' 𝐂𝐀𝐏𝐈𝐓𝐎𝐋𝐎 𝐈 : ( 夢。) , 𝘀𝗽𝗲𝗿𝗱𝘂𝘁𝗮 𝗶𝗻 𝘂𝗻 𝙨𝙤𝙜𝙣𝙤 .

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in quel piovoso giorno d'autunno una ragazza, invisibile agli occhi di tutti, ritornò in quella che in realtà e in origine non era casa sua, ma che ormai aveva preso come d'abitudine definirla tale . -
semplicemente un altro giorno ancora accadde che si svegliò in un luogo fantasma, sperduto ; a lei, come a tutto il resto del mondo, sconosciuto . l'unica cosa che le sembrò familiare in un modo alquanto singolare fu una voce estremamente tenue e delicata . a lei pareva d'averla sentita ancora e altrove, ma possedeva ricordi offuscati, una sottile e leggera nebbia non le permetteva di intravedere oltre all'interno della sua mente . aveva, però, riconosciuto per sua una sensazione a dir poco magica, che aveva già provato in precedenza.. sentiva solletico allo stomaco, come se le ali di alcune farfalle glielo stessero sfiorando . fu allora, dunque, che perse quel suo essere spaesata . decidendo così di seguire quella voce quasi irreale, si fece guidare da essa lungo il cammino verso un luogo remoto, un po' come il suo cuore . calò la sera e l'atmosfera si fece più serena . il vento le accarezzava la limpida pelle, passandole dietro alle orecchie . le ombre iniziarono a nascondersi dietro ai rispettivi proprietari, e si sentivano svanire, una dopo l'altra, tiepide voci e risate di cui era trasparente la provenienza . per quanto questo scenario potesse risultare inquietante, alla fanciulla, invece, faceva sentire a proprio agio .
la flebile voce continuò, facendola proseguire tra le rocce di quei sentieri di colli deserti, privi di un orizzonte preciso alle loro spalle.. fino a farla arrivare in un punto da cui si riusciva ad intravedere finalmente qualcosa in lontananza spaccare quell'infinito senso di vuoto e di nulla . un bosco che si estendeva per miglia e miglia, che, per giunta, ospitava un'antica villa . la ragazza, che aveva completamente cancellato dalla sua mente addirittura il proprio nome, sentii la misteriosa voce fermarsi proprio all'interno di essa.. decise così di avvicinarsi e tentare di mimetizzarsi tra gli alberi, nascondendosi tra di essi, per dare una sbirciatina in più . sentii un'ultima volta la medesima voce iniziare ad intonare in modo fiabesco e rilassante una melodia ( 𝘪𝘴𝘢𝘣𝘦𝘭𝘭𝘢 ' 𝘴 𝓛 𝘶𝘭𝘭𝘢𝘣𝘺 ), sussurrata al silenzio della natura circostante . la fanciulla dalla tenera età, ancora una volta, si fece cullare e trasportare da essa . chiudendo gli occhi, finì per ritrovarsi quasi come teletrasportata dinnanzi a quella dimora, uscita forse da un romanzo o un'opera d'arte, dall'aria di un piccolo castello . le note di quell'armonioso susseguirsi di sussurri cristallini la invitarono ad entrare, fermandosi nel frammento di tempo dell'impatto a terra, all'interno della villetta abbandonata, del piede di lei . si sentì accolta da un profumo di quelli che ti fanno percorrere dei brividi lungo la schiena e tutto il resto del corpo in un istante spaccato . in questo modo ancora non riuscì a recuperare la sua preziosa memoria, ma iniziò ad instaurare dei nuovi momenti, trasformatasi poi in ricordi, che le sembravano in qualche modo collegarsi a quelli recentemente perduti . inconsapevole di ciò a cui potesse esser andata incontro, sfruttò la situazione dell'abitazione vuota per renderla sua.. in realtà a causa della curiosità che la attirava al fascino di quella sconosciuta, ma non completamente, voce .
raramente accaddero strani avvenimenti, come risvegli improvvisi della ragazza, nel pieno della notte, dopo che le pareva d'aver udito nuovamente, probabilmente in sogno, la stessa voce di quel giorno e di un passato ancora ignoto... ogni volta si ritrovata inspiegabilmente in lacrime e sentiva un forte senso di nostalgia premerle i polmoni, affaticandole il respiro . ed era proprio la voce stessa a riuscire a calmarla e tranquillizzarla subito dopo .

( 𝟷𝟶𝟶 、暖かさ。) -  𝒫𝙸𝙾𝙶𝙶𝙸𝙰 𝙳𝙸 𝚁𝙸𝙲お𝚁𝙳𝙸 。Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora