio lavoro era uno e sarebbe rimasto lo stesso per tutta la vita. Nel mio mondo non esisteva la disoccupazione, non esisteva che una persona cambiasse lavoro da un momento all'altro, non esisteva la povertà, perché ogni persona faceva una vita ripetitiva, portando a casa uno stipendio sufficiente a mantenere la propria famiglia. Questo era il mio mondo. Un mondo migliore. O, almeno, così credevo.
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CERTEZZE IGNOTE
FantasyUn mondo parallelo, dove la comunità é organizzata in ranghi: le persone di uno stesso rango, devono necessariamente fare lo stesso lavoro, il quale é deciso fin dalla nascita per tutti. La storia di due ragazzi, Dottoressa ed Astronauta, molto dive...