Era una giornata come tante e Joe stava lavorando nel suo ristorante.
A ora di pranzo la campanella su la porta tintinnò segnando l'arrivo di un nuovo cliente.
Alzò lo sguardo da quello che stava facendo e rimase sorpreso nel vedere Cherry.
Era passato un po' di tempo da quando l'aveva visto l'ultima volta per questo non riuscì a staccargli gli occhi da sopra fino a quando quest'ultimo non si spostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio portando lo sguardo su di lui accennando un lieve sorriso.
Senza indugiare andò a sedersi al bancone prendendo uno dei menù.
«Posso portarti qualcosa da bere mentre decidi cosa ordinare?» gli domandò Joe senza indugiare ulteriormente nell'osservarlo.
«Prendo il solito» rispose lui distogliendo lo sguardo dal menù per poi riportarlo velocemente su di esso.
Nel suo comportamento c'era qualcosa di strano che attirò l'attenzione di Joe, stranamente aveva la sensazione che volesse parlargli di qualcosa, ma che si stesse trattenendo dal farlo.
Senza pensarci troppo gli portò la solita bevanda aggiungendo un piccolo tocco speciale, ovvero, delle foglie di menta fresca.
Glielo posò davanti sorridendogli per poi tornare al suo lavoro.
Cherry si morse il labbro e prima che potesse allontanarsi lo prese per il polso.
Con un lento movimento, Joe, posò la mano su la sua liberandosi gentilmente dalla sua presa, ma prima di lasciarla andare lo guardò nuovamente portandosela con gentilezza alla bocca lasciandoci sopra un piccolo bacio dicendo: «Ci vediamo questa sera al parco qui vicino, Cherry»
Il tono con cui disse quella frase diede la scossa al ragazzo che avvertì il cuore fremergli in petto mentre un lieve alone rosato gli colorava il volto.
Alcuni minuti dopo Joe tornò con un piatto del tutto nuovo posandoglielo davanti dicendo: «Ho appena creato questo piatto. Sono curioso di sapere cosa ne pensi»
A quelle parole, Cherry, annuì non sapendo cosa rispondergli e con moltissima calma iniziò a mangiare.
Joe tornato al suo lavoro l'osservava ogni tanto senza riuscire a smettere di sorridere.
Al termine del pranzo, Cherry, posò le posate cercandolo con lo sguardo così gli si avvicinò prendendo il piatto sporco mettendolo via in modo da poterlo lavare con calma.
«Joe, era davvero molto buono. Sono certo che avrà molto successo» disse tranquillamente dando un giudizio a quella pietanza che per tutto il tempo gli aveva portato alla mente tanti ricordi sul loro passato, ma soprattutto su quei gesti di dolcezza e tenerezza che ogni tanto Joe gli regalava senza pretendere niente in cambio.
«Sai a dire il vero non voglio proprio metterlo in vendita» ammise lui tranquillamente osservandolo curioso di una sua reazione.
«Perchè?» gli domandò perplesso.
Il ragazzo si avvicinò al suo orecchio sussurrandogli: «Perchè voglio prepararlo solo per te, Cherry»
Un alone rosato gli colorò il volto per questo disse: «Vorrei pagare il conto. Ho del lavoro da fare»
«Oggi offro io non preoccuparti» rispose lui per poi aggiungere: «Dovresti venire più spesso a trovarmi»
Cherry si voltò avviandosi alla porta dicendo: «Verrò tutti i giorni...» lasciò l'edificio senza aspettare una risposta.
Al termine di quella giornata di lavoro Joe lasciò il locale e dopo esser tornato a casa recuperò tutto quello che gli serviva per la serata.
Arrivato alla grande S attese l'arrivo di Cherry che non tardò ad arrivare.
Senza indugiare l'avvicinò sorridendogli per poi prendergli la mano e posarci sopra un bacio: «Ben arrivato, Cherry. Ti andrebbe una gara tra di noi?»
«Cosa scommettiamo?» chiese lui curioso.
«Se vinco io mi concedi un appuntamento» propose Joe.
Cherry senza indugiare rispose: «Se vinco io dovrai fare una cosa che ti chiederò»
«Per me va bene» rispose lui per poi prepararsi per la loro sfida.
La gara una volta iniziata andò avanti per svariati minuti, ma alla fine terminò con un pareggio.
I due si guardarono e Cherry disse: «Ti devo un appuntamento»
«Come io devo fare qualcosa per te» rispose lui senza pensarci due volte.
Cherry ci pensò su un attimo, ma poi mandò al diavolo tutto quanto. Si avvicinò un po' di più a lui appoggiandosi contro il suo petto sussurrandogli all'orecchio: «Voglio che tu mi baci»
«Richiesta accettata» rispose lui senza pensarci due volte.
Con delicatezza gli abbassò la maschera che copriva il suo volto, gli donò una tenera carezza per poi posare le labbra su le sue prendendo lentamente confidenza con esse, ma anche con le sensazioni che si mossero nel suo cuore facendolo fremere tanto che seguendo l'istinto gli avvolse i fianchi con un braccio attirandolo un po' di più contro il suo corpo.
Cherry si lasciò giudare dalle sensazioni che si muovevano in lui così gli legò le braccia al collo immergendo le mani nei suoi capelli fregandosene altamente se tutti li stavano osservano.
Quando si separarono gli chiese sistemandosi la maschera sul volto cercando anche di mascherare l'imbarazzo che gli colorava il volto: «Dove mi porti per il nostro appuntamento?»
Joe sorrise legando lo sguardo al suo: «Ti porterò dovunque tu voglia andare»
«Vorrei andare alle terme» ammise lui giocando con una ciocca di capelli.
«Richiesta accettata» rispose Joe senza indugiare baciandolo nuovamente.
Poco dopo se ne andarono dal luogo dove si trovavano per andare a casa di Joe dove quella sera andarono a mettersi a letto per poter riposare un po' in modo da partire insieme per il weekeend.