Presi il foglio tra le mani, non ero pronto a leggerlo, non ero pronto per tutte quelle lacrime.
La vera e propria amicizia iniziò da quella sottospecie di abbraccio e finì in quell'abbraccio che se potessi avrei mantenuto fino ad ora.
Certo ci conoscevamo, anzi io lo conoscevo da sempre ma ci eravamo incontrati per la prima volta nel 2010, non era da tutti essere protetti da Iron Man, da quel giorno decisi di fare tutto il possibile per poterlo rincontrare e magari farmi vedere in faccia.
Per questo una volta raggiunta l'età necessaria, mi candidai allo stage della Stark, ma ora questo non importa.
Tornati dalla battaglia nell'aeroporto di Lipsia-Halle dopo la discussione nell'auto, mi disse che mi avrebbe contattato per ulteriori missioni, non posso nascondere che ero super eccitato, insomma avevo il numero di Tony Stark e avrei collaborato con gli Avengers, in quel momento ero così emozionato che mentre lui apriva la portiera alla mia destra, pensavo mi stesse abbracciando per questo ricambiai ma quel sentimento di affetto venne subito spezzato dalla sua freddezza, capii che un abbraccio non era sua intenzione, quindi uscii dal van nero, guadagnando una specie di guardia del corpo, se così può chiamarsi Happy.
Inizialmente controllavo ogni secondo che passava il cellulare per il possibile arrivo di un messaggio da Tony, l'unica mia salvezza in una vita dove sembravo non importare a nessuno tranne che a Ned, insomma per la prima volta mi sentivo accettato, utile.Purtroppo persi ogni speranza dopo essermi accorto che non mi avrebbe contattato, non ero un elemento fondamentale. Ero arrabbiato, per questo decisi di far di testa mia, ma subito commisi un grave errore che se non fosse stato per lui, sarebbe diventato un rimorso che mi avrebbe perseguitato per sempre. Se non fosse stato per lui, non avrei capito il mio sbaglio, il rischio di morte che vissero tutte quelle persone per causa mia. Mi sottrasse il costume e capii che ero io, Peter Parker e non Spiderman l'eroe.
Ma a dir la verità una sua frase mi restò impressa nel cuore, come un segno indelebile. Quella frase aumentò il mio senso di colpa di averlo deluso, la stessa frase che mi ha fatto capire e ora mi ha confermato anche grazie ai suoi gesti ,che per lui non sono mai stato inutile, che mi voleva bene, che se non mi contattava non era perché non servissi a nulla ma per proteggermi dalle battaglie dove loro rischiavano innumerevoli volte della vita. La frase era questa:
"...e se fossi morto tu, mi sarei sentito in colpa io..."
Penso che questa citazione non abbia bisogno di spiegazioni, in ogni caso non credo che una persona possa sentirsi in colpa per qualcuno a cui non tiene.Qualche anno dopo lo seguii su Titano e poco prima del blip mi gettai su di lui e mi strinse in un abbraccio che non sentii a pieno perché pochi secondi dopo scomparii, beh non so come si sia sentito, non ho mai capito bene quello che passava per la sua mente ma se ti sei sentito in colpa Tony, non avresti dovuto farlo perché non è stata colpa tua, né mia perché se non fossi venuto sarebbe successa la stessa cosa e magari non ti avrei dato quell'abbraccio.
Quando tornai grazie a te, sì parlo a te perché so che puoi sentirmi da lassù, non volevo far altro che vederti. Ti raggiunsi e dopo aver tolto quell'alieno di mezzo ho incominciato a farfugliare tutto quello che era successo in quello strano mondo in cui eravamo stati catapultati con lo schiocco di Thanos, ma tu mi venisti incontro e mi stringesti a te, interrompendo tutti i pensieri che mi vorticavano in testa, davvero meraviglioso sapere che un abbraccio può dare tutto quello che ti è stato portato via.
Non posso credere di essere arrivato a quel momento della battaglia, non so quante lacrime hanno bagnato il mio viso fino ad ora, ma credo che questo sarà il momento in cui le finirò tutte, magari è meglio così, dovrei davvero finirle tutte in questa lettera ma credo che quando leggerò ad alta voce tutto quello che ho scritto su questo pezzo di carta ne verserò ancora, perché perderti, mi ha tolto tutto, nessuno sarà mai come te. Ora devo proseguire.
