Ti odio (non è vero)

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Io non sono frocio.

Sono quelle quattro sciacquette che vengono alla mia scuola ad essere così insipide da non riuscire a farmelo rizzare. Sono solo delle mocciose irritanti. Probabilmente con una donna vera sarebbe diverso.

E i miei compagni pure... sono così infantili. Basta che vedono un paio di tette e gli va in botta il cervello. Patetici. Certo davanti a loro fingo... che anche per me sia uguale. Non voglio certo farli sentire dei perdenti morti di figa. Non sarebbe carino... e poi direbbero che me la tiro no?

E il fatto che io li guardi, nello spogliatoio della palestra, non significa mica niente. È solo curiosità, è normale confrontarsi con gli altri no?

E poi non lo faccio mica sempre... anche perchè il più delle volte ho Nic vicino, che lo conosco come le mie tasche quindi non me ne frega nulla. Ammetto che a volte succede che mi tira il cazzo di guardargli il culo. Non so perchè. Ma alla fine comunque non lo faccio mai...... Non sono mica frocio.

2 MARZO 2019

Siamo in fila alla mensa. Che palle.

Dietro di me c'è Nic.. poi a cascata tutti gli altri, che come al solito stanno a fa più casino del necessario. Davanti a me invece c'è Fabio Fedeli.

È il figlio del preside.

A scuola più o meno tutti lo schizzano proprio per questo. Hanno tipo paura che qualsiasi cosa facciano lui faccia la spia al padre. Poi è uno tranquillo... un secchione... uno di quelli che non alza mai la testa. In pratica è il bersaglio perfetto per quelli come noi. Cioè gli scherzi e le prese per il culo se li tira proprio...

A dire la verità non è mai successo che qualcuno si sia beccato una predica perchè lui ha fatto la spia... non credo neanche ci parli tanto col padre in realtà. Gli concedo un'occhiata veloce. Beh.... questa è una cosa che abbiamo in comune.

Ma comunque...

faccio spallucce.

Sti cazzi.

Al momento l'unica cosa di cui mi frega è che è più basso di me e quindi posso sbirciare anticipatamente che sbobba intendono rifilarci oggi per pranzo. C'ho na fame.

Mi giro un attimo a ridere di una cosa che ha detto Niccolò a Filippo, e poi mi alzo sulle punte per guardare oltre la testa di Fedeli.

Quando riappoggio i piedi a terra la fila dietro di me è andata avanti senza che fosse avanzato nessuno e quindi mi ritrovo praticamente a due millimetri dalla schiena di Fedeli, appiccicato come un francobollo.

Storco il naso.

Che palle oh!!

Ho i suoi capelli talmente vicino che avverto l'odore del suo shampo. Albicocca. Questo profumo, misto a quello naturale della sua pelle, non so perchè mi stringe lo stomaco. Scaccio di forza il pensiero che mi si è formulato da solo in testa: piacevole, e giro la testa di lato.

Ma che cazzo mi prende?

É più forte di me e finisce che lo guardo di nuovo. Mi sorprendo ad ispezionarlo persino. Ha le spalle larghe per essere uno che non ha mai visto una palestra in vita sua. Mi fisso sulla linea del suo collo...e inghiotto a vuoto. Mi sento strano.... e non mi piace. Nella mia mente succede in automatico. Trasformo la sensazione di confuso piacere che la sua vicinanza mi dà... in fastidio. Il fastidio in rabbia. Che come al solito esplode.

La cosa che so fare meglio è lasciarle prendere il sopravvento.

"oh Fedeli! Cammini cazzo????" gli urlo dietro così a caso, e lo spingo. Lui si vede che non se lo aspetta. Barcolla e poi finisce con un ginocchio per terra. Si gira a guardarmi... sorpreso... più che altro.... della serie: ma che ti ho fatto? Io sono in imbarazzo. Non volevo farlo cadere... mica l'ho spinto così forte maledizione! Ma gli altri ridono e battendomi una pacca di approvazione in mezzo alla schiena lo superano in fila in quattro o cinque, mentre lui è ancora per terra.

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