- quel giorno a venire, una volta rincasata, notò come quelle orme, sempre state presenti lì ancor prima del giorno in cui mise piede in quella villa per la prima volta, si erano riempite d'acqua . la pioggia batteva forte sulla piccola finestra della stanza .
la ragazza si spogliò delle sue vesti, per poi indossare il suo lungo abito da notte bianco in seta, decorato con fantasie di soffici piume in pizzo .
fu in quel momento che, guardando in direzione dello specchio di fianco a lei, notò dal riflesso dall'altra parte della finestrella alle sue spalle un'insolita figura, ben delineata, osservarla incuriosita sotto alla pioggia . nell'arco di quel pochissimo tempo in cui si girò e, ripercorrendo a piedi scalzi le impronte fossilizzate, lasciate probabilmente proprio da quell'individuo, si mise a correre verso la finestra, facendo schizzare l'acqua fuori dalle fosse dalla forma che combaciava perfettamente con i suoi piedi... " lui " non c'era più, o forse era semplicemente svanito dal limite dello scenario che gli occhi di un essere umano erano in grado di poter concepire . con espressione triste e delusa in viso, la fanciulla non volle indietreggiare, ma al contrario avanzò lentamente, nel contempo stesso però con passo deciso, verso il davanzale e scostò completamente le tende socchiuse . portando e posando la mano destra al vetro si accorse, stupita, di una cosa incredibile : nonostante il clima freddo di quella notte, percepì come un lieve calore al contatto della superficie di esso, solamente in quel preciso punto . e un altro dettaglio le giunse alquanto sospetto.. nonché il fatto che oltre alla pressione esercitata dalla sua candida mano contro il vetro della finestra, se n'era aggiunta anche una seconda, una seconda forza invisibile che accompagnava la sua . sembrava quasi che quest'ultima puntasse invece direttamente al palmo della mano di lei, recandole così quell'inspiegabile temperatura più elevata sulla pelle . nell'esatto istante in cui lei pronunciò una frase, sì sentì ripetere indietro le stesse identiche parole che aveva appena utilizzato, nel suo stesso momento in perfetta sincronia : [ « che tepore » ] .
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( 𝟷𝟶𝟶 、暖かさ。) - 𝒫𝙸𝙾𝙶𝙶𝙸𝙰 𝙳𝙸 𝚁𝙸𝙲お𝚁𝙳𝙸 。
Fanfic[ introduzione ] gocce d'acqua cadevano dal soffitto, una dopo l'altra in modo consecutivo, atterrando sulle vecchie e cigolanti assi di legno, che assemblate tra loro formavano quello che era il pavimento . pavimento su cui erano come impresse del...