Quello che riuscii a vedere fu solo la tua figura che strattonava il guanto di Thanos e poi sempre tu che schioccavi le dita dicendo qualcosa.
Vidi tutti gli alieni scomparire e allora cominciai a cercarti in tutto quel caos, sperando di poterti abbracciare ancora una volta, magari scivolarti addosso facendoti scoppiare a ridere e speravo di dirti anche che avevamo vinto.
Ma tra tutti riuscii a realizzare un solo pensiero.
Eri accasciato a terra con la schiena poggiata a dei resti di nave spaziale, la parte destra del tuo corpo completamente bruciata dalla potenza delle gemme. Non riesco a rimuovere dalla mia testa quell'immagine così dolorosa.
Decisi di essere forte, di affrontare quello che stava accadendo, perché stare lontano da te in quel momento non avrebbe sicuramente cambiato le cose, anzi avrebbe fatto nascere in me il rimorso di non averti dato il mi saluto.
Perciò corsi da te , mi inginocchiai provando a trattenere le lacrime.
-Hey, signor Stark, abbiamo vinto, abbiamo vinto signor Stark-ripresi fiato, non riuscivo a sopportare tutto quello che stava accadendo ma continuai abbastanza presto, perché insomma stavi per andare via per sempre e non potevo, non volevo lasciarti in quel modo, non volevo lasciarti andare.
-Ce l'ha fatta signore, ce l'ha fatta, Tony- abbassai la voce è lo sguardo e mi allontanai con le lacrime che invadevano completamente il mio viso. Continuai a fissarti a lungo fino a quando accadde l'inevitabile, ciò che non avrei voluto accadesse.
Sei andato lassù, in pace, quando il reattore si spense.
In quel momento ho rivissuto tutti i ricordi che avevo assieme a te, tutti quei ricordi che passavano nella mia testa come un treno in corsa e uscivano dai miei occhi sottoforma di lacrime.
Non so se esiste davvero qualcuno lassù, non so se adesso sei più felice e non so nemmeno se ci sia un modo per portarti indietro.
Se puoi sentirmi, se tutto quello che dicono è vero allora voglio che tu sappia che ti ringrazio per avermi salvato dai rimorsi, per avermi amato più di quanto io ami me stesso, ti ringrazio per tutte le volte in cui mi hai messo al primo posto, e so che forse non dovrei perché so che tu non lo vuoi ma mi dispiace che per colpa mia tu non abbia avuto la possibilità di veder crescere Morgan. Come ho detto, so che se fossi qui non avresti voluto che mi sentissi in colpa, ma non riesco a non farlo.
Mi dispiace Tony. Se sei lassù fa come se ti avessi abbracciato e io farò finta di venir abbracciato da te, di sentire quel contatto che mi ha sempre dato conforto, sentirò il tuo abbraccio dal paradiso e ricorderò tutti i bei momenti che ho potuto vivere con una persona meravigliosa come te.
Ti voglio bene Tony e mi mancherai più di chiunque altro.
Quando finii di rileggerlo, decisi che non l'avrei letto agli altri, perché Tony non avrebbe voluto che gli altri soffrissero per lui, perciò non l'avrei voluto nemmeno io.
Non dovevano soffrire più per lui, perché ora sta bene, benissimo, come se si fosse addormentato una normale sera.FINE
Ciaooo! Spero che questa storia vi sia piaciuta nonostante sia stata molto breve.
L'ho scritta perché è in corso un'altra storia più lunga e spero più bella di questa e volevo riscaldarmi ma soprattutto non volevo la leggessero poche persone.
Però ho scritto questa storia anche perché ripensando al momento che stiamo passando mi è subito venuto in mente il fatto che mi manca molto un abbraccio dalla migliore amica, per questo ho pensato all'amicizia di Peter e Tony e i loro abbracci, questo mi ha fatto sperare ancora di più che tutto questo finirà e potremmo tornare ad abbracciare tutti quelli a cui vogliamo bene come Tony e Peter.
Quindi FORZA CE LA FAREMO!!!
P.S.scusate per i probabili pianti.❤️
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A hug from paradise
FanfictionOne shoot dopo Endgame ci sono degli spoiler e alcuni fatti e dialoghi sono presi dai film marvel. Si è conclusa la battaglia di Endgame che ha portato nel cuore di Peter Parker un vuoto immenso che lo condurrà a scrivere una lettera sulla sua amic...