2. Staccare la spina.

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"Lena e se facessimo un viaggio?" dissi all'improvviso per poi bere il mio caffè tutto d'un sorso.Lena aveva deciso di portami a fare un giro per bene un caffè in tranquillità,in modo che mi distraessi dai miei soliti pensieri.
"Tu pensi ad un viaggio,io avevo pensato di trasferirmi..ricordi il lavoro da babysitter di cui mi occupavo?" disse sorseggiando il suo cappuccino,mentre teneva gli occhi bassi.
"Oh si,ti trovavi molto bene,e anche la paga era abbastanza agiata!" mi accendo una sigaretta.
"Ecco,mi hanno licenziata."
mi strozzo quasi con il fumo della mia stessa sigaretta.. "NO!" dico.
"Già!" dice appoggiando la tazza davanti a se' "se non riesco a trovare nessun lavoro che mi paghi bene.." continua,giocherellando con le dita nervosamente "dovrò trasferirmi altrove"
la capisco,ha ragione,qui in Italia non abbiamo molti sbocchi lavorativi.O ti arrangi a fare qualche lavoretto,e la paga non è mai alta,o rimani senza lavoro,e non riesci a badare alle spese.
"Hai..hai ragione,ti comprendo.." dico abbassando lo sguardo,forse con un tono di tristezza nel tono di voce.Se lei fosse andata via,io sarei rimasta completamente sola,con i miei mostri.Ma cosa fare? Impedirglielo? O impietosirla e convincerla a rimanere? No non sono il tipo.
"Hey!" mi dice sorridendo,quasi divertita "Credi che se andrò in qualche posto tropicale,o in qualche città famosa,io ti lasci qui?" dice prendendo la sua tazza di cappuccino,incitandomi con lo sguardo a fare lo stesso "Verrai con me,e faremo carriera insieme! Magari come attrici famose! Brindiamo!" Dice alzando la tazza al cielo per brindare
"Lena" rido divertita "si dovrebbe brindare con dello champagne,del vino.." rido alzando la tazza come lei "ma non col cappuccino"
"A te frega qualcosa?" mi dice Lena con un espressione dubbiosa
"Assolutamente no" avvicino la mia tazza di caffè ormai vuota,alla sua "brindiamo,alla nostra nuova e futura avventura!"

Dopo una lunga chiacchierata,e tante risate..il sole sta tramontando così decidiamo di tornare a casa.
Ne approfittiamo per fare una passeggiata a piedi,e,mentre chiacchieriamo del più e del meno,ci troviamo già fuori casa mia.
"Siamo arrivate!" Lena si ferma di botto,quasi come se avesse notato che fosse casa mia solo in quel momento.
"Sicura di voler tornare da sola a casa?" Gli dico guardando il fondo della strada che stava iniziando a diventare buia,e tornare a casa da sole,spaventa sempre un pò
"Ma si dai" sminuisce la mia preoccupazione con un cenno con la mano "saranno 2 km,sopravviverò"
"Okay,fai come vuoi,se vuoi restare da me,guardavano un film,cucinavamo pancake e popcorn...ma se vuoi tornare,fai pure.." gli volto le spalle per aprire la porta di casa..sapevo che non avrebbe potuto dirmi di no.
Apro la porta di casa,mi precipito dentro,mi volto e lei era li con una faccia tra il "sei una stronza" e il "voglio guardare un film con te",con tanto di ciglia aggrottate e mani ai fianchi.Quell'espressione mi fa ridere di gusto.
"Sai che non resisto ai pancake..hai un pigiama?" Dice mentre cammina verso di me.
"Certo che ho un pigiama per te,e ti darò anche le mie pantofole preferite,che ami e che non ho mai voluto darti.." dico appoggiandomi alla porta..
"Sei una leccaculo!" mi strattona mentre entra dentro,e tra le risate di entrambe,chiudo la porta,lei è già in camera mia.

Abbiamo messo i pigiama,abbiamo preparato i pancake,e anche i popcorn,ci siamo munite di plaid e tanti fazzoletti e abbiamo deciso di guardare "A un metro da te",siamo sadiche,a noi piace farci del male.
Tra vari pianti e varie imprecazioni,decidiamo di fare una pausa dal film e andare a fumare una sigaretta.Così,indossiamo i plaid come mantelli dei supereroi e ci dirigiamo sul terrazzino.
"Perché continuiamo a guardarlo? Nonostante ci faccia del male?" Dice Lena mentre si accende una sigaretta che viene bagnato dalle sue lacrime
Rido,Lena era molto più sensibile di me,e la prendeva sempre più male,ogni volta che guardavamo un film toccante.
"Cos'hai da ridere? Ridi delle mie sofferenze,dammi un fazzoletto!" Impreca con la mano per far in modo che gliene dia uno "forza,dammelo!"
"Hai già finito i tuoi?" Continuo a ridere
"Si,adesso dammelo!"
"Aspetta devo prenderli in salotto,che rompipalle che sei!" Poggio la sigaretta nel posacenere e torno dentro imprecando contro di Lena per avermi fatta tornare dentro.
Prendo i fazzoletti necessari,e prendo anche il mio telefono che non avevo praticamente più controllato da ore e ore.
Arrivo fuori,do i fazzoletti a Lena tirandogli un'ultima occhiataccia,e riprendo a fumare la mia sigaretta...
"Miriam..trova qualche altro film da vedere,qualcuno che non sia drammatico ti prego" dice sbruffando come se fosse esausta,e non ne potesse più di piangere
"Vai su google dal mio telefono e cerca qualcosa,lasciami godere la mia sigaretta,mi hai già disturbato una volta per entrare dentro!"dico con tono accusatorio porgendogli il mio telefono,e sbruffandogli una nuvola di fumo dritta in faccia.
"Sei una cretina!" Dice divertita,mentre apre google dal mio telefono.
""E tu una rompiballe!" dico senza neanche guardarla..
attimi di silenzio,
Lena non aveva parlato per qualche secondo,troppo strano.
Mi volto e la trovo pietrificata,quasi scioccata,con gli occhi fissi sul telefono.
"Lena che succede?" dico avvicinandomi a lei.
"Miriam...."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Apr 10, 2021 ⏰

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DROPS OF MEMORY- distrutti da un fulmine \\ Dylan o'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora