Tempesta perfetta

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9 giugno 2019

Il rumore rimbombante di un tuono fece tremare i vetri delle finestre e Lily Evans si svegliò di soprassalto.

La prima cosa che vide, con gli occhi ancora un po' appannati dal sonno, fu la sveglia posata sul suo comodino, accanto alla sua foto preferita di lei e sua madre insieme. Era inconcepibilmente presto – nemmeno le otto della domenica mattina – anche se la luce che entrava dalla finestra cosparsa di goccioline di pioggia era abbastanza forte da costringerla a schermarsi gli occhi con una mano. Fuori, il cielo era plumbeo e cupo e una cortina di pioggia fitta si riversava sulla città sottostante. La facciata della palazzina dall'altra parte della strada, visibile solo per metà attraverso la finestra, era bagnata e triste.

Lily si passò una mano sugli occhi e si stupì di come fosse passata nell'arco di una frazione di secondo da profondamente addormentata a completamente vigile. Aveva la netta sensazione che non sarebbe riuscita a riaddormentarsi, anche se il rumore della pioggia in genere aveva sempre avuto il potere di cullarla, per cui decise di non provarci nemmeno, nonostante la notte precedente non fosse di certo andata a letto presto.

Pur sentendosi una stupida totale, non riuscì in alcun modo ad impedire alle sue labbra di curvarsi in un sorriso divertito, nel ripensare alle attività notturne a cui si era dedicata con incredibile devozione.

Si stiracchiò le membra indolenzite, assaporando la sensazione delle lenzuola morbide contro la pelle, e poi si girò sul fianco opposto e il suo cuore, sebbene fosse preparata a ciò che l'avrebbe aspettata, non poté far altro che sobbalzare alla vista di James, ancora profondamente addormentato dall'altra parte del letto matrimoniale.

Non c'era razionalità che tenesse. Lily sapeva che lo avrebbe trovato lì, aveva sentito il suo respiro lento e regolare nell'esatto istante in cui si era svegliata, era consapevole che, non appena si fosse girata, lo avrebbe visto accanto a lei, alla luce del giorno, ma nulla poté contro la scarica adrenalinica che le attraversò ogni terminazione nervosa, spedendo il suo cuore a battere a velocità astronomiche, mozzandole il respiro, togliendole il fiato e facendole scivolare un brivido lungo la spina dorsale. Poteva cercare di convincersi in qualsiasi modo che non si trattasse di un affare poi così importante – non era certo la prima volta che si svegliava insieme ad un uomo con cui era andata a letto insieme – ma dalla sera precedente Lily aveva smesso di mentire a se stessa e sapeva benissimo che quello non era un affare da nulla, perché la persona accanto a lei era James, James Potter, l'uomo di cui era innamorata da più tempo di quanto riuscisse a ricordare, il ragazzo su cui aveva fantasticato ogni sera prima di addormentarsi, quando si era trasferita a Boston, il suo migliore amico, la parte più bella delle sue giornate, l'unico che volesse intorno quando non voleva nessuno intorno, e quello si stava velocemente classificando come il risveglio più felice della sua intera vita.

«Buongiorno» sussurrò, la voce roca, e allungò un braccio per sfiorargli la guancia in una carezza impalpabile.

James continuò a dormire, ma parve distendere il collo quasi inconsciamente per avvicinare di più il viso alla sua mano.

Lily provò la curiosa sensazione di sentirsi esplodere il cuore in un migliaio di farfalle.

Mentre gli spostava delicatamente una ciocca di capelli dalla fronte, la mente di Lily fu attraversata da uno sprazzo dei ricordi della notte precedente e il suo sorriso non poté che allargarsi di più. James respirava piano e profondamente e lei non riusciva a staccare gli occhi dal suo viso, dai suoi capelli arruffati, dal modo in cui il suo petto si alzava e si abbassava, dall'espressione di totale abbandono che gli addolciva i lineamenti e lo rendeva molto più simile al ragazzino che era stato quando lei lo aveva conosciuto. Senza quasi rendersene conto, si trovò a ripassargli con un dito l'arco delle sopracciglia, la linea dritta ed elegante del naso e degli zigomi, la curva morbida delle labbra e quella più marcata della mandibola e a pensare di avere davanti la più bella opera d'arte che avesse mai visto.

Quattro Matrimoni e un Funerale || Jily editionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